Anno | 2016 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 74 minuti |
Regia di | Marco Amenta |
Uscita | giovedì 12 gennaio 2017 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Mediterranea |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,13 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 novembre 2017
Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Nel dicembre del 2006 a Polizzi Generosa è scomparso Vincent Schiavelli, il caratterista italoamericano appena 57enne apparso in Qualcuno volò sul nido del cuculo e Ghost, nonché nel Batman di Tim Burton e in Nuovomondo di Emanuele Crialese. Dieci anni dopo suo figlio Andrea, nato e cresciuto negli Stati Uniti, riceve una telefonata dall'ultima compagna del padre che lo informa dell'esistenza di una piccola eredità paterna da riscuotere in Sicilia. Andrea, che fa il musicista a Brooklyn e conosce Polizzi Generosa solo per alcune vacanze passate insieme al padre da ragazzino, deve decidere se affrontare il viaggio, un'occasione non solo per chiudere un conto bancario ma anche per riprendere il discorso brutalmente interrotto col padre quando, quattordicenne, ha preferito non presenziare al suo funerale.
Marco Amenta, il regista de La siciliana ribelle, torna nella sua "isola magica" al seguito di Andrea Schiavelli, adulto intrappolato nei ricordi di infanzia e dunque mai completamente cresciuto, che trova la sua (unica) espressione compiuta nella musica: la colonna sonora di Magic Island, composta da Schiavelli Junior e Mirko Lodedo, è magnifica, straziante e profondamente matura, tanto quanto incerta ed esitante è la vita di Andrea a causa del blocco emotivo che ne condiziona il presente. Andrea Schiavelli è il protagonista reale di un racconto di formazione che contiene in sé elementi fantastici, descrivendo perfettamente il disagio esistenziale di un'anima fragile che dal padre ha ereditato tanto il talento artistico e la sofferta sensibilità quanto il senso di sradicamento dovuto all'appartenere a due culture, quella "broccolina" e quella siciliana, che hanno tanti punti di contatto quante divergenze.
Magic Island è un film documentario che si pone all'esatto confine fra la testimonianza di accadimenti comparsi avanti alla cinepresa talvolta in modo del tutto inatteso, e l'individuazione precisa di una traccia narrativa che colleghi i puntini della storia, qui e là stimolandone il percorso in modo non del tutto naturale (vedi il "dialogo" che Andrea ha in macchina con l'ex compagna del padre, la quale capisce pochissimo l'inglese), o sottolineandone i raccordi (all'inizio vediamo Andrea farsi la barba tagliandosi e friggere maldestramente un uovo, alla fine lo vedremo rasato a regola d'arte da un barbiere siciliano e intento a cucinare un pasto Italian style).
Le piccole e grandi scelte di regia, le accortezze di un montaggio (di Andrea Facchini) che non indugia mai, men che meno sul dolore, denotano una cura e un rispetto del protagonista che inizialmente appare poco carismatico, con la sua andatura goffa da ex bambino grasso, il naso gigante del padre e gli occhi lievemente sporgenti della madre, l'attrice Alllyce Beasley (la segretaria Agnes DiPesto della serie televisiva Moonlighting), ma a poco a poco si trasfigura: il tono laconico acquista profondità, il vagare in cerca del passato prende una direzione e l'identità di apolide trova uno spazio. Rimane la malinconia che pervade la sua musica, perché per Andrea avere ritrovato le radici paterne non equivale ad essere guarito dalla difficoltà di vivere.
Ricordate il fantasma della metropolitana che appariva in Ghost? Lo impersonava l'italo-americano Vincent Schiavelli, scomparso a soli 57 anni, uno che ha costruito la sua carriera come strepitoso caratterista. In questo documentario, il figlio Andrea, torna in Sicilia, nel paese paterno, dopo aver scoperto che il padre gli aveva lasciato in eredità del denaro.
Non ci convince molto l'attuale moda di documentari che non sono veri documentari in quanto, pur basandosi su casi e personaggi reali, li mettono in qualche modo in scena collocandosi a cavallo della fiction. Tuttavia Magic lsland di Marco Amenta ha una sua ragione di essere. A monte c'è il viaggio di ritorno alla terra di origine di Vincent Schiavelli, caratterista apparso in oltre cento pellicole [...] Vai alla recensione »
Piccola produzione di pregio, il doc cli Marco Amenta ripercorre con la cadenza del road movie la vicenda umana e artistica di Vincent Schiavelli, grande caratterista italoamericano molto presente nel cinema cli Milos Forman-in particolare Qualcuno volò sul nido del cuculo-che a un certo punto decise di trasferirsi nel paese dei suoi nonni, Polizzi Generosa vicino Palermo, dove prima della precoce [...] Vai alla recensione »
Rintracciare i solchi lasciati da un padre lontano costa dolore e fatica. Questo vale sempre e comunque, ma maggiormente quando il genitore era un personaggio mediamente famoso in bilico fra due nazionalità, entrambe dal marchio profondo. Questi rispondeva al nome di Vincent Schiavelli, attore caratterista italo-americano dal volto inconfondibilmente tracciato e apparso in almeno una cinquantina di [...] Vai alla recensione »