Anno | 1993 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia, Australia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Rolf De Heer |
Attori | Nick Hope, Claire Benito, Ralph Cotterill, Carmel Johnson . |
Uscita | lunedì 1 agosto 1994 |
Tag | Da vedere 1993 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 3,20 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 marzo 2011
Premiato alla Mostra di Venezia. Bubby è un trentenne che abita in una sorta di scantinato fatiscente. Con lui c'è la madre, che lo usa a suo piacere. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Bad Boy Bubby ha incassato 21,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Premiato alla Mostra di Venezia. Bubby è un trentenne che abita in una sorta di scantinato fatiscente. Con lui c'è la madre, che lo usa a suo piacere. Quando torna il padre Bubby fa una strage ed esce di casa. Trova un mondo completamente sconosciuto, fa una rapina e diventa una rockstar. Tutto ciò lo fa con incantata ingenuità. La regia di De Heer è scarna e antiestetica. Molto bravo l'attore. Il personaggio è tutto sommato una variante sul tema degli alieni o degli estranei al progresso della società ( Oltre il giardino, Boudu salvato dalle acque, Ho fatto splash, L'uomo venuto dall'impossibile, E.T.).
BAD BOY BUBBY disponibile in DVD o BluRay |
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Un uomo, chiuso in casa per trentacinque anni, finalmente fugge. Non so se il regista in questione sia davvero talentuoso, non so se la sua carriera altalenante derivi dai contenuti così forti, azzardati, tanto da far accorciare il braccino ai classici imprenditori assetati di soldi, resta il fatto che questo, come film, è qualcosa di straordinario.
Il pianto disperato sulla sagoma del corpo materno tracciata col gesso che fa dire a Bubby: “avevi ragione tu mamma, fuori il mondo è cattivo” rappresenta il fallimento della nostra società. Quale modo più spietato può esserci per decretare la malvagità umana, quando anche il più sfortunato e derelitto degli esseri umani, vissuto per più [...] Vai alla recensione »
L'uomo-neonato, analfabeta, afasico e inesperiente, ignaro di tutto, che va alla scoperta del mondo e che con la sua ingenuità e il suo naturale buon senso ne mette in luce gli errori/orrori, è un personaggio classico della letteratura e del cinema (Kaspar Hauser, Rainman). Bad Boy Bubby (il titolo del film australiano vincitore del Premio della Giuria alla Mostra di Venezia 1993 è il soprannome del [...] Vai alla recensione »
Un film ribelle degli anni tra i Sessanta e i Settanta, su cui però sia passato il rullo compressore del tempo: questo sembra Bad Boy Bubby. In comune con gli autori arrabbiati d’allora, Rolf de Heer ha il gusto della dissacrazione: non quella che negli anni Novanta è venduta al supermercato sotto l’etichetta «trasgressione»; quella, invece, che s’avventa urlando e a testa bassa contro il “sacro”. Vai alla recensione »
Bubby (Nicholas Hope) ha 35 anni, ma non è mai uscito di casa. La madre, grassa e sfatta, lo ha tenuto segregato fin dalla nascita in un ambiente squallido e senza luce, obbligandolo a stare immobile su una sedia durante le sue lunghe assenze. E un vero e proprio incubo la parte iniziale di Bad Boy Bubby, del regista australiano Rolf de Heer. La macchina da presa spia Bubby da vicino, seguendolo in [...] Vai alla recensione »