Anno | 2002 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Gianluca Fumagalli |
Attori | Marina Massironi, Neri Marcorè, Fabio De Luigi, Stefano Abbati . |
MYmonetro | 2,47 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Se tuo marito ti lascia per un uomo che fai? Prima ti vergogni e poi, costretta dagli eventi, conosci l'ambiente omosex e cambi idee In Italia al Box Office Quasi quasi ha incassato 64,6 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Paola, che studia da estetista, è stata lasciata dal marito per un altro uomo. Vergognandosi dell'accaduto dice a tutti che il consorte è morto e cerca di rifarsi una vita con un preside che, a sua volta, le nasconde l'esistenza di un figlio. Finché un giorno l'ex marito muore davvero e lascia in eredità metà dell'abitazione in cui la donna vive al suo compagno. Paola si trova così ad affrontare un mondo sconosciuto. Siamo dalle parti di Le fate ignoranti,ma con molto meno estro e attenzione all'umanità dei personaggi. La nota positiva del film è lei, Marina Massironi capace di mettere in luce tutte le qualità del suo personaggio. Ed è un lavoro difficile data la pochezza del contesto. Ci riesce con abilità ma, da attrice matura qual è, dovrà scegliere, per il futuro, registi solidi come quelli che ha già incontrato sul suo cammino (Soldini, Piccioni).
Marina Massironi, dopo Aldo, Giovanni e Giacomo e alcuni piccoli ruoli ha trovato finalmente un film che ruota intorno a lei. è Quasi quasi... di Gianluca Fumagalli dove è una donna che viene lasciata dal marito per un uomo e ha così l'occasione per scoprire nuovi stimoli vitali. Paola, così si chiama la protagonista, si inventa la morte del coniuge e riesce ad allacciare una nuova relazione con un vicepreside il quale ha a sua volta qualcosa da nascondere: la presenza di un figlio dodicenne. La donna intanto sta conseguendo il diploma da estetista. La situazione si complica quando il nuovo compagno dell'ex marito si fa vivo: l'uomo è morto e gli ha lasciato in eredità metà dell'appartamento in cui Paola vive. è una Massironi molto serena quella che ci parla di questa nuova esperienza...
Scegli i tuoi ruoli nel cinema in base alla vicinanza o alla lontananza dal tuo carattere?
Potrei risponderti che scelgo personaggi che mi assomigliano, ma in realtà non li scelgo. Me li propongono anche se a me adesso non dispiacerebbe un ruolo da «cattiva», da dark lady.
Escludendo i film con Aldo, Giovanni e Giacomo quali sono i ruoli in cui ti sei sentita più coinvolta?
Ti senti «dentro» a un film se ci stai bene e io sono stata bene sia sul set di Fuori dal mondo che su quello di Pane e tulipani. Quei film mi sono anche serviti a crescere professionalmente e quindi rappresentano due tappe necessarie della mia carriera.
I tuoi personaggi partono magari da situazioni di solitudine ma poi trovano una loro strada. Tu sei ottimista nella vita?
Sì. Assolutamente. Bisogna esserlo perché con l'ottimismo si riescono a trovare le forze per risolvere i problemi.
Questo film poggia principalmente sulle tue spalle. Hai sentito più la responsabilità o l'euforia per un ruolo da protagonista?
Mentre giravo sentivo più l'entusiasmo. Ora che il film è uscito avverto maggiormente il desiderio che piaccia al pubblico e quindi la responsabilità di quanto ho fatto.
Quali sono i film che generalmente vai a vedere al cinema?
Non ho gusti particolari. Posso però dire che c'è un film italiano che meriterebbe un secondo passaggio nelle sale (magari con l'aiuto dei David di Donatello) perché è stato troppo sottovalutato. Parlo di L'uomo in più di Paolo Sorrentino.
Perché secondo te le donne vanno dall'estetista?
Principalmente per farsi delle coccole e poi per stare bene con se stessi. Ma è la coccola, l'avere qualcuno che si prenda cura interamente di te, l'elemento che alla fine prevale.
Pare, a dare retta alle note del regista, che gli attori per affrontare un copione così complicato, scritto da uno o più sceneggiatori di cui non ci sono tracce nei titoli di testa (un segnale premonitore), si siano impegnati allo spasimo. Tante prove “come a teatro”; scene madri messe a punto con tele-camera digitale; Marina Massironi ha frequentato una vera scuola di estetiste per essere attendibile [...] Vai alla recensione »