Una parola per un sogno

Film 2006 | Drammatico Film per tutti 112 min.

Titolo originaleAkeelah and the Bee
Anno2006
GenereDrammatico
ProduzioneUSA
Durata112 minuti
Regia diDoug Atchison
AttoriAngela Bassett, Keke Palmer, Laurence Fishburne, Curtis Armstrong .
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti
MYmonetro 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Doug Atchison. Un film con Angela Bassett, Keke Palmer, Laurence Fishburne, Curtis Armstrong. Titolo originale: Akeelah and the Bee. Genere Drammatico - USA, 2006, durata 112 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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La storia di una giovane ragazza di colore che deve opporre grande resistenza al sistema e a sua madre per eccellere. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, Al Box Office Usa Una parola per un sogno ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 18,7 milioni di dollari e 6 milioni di dollari nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
La forza delle parole.
Recensione di Pierpaolo Simone
mercoledì 18 ottobre 2006
Recensione di Pierpaolo Simone
mercoledì 18 ottobre 2006

Akeelah Anderson, undici anni, vive in un quartiere poverissimo della periferia di Los Angeles. Sogna una vita normale, ma la morte del padre e le carenze affettive di una madre sempre troppo indaffarate, la costringono a contare solo su se stessa. Incitata dal preside della scuola, scopre di avere un talento innato nel memorizzare le parole.
Decide così di iscriversi a una gara di spelling che la porterà, pian piano, a scalare le tappe che la traghetteranno verso il traguardo finale: il concorso nazionale riservato agli studenti più meritevoli provenienti da tutti gli Stati Uniti. Aiutata nel suo percorso da un austero professore, Akeelah capisce che la gara non è solo un capriccio adolescenziale quanto, piuttosto, un importante strumento di emancipazione sociale e culturale per imporre la propria personalità e riscattare la sua condizione. Scoraggiata dalla madre che la preferisce a casa, e dai compagni di scuola che la prendono in giro non comprendendo il suo talento, la giovane inseguirà fino all'ultimo il suo sogno: arrivare a Washington e vincere l'ambito premio.
Girato da Doug Atchison, il film racconta, senza eccessive pretese - affidandosi a una trama lineare e priva di abbellimenti stilistici e narrativi - le difficoltà di integrazione di una ragazzina all'interno del sistema scolastico americano, sostenendo l'inscindibile connubio fra cultura e istruzione, nel percorso di crescita personale che riguarda ogni individuo. A prescindere dalla classe sociale e dal colore della pelle.
Akeelah and the Bee, consigliato a uno spettatore senza troppe aspettive e alla ricerca di storie semplici, sfrutta al meglio la bravura della giovane protagonista per raccontare l'altra parte dell'America, quella che non si accontenta dei sorrisi delle piccole miss e dei programmi televisivi che lobotomizzano cervelli. Pura semplicità e buoni sentimenti.

Sei d'accordo con Pierpaolo Simone?
Lo spelling che cambia la vita.
Alessandro Barberis

Akeelah ha undici anni, è una bambina di colore poco incline allo studio ma assai dotata per lo spelling. Ha una situazione familiare difficile, è orfana di padre e la madre non ha un lavoro fisso. Spinta dal preside della sua scuola media partecipa alle selezioni per accedere alla gara provinciale ed è un trionfo. Guidata poi dal Pigmalione Lawrence Fishburne alias Joshua Laraby, professore universitario in congedo per la morte della figlia, arriva alla gara nazionale dove si gioca la vittoria in un finale da cardiopalma.
Fosse un libro sarebbe un romanzo di formazione: la ragazzina povera ma dotata che grazie al duro lavoro supera le difficoltà e trova la sua strada, dà una speranza alla comunità nera e riunisce intorno a sé la famiglia. Lo spelling, metafora del sogno americano che ancora una volta si realizza, fa da collante alla storia. È sia il modo che ha Akeelah per distrarsi, evadere dalla realtà ricacciando indietro il dolore per la morte del padre, sia ciò che permette al professor Laraby di lasciarsi il passato alle spalle per cominciare una nuova vita.
A noi italiani sembra strano che dei bambini si scannino in gare per compitare vocaboli ma, in inglese, le parole non si pronunciano come si scrivono e qui sta la difficoltà. Il doppiaggio non è in grado di renderla e si perde un po' di effetto suspence. Tuttavia il film riesce gradevole nel suo genere, avvincente benché condito da un buonismo di fondo alle volte stucchevole, con la giovane Keke Palmer che ben si disimpegna nel ruolo di protagonista.

Sei d'accordo con Alessandro Barberis?
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