Bad25

Film 2012 | Documentario

Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 2012 con Michael Jackson. Genere Documentario 2012, - MYmonetro 3,67 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 22 ottobre 2012

Spike Lee, pluricandidato agli Oscar, arriva a Venezia 69 con un documentario sul re del pop, Michael Jackson.

Consigliato assolutamente sì!
3,67/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,83
PUBBLICO 3,18
CONSIGLIATO SÌ
L'album e l'artista che gli ha dato vita riletti partendo dalle immagini per finire sulla musica.
Recensione di Gabriele Niola
sabato 1 settembre 2012
Recensione di Gabriele Niola
sabato 1 settembre 2012

A 25 anni dall'uscita dell'album Bad, i musicisti, i registi, gli attori e tutti i professionisti che presero parte a quell'impresa ne ricordano la gestazione e, assieme ad alcuni giornalisti musicali e star della musica nera di oggi, l'impatto. Aiutato da una quantità sorprendente di materiale di repertorio inedito (sia video che audio) messo a disposizione dall'etichetta musicale e da chi gestisce l'eredità di Michael Jackson, Spike Lee ricostruisce la genesi di un disco e, così facendo, l'uomo dietro di esso.
Il primo pregio di Bad25 è quello di dichiarare senza timore la propria parzialità: si tratta di un documentario celebrativo, un'operazione commerciale che fa da accompagnamento alla riedizione del disco stesso e di un film la cui fattura è stata affidato ad un fan, cioè Spike Lee. Ma è proprio partendo da quest'onestà che Bad25 riesce ad andare oltre la missione affidatagli dall'ufficio marketing, per raccontare qualcosa di più.
Seguendo un doppio binario mentre gli intervistati parlano di musica, i regista con il montaggio e l'uso del materiale video insegue le immagini. Il suo racconto affronta il disco canzone per canzone partendo sempre dal visivo, dall'uso che veniva fatto delle immagini e dai videoclip girati (quando ne sono stati girati).
E' con il videoclip di Bad che Michael Jackson ha affrontato il legame con le proprie radici afroamericane, è con quello di "The way you make me feel" che ha cercato di mettere in scena il rapporto con il mondo femminile (straordinaria in questo senso la spiegazione del finale), mentre con quelli di "Speed demon" e "Leave me alone" ha rispettivamente mostrato il proprio desiderio di libertà e risposto ai milioni di critiche e voci di corridoio di cui era vittima dal successo di "Thriller" in poi.
In questo modo il documentario affronta la doppia dimensione di un album che ha avuto un lato iconografico sviluppato quanto quello musicale come mai era accaduto prima di quel momento e per estensione la costruzione e continua ridefinizione dell'identità mediatica di Michael Jackson, un uomo che (lo spiega bene l'episodio dei camuffamenti) non ne ha mai potuto avere di altre.
Dunque non sorprende, considerato chi sia e cosa abbia dimostrato al cinema Spike Lee, che proprio lui si sia occupato con tale passione di quello che evidentemente ritiene un tassello determinante nel processo di evoluzione dell'identità della cultura afroamericana (tantissimi i cantanti e artisti di colore contemporanei intervistati per l'occasione), riuscendo, alla fine, nel miracolo di evitare tutto il corollario di già detto, già raccontato e già noto su una figura tanto discussa. Bad25rimuove le asperità ma scansa anche l'ovvio, e ciò che rimane sono l'inedito e il sorprendente su una figura intorno alla quale i media hanno discusso per tre decenni. C'era ancora molto da dire e Spike Lee l'ha tirata fuori.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Michael Jackson in trionfo nelle due ore di Bad 25 (fuori concorso) omaggio di Spike Lee all'amico scomparso, il corpo mutante, l'automa, l'ultimo maestro di un sé artista che perfeziona ogni scatto del corpo, ogni vibrazione della voce. Jacko preferiva al timbro baritonale la vocetta da bambino, e l'estensione vocale verso l'alto, 3 ottave e mezzo, per toccare il cielo.

Paola Casella
Europa

Che cosa ci vuole per realizzare un grande film su Michael Jackson? Ritmo, cuore, una conoscenza ampia e approfondita della musica, una comprensione reale della cultura black, una grande capacità di emozionare ed emozionarsi. Spike Lee ha tutte queste qualità e infatti Bad 25, il documentario proiettato ieri fuori concorso (ma perché?) alla Mostra del cinema di Venezia, è una meraviglia di suoni, danza, [...] Vai alla recensione »

NEWS
GALLERY
sabato 1 settembre 2012
Luca Volpe

Cambia il registro ma la scena è sempre la stessa: Zac Efron circondato da giovani ammiratrici con fotocamere e blocchetti alla mano. Dopo The Paperboy, che tanto scandalo aveva suscitato a Cannes, il bel protagonista di High School Musical sbarca al [...]

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