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Non smettere di sognare: un talent show in una fiction

Mercoledì 3 giugno la puntata pilota di una probabile serie.
di Alessandra Giannelli

Il rinnovamento della fiction
Alessandra Mastronardi (Alessandra Carina Mastronardi) (38 anni) 18 febbraio 1986, Napoli (Italia) - Acquario. Interpreta Stella nel film di Roberto Burchielli Non smettere di sognare.

venerdì 29 maggio 2009 - Televisione

Il rinnovamento della fiction
In onda mercoledì 3 giugno, in prima serata, su Canale 5 questo film tv che è stato definito, nel corso della conferenza stampa, un' "apripista" per capire come si può rinnovare la fiction, leader dei palinsesti televisivi in Italia, ma anche in Europa. Per fare questo, la produzione ha deciso di realizzare un prodotto "fatto in casa": girato a Cologno Monzese, grazie alle proprie maestranze che sono professionisti eccellenti e grazie a una tecnologia all'avanguardia. Un'esperienza che li ha soddisfatti, ha spiegato Giancarlo Scheri, direttore Fiction RTI, dall'elevata qualità con immagini, addirittura, migliori della pellicola. Non smettere di sognare è una puntata pilota, quindi, con l'auspicio che diventi una serie, in base agli ascolti, ma anche alla scrittura. L'obiettivo che si erano posti, aggiunge Roberto Burchielli, regista del film, è stato anche quello di coltivare nuovi talenti e un film del genere ha dato la possibilità di testare i giovani attori e anche generi che ancora non sono tanto utilizzati in Italia, come la commedia musicale, anche se ci sono molti talent show, contenuto che il pubblico ha già dimostrato di gradire e, proprio per questo, è trasmigrato a film tv, cercando di offrire sempre un grande spettacolo. È stato bello, incalza il regista, che tutti gli attori si siano cimentati in questa storia, o meglio favola, con il loro entusiasmo. A sottolineare il racconto, anche perché si tratta di danza, ci sono musiche originali con un motivo ricorrente, ma anche altre melodie, scritte apposta per il film da Fabrizio Lamberti. In realtà, Burchielli spiega che questo film ha l'intento di far capire che ci sono due modi per riuscire nello spettacolo: uno con il grande talento e il sacrificio; l'altro con le scorciatoie, ma il messaggio è che queste ultime non portano a niente.

La storia
R oberto Farnesi, che nel film è Lorenzo un produttore televisivo di successo che crea un talent show, ammette che, per fortuna, non ha dovuto fare il ballerino, riconoscendo invece grande capacità ai suoi colleghi che si sono cimentati nell'arte della danza, come Alessandra Mastronardi, che interpreterà Stella, una giovane ballerina dal difficile passato con il sogno di entrare in una prestigiosa scuola di danza. A far incontrare Lorenzo e Stella sarà il ballo, che provocherà anche il resto...Una commedia di buoni sentimenti, abbastanza leggera, dichiara Farnesi, che è necessaria in momenti come questi "globalmente critici". La Mastronardi definisce il suo personaggio "una piccola eroina del 2009" perché è di umili origini, ma è così forte da esserle piaciuto molto: "Stella non abbassa mai la testa e non si arrende ed è vera" spiega l'attrice. Fondamentalmente, in questo mondo della danza, Stella inizialmente non si troverà bene, ma si impegnerà così tanto che sarà poi il pubblico a sceglierla. Non è un messaggio sbagliato, dice la Mastronardi, perché non sarà mai favorita dal produttore, ma verrà scoperta dal pubblico soprattutto per le sue qualità personali. Accanto alla "stella" c'è la cattiva: l'attrice Benedetta Valanzano ovvero Alessia, l'eterna rivale della protagonista. Descrive il suo personaggio, spiegando che è complesso come quello degli altri; lei si ritrova ad essere in competizione con Stella, anche nella discoteca dove lavorano, e farà di tutto per emergere ed essere lei la protagonista. Si dice contenta Pamela Prati, che nella fiction è una produttrice televisiva, di aver partecipato a questa deliziosa realizzazione, che rappresenta anche un po' la sua storia, il suo sogno: dalla Sardegna a Roma per fare la soubrette. Emanuela Tittocchia, che nella fiction è Sandra una presentatrice televisiva, confessa che da questa serie è nato in lei il desiderio di fare veramente la presentatrice televisiva. Racconta di aver pianto alla lettura del copione, ma anche quando lo ha visto montato, sicura che questa emozione arriverà anche al pubblico: "viene voglia di imparare a ballare" dichiara.

Alessandra, senti la responsabilità di essere la protagonista di un prodotto realizzato da Mediaset con questi nuovi criteri?
C'è un po' di paura anche perché per me è un inizio, un'esperienza nuova. Sono molto contenta che mi abbiano offerto questo ruolo; ho 23 anni ed è il mio primo ruolo da protagonista...vediamo cosa succederà.
Avevi già fatto delle esperienze di ballo?
Mastronardi: C'è una controfigura, non mi prendo tutto il merito. Quando avevo 13 anni, come tutte le ragazzine di oggi, facevo danza artistica e moderna e in questo film ho fatto, anzi abbiamo fatto, una full immersion nella danza classica e nella danza moderna per realizzare tutti i balletti che vedrete nel film.
All'inizio, per te questo mestiere era un sogno o lo è diventato strada facendo?
Mastronardi: Io ho fatto la classica gavetta! Questo era un sogno, ma, strada facendo, è diventato vitale, il mio ossigeno. Era un sogno da piccola perché mio padre aveva la passione per il cinema in bianco e nero e io lo vedevo con lui, era un modo per stare insieme. Da grande quei film li guardavo da sola. Era un sogno, ma lo è tuttora, non si è esaurito, spero che possa continuare e crescere, come del resto possa crescere io.
Queste sono storie fantasiose per il pubblico o credi che possano accadere ad una ragazza giovane nella realtà?
Mastronardi: Penso di si, magari in altri modi con altre persone, però credo che possa essere successo, non raccontiamo nulla di così irreale, anzi. Tutte le favole sono fatte per far sognare, ma dentro hanno una morale, un messaggio, una piccola storia realmente vissuta.

A quale pubblico è destinato questo tipo di prodotto?
S cheri: La famiglia di Canale 5, un prodotto che possa prendere i ragazzi di tutte le età, allargarsi al papà e alla mamma tranquillamente, a tutta la famiglia! Il nostro pubblico ha voglia e ci chiede delle belle storie e noi siamo riusciti a raccontare ancora una volta una bella storia.
La sperimentazione di cui parlavate per la fiction avrà sempre il tema della favola?
Scheri: Il pubblico di riferimento è la famiglia allargata di Canale 5, per quanto riguarda i generi è chiaro che dobbiamo cercare, in virtù dell'innovazione, di battere delle strade diverse, costruire fiction diverse. C'è stato l'esperimento de L'isola dei segreti che, nonostante la partita, ha avuto uno share del 22%, ed è un genere mistery; sulla commedia romantica abbiamo fatto dei bellissimi esperimenti come Four Single Fathers; abbiamo realizzato I liceali, stiamo cercando di offrire al nostro pubblico prodotti sempre nuovi per non saturare il genere".
Se questo film diventasse una serie non andrebbe in sovrapposizione con "Amici"?
Scheri: Sono due racconti diversi: uno è un vero prodotto di intrattenimento, questo è un film. Quando un prodotto come una fiction racconta un mondo, è chiaro che raccontandolo ne rivela i meccanismi e i rapporti, però il nostro è una narrazione, mentre i talent show sono cose reali. Il nostro racconta una storia ambientata in quel mondo. Nel finale le protagoniste si scontrano e la loro vita arriverà a confrontarsi in televisione, in un talent show.

Alessandra, questa è la prima prova al di fuori de "I Cesaroni", come ti sei trovata?
Ho avuto molta paura all'inizio, un po' come quando si finisce il liceo. Ho trovato grandissimo appoggio nel regista che mi ha dato anche piena libertà nella sceneggiatura. Mi ha aiutata moltissimo e spero che come piccolo esame sia 'ni', che mi dia la possibilità di crescere.
Ci sarai nella quarta serie dei Cesaroni?
Mastronardi: Poi mi spiegherete perché siete così curiosi di saperlo, ma ci sarò. So anche il motivo per cui si diceva che non ci sarei stata, ma molti giornalisti cercano di trovare una notizia dove in realtà non c'è. Io ho semplicemente detto che prima o poi, nella vita, bisogna avere il coraggio di dire basta perché voi tutti vedete Beautiful e non ne potete più, vedete gli attori e pensate che si sono tumulati là dentro. Ecco, io non vorrei fare così, vorrei provare anche a fare altro.
Ma ci sarai per tutta la serie o per alcune puntate?
Mastronardi: Non lo so, la stanno scrivendo e vedremo cosa racconteranno gli sceneggiatori...vedremo cosa faranno fare ad Eva, che secondo me ha fatto già tutto, adesso diventerà nonna (ironizza)!.

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