Boogeyman 3

Audrey, figlia del dottor Allen, assassinato insieme ad altri nella sua clinica, scopre il diario del padre in cui il medico dichiara che l'Uomo Nero finisca con l'agire realmente in quanto esteriorizzazione del lato più oscuro delle persone che credono nella sua esistenza. Audrey vive nel campus dell'Università Wolfbridge nel nord della California e una notte si precipita nella stanza della sua amica Sarah affermando di aver visto l'Uomo Nero. Di lì a poco Audrey verrà uccisa e anche per Sarah e i suoi compagni di studio comincerà l'incubo.
Il capitolo 3 della saga dell'Uomo Nero (dovrebbe essere l'ultimo anche se la sequenza finale lascia spazio per un sequel) tiene conto del suo predecessore utilizzando come elemento di raccordo la figlia dello psicologo ucciso nel numero 2. Considerato che alla produzione c'è la Sam Raimi Ghost House Picture e che Gary Jones ha all'attivo una lunga carriera dietro la macchina da presa, si può ritenere che questo prodotto seriale conservi una sua dignità pur nella dimensione di un budget ridotto che cerca di far accadere tutto il possibile nel ristretto spazio del corridoio, dei bagni e delle camere del dormitorio universitario.
Gli stessi problemi economici fanno sì che l'Uomo Nero non sia realizzato con effetti speciali ma sia interpretato da un attore. Questo però, invece di nuocere al film, contribuisce a dare più efficacia al personaggio riportandoci ai bei tempi di Harry Kruger. Bisogna poi riconoscere che Boogeyman 3 si inserisce con qualche esito positivo in quell'inarrestabile filone che vede i dormitori degli istituti scolastici come luogo di caccia dei più diversi esseri malefici (serial killer inclusi). Qui si aggiunge una studentessa che conduce un programma alla radio dell'università in cui, insieme a uno psicologo, dà ascolto alle problematiche dei suoi compagni di studio. Ma anche a lei i problemi non mancano e il mostro creato dall'inconscio provvederà ad aumentarli in misura esponenziale. 