Titolo originale | Zezowate szczescie |
Anno | 1960 |
Genere | Commedia |
Produzione | Polonia |
Regia di | Andrzej Munk |
Attori | Bogumil Kobiela, Maria Ciesielska, Helena Dabrowska, Barbara Lass, Krystyna Karkowska Barbara Polomska, Irena Stalonczyk. |
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CONSIGLIATO N.D.
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Da un romanzo di R. Jerzy.
Jan (Bogumil Kubiela) è uno scalognato di prim'ordine: assistiamo così alle sue avventure, che gli girano tutte male, dall'infanzia alla guerra, alla Resistenza, al dopoguerra. Infine fa carriera come zelante servitore del regime, ma cambia la linea del partito, e finisce in prigione, da dove naturalmente, verrà cacciato proprio quando era riuscito a organizzarsi non male.
Gag rapidissime, violente, un umorismo aggressivo e sarcastico, che non rinuncia a volte ai toni della farsa e all'imitazione dello stile del muto, "quest'affresco, aspro e crudele, abbraccia una ventina d'anni della storia della Polonia e non risparmia nessuna società, nessuna tara morale o sociale. Niente è trascurato, il regime fascistizzante dei colonnelli, l'antisemitismo, la guerra, l'occupazione, il mercato nero, il traffico di moneta e naturalmente la burocrazia che infieriva nella società degli anni oscuri dello stalinismo. E un comico che tira a zero, e demistifica una a une, le manifestazioni insolenti dell'idiozia. Come in Scherzo alla polacca (Eroica) e ancora di più, il rovesciamento o l'ambiguità delle situazioni è eretto a principio, annuncia una nuova caduta dell'eroe al termine di una lenta e paziente ascesa". (Haudiquet).
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968