A CURA DELLA REDAZIONE
Gigi Roccati è regista e sceneggiatore. Il suo ultimo lavoro, il film Babylon Sisters, una co-produzione italo-croata sostenuta dal Ministero dei Beni Culturali, dal Nuovo Imaie, dalla Banca Generali, dalla regione Friuli Venezia Giulia, dalla FVG Film Commission e dal Fondo Media Europa Creativa, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016, nella rassegna Alice nelle Città.
Autore di numerosi documentari, nel 2013 è stato premiato dal Ministro della Difesa e dalla RAI, come miglior documentarista di guerra della televisione Italiana, con il premio giornalistico "Un Giorno in Più", per il suo lavoro girato tra Afghanistan e Russia La strada per Kabul, nel corso di una cerimonia ufficiale in diretta su Rai 2. Il documentario era stato scelto da Giovanni Minoli e mandato in onda su La Storia Siamo Noi. Da questa esperienza Roccati ha pubblicato anche il suo primo libro di foto-giornalismo "Road to Kabul", edito dalla casa editrice Contrasto. Docente di Film- making presso la Scuola Holden e lo IAAD, è Alumni di TFL, LFS, EICTV e Berlinale Talent Campus.
Classe 1979. Diplomato alla London Film School, con un master presso la London Metropolitan University, con il suo corto di laurea, Chloe Travels Time, vince Arcipelago ed il Cinemaster di Studio Universal: una internship presso gli Universal Studios di Los Angeles, USA, dove l'anno successivo Chloe rappresenterà l'Italia a Cinema Italian Style, scelto da American Cinemateque e Cinecittà Holding, proiettato all'Egyptian Theatre di L.A.
Dopo i successivi cortometraggi presentati al Festival del Cinema di Venezia, Roccati si dedica ai documentari: nel 2006 lavora per due stagioni al programma Sfide di Rai3 e successivamente per La Storia Siamo Noi di Rai2. Per documentari viaggia il mondo tra Cina, Russia e Afghanistan, Stati Uniti, Cuba, Sud America e Medio Oriente, collaborando anche come foto giornalista per numerosi giornali italiani. Nel 2008 Roccati collabora al documentario sulla tragedia della Thyssen Krupp di Torino La classe operaia va all'inferno in onda come puntata speciale di Ballarò e distribuito in edicola da Repubblica - L'espresso. Vive cinque anni a Beirut e la sua sceneggiatura: Beirut, I Love You, tratto dal memoir di Zena el Khalil, sviluppata con i laboratori internazionali di Evae, Dubai Film Festival e Torino Film Lab, vince premi prestigiosi tra cui i TFL Production, Jury and Audience Awards, ricevendo il fondo di sviluppo Media Europa Creativa ed il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, qualificandosi al massimo punteggio per la sceneggiatura.
Regista di numerosi video musicali, nell'estate del 2010, Roccati filma a Beirut General Suleiman per la band Zeid and the Wings. Proiettato dalle televisioni di tutto il mondo e recensito da giornali come il Los Angeles Times, El Mundo, Repubblica e Haaretz, il video ha alimentato su internet un inedito dialogo di pace tra i giovani Israeliani e Libanesi.
Attualmente Roccati sta preparando il suo prossimo film Potere Lucano, coproduzione Italia Francia e Bulgaria con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, della regione Basilicata, della Lucana Film Commission, con il patrocinio del Movimento Slow Food.