Anno | 2014 |
Genere | Commedia |
Produzione | Svizzera |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Mathieu Urfer |
Attori | Baptiste Gilliéron, Julia Faure, André Wilms, Nils Althaus, Nicole Letuppe Roland Vouilloz, Baptiste Coustenoble, Hélène Barbry, Margherita Coldesina, Jean-Michel Distexhe, Olivier Yglesias, Pierre-Antoine Dubey, Sanjiv Hayre, Anthony Gopaul, Monica Budde, Thomas Schild, Simon Guélat, Michèle Breu, Tomas Gonzalez. |
MYmonetro | 3,12 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 agosto 2014
CONSIGLIATO SÌ
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Sami guida uno sgangherato duo country-rock con l'anziano bohémien Fernand, vivendo da spiantato. Con Julia, ambiziosa e intraprendente, nasce il più inatteso dei colpi di fulmine. Quattro anni dopo, in perfetta coincidenza con la durata limite delle precedenti storie di Sami, tra i due nascono le prime crepe.
Mathieu Urfer non fa nulla per nascondere i suoi ingombranti ascendenti e questo è solo uno dei punti di forza dell'umile e sorprendente Pause. Coinvolgere Timo Salminen come direttore della fotografia e André Wilms nel cast, infatti, significa chiaramente voler fornire un tocco Kaurismäki, zona Vita da bohème, che marchi indelebilmente uno script che altrimenti potrebbe appartenere a una romcom americana post (500) giorni insieme. Lui e lei si conoscono, Lui la dà per scontata, Lei lo lascia e lo fa soffrire, ma dopo mille peripezie il vero amore trionfa. Un canovaccio elementare che la modestia di Urfer trasforma in gradevolissimo bozzetto, in cui infondere sprazzi della sua visione sulla contemporaneità. Un uso spregiudicato delle droghe, mai demonizzate, il valore terapeutico del country-rock, che in epoca di melting pot può alternarsi tranquillamente alla house dei club più ricercati. E infine la dinamica di coppia tra il più classico dei Peter Pan e una figura femminile totalmente emancipata, che presta il fianco a gag riuscite, tali da mantenere brillante il ritmo del film. Una declinazione mitteleuropea di un genere che si riteneva un'esclusività anglosassone, che sceglie un ironico distacco (la visione critica dei radical-chic e delle loro contraddizioni) dove gli americani prediligono lo choc estremo. Musiche dello stesso Urfer, che rivelano una matrice autobiografica, celata tra le vicende di Sami e Julia. Conferme per Wilms e Faure, mentre è una rivelazione il volto alla Johnny Depp indie-rock di Gilliéron.