Esordì giovanissima nel teatro di varietà, affermandosi in seguito cantante e attrice di rivista di grandi possibilità espressive, recitando soprattutto all'estero, negli Stati Uniti. Nel dopoguerra, tornata in Italia, intensificò la sua attività teatrale, radiofonica e televisiva, imponendosi come una delle cantanti più interessanti di questi ultimi anni. Nel cinema esordi nel 1932 in Cinque a zero (Mario Bonnard). Dopo lunghi anni d'assenza dallo schermo, è apparsa in alcuni film in parti d'un certo rilievo, soprattutto ne L'uomo di paglia (1958, Pietro Germi) e in Nella città l'inferno (1958, Renato Castellani).