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Una riflessione sulla vita che ha come punto di partenza i 50 anni del grande gruppo. Espandi ▽
Un diario di viaggio al seguito di Robert Fripp & Co. si trasforma in una riflessione sulla caducità di uomini e cose. Per i 50 anni del Re Cremisi una celebrazione intima e spirituale all'insegna della musica di chi per l'arte e la ricerca della perfezione ha dato tutto. Recensione ❯
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Dopo essere uscita da una relazione distruttiva, Maja Borg esplora due pratiche rituali: il cristianesimo e il BDSM. A prima vista, difficile trovare due cose più diverse, ma forse esiste un'affinità spirituale tra religione e subcultura in termini di potere di guarigione. Borg affronta i suoi traumi profondamente personali, mentre esplora la scena queer europea e l'eredità cristiana del nord Europa per ritrovare sé stessa. Recensione ❯
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Un documentario sull'esplosione avvenuta quando il punk ha incontrato il femminismo, raccontato attraverso le vite di una banda di lesbiche nella tumultuosa Londra degli anni '80. Recensione ❯
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L'incontro tra un giovane regista e un pescatore che vive isolato in un lago sperduto. Espandi ▽
Un giovane regista olandese di origini bosniache fa amicizia con un pescatore che vive isolato in un lago sperduto dopo la tragica esperienza della guerra civile. Un incontro basato su una comunicazione difficile che diventa sempre più intensa e poetica. Recensione ❯
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Luciana ormai ultranovantenne racconta la sua esperienza di abusi e la tragica deportazione nei campi di concetramento. Espandi ▽
Lucy ha 96 anni e vive da sola, difendendo fieramente la sua indipendenza. Un tempo si chiamava Luciano, oggi invece è la trans più anziana d'Italia, dal genere ormai diventato difficile da riconoscere. Ai primi del 2020 Lucy ha ricevuto una lettera da Dachau: un invito alle celebrazioni per il 75esimo anniversario della liberazione dal campo di concentramento tedesco, dove è stata imprigionata in quanto "disertore dell'esercito tedesco", ma forse anche perché, come dice lei, era "un intruglio" scomodo per l'ideologia di purezza della razza nazista. Sarebbe la quarta volta che Lucy torna a Dachau, ma i forni crematori, quelli dove era costretta a trasportare i cadaveri ("alcuni ancora in vita"), non vuole più rivederli. Ma prima che possa partire per una quarta visita arriva la pandemia, che accresce la sua solitudine domestica. Recensione ❯
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La technostar francese racconta il senso del suo mestiere, circondato dal gotha della musica elettronica. Documentario, Gran Bretagna, Belgio2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo dell'uomo dietro la leggenda, del mito dietro la console. Espandi ▽
“Perché mi sono buttato nella house music? Forse mi sbaglio ma penso davvero sia perché ero un grande amante della musica. Amavo la disco, il reggae, la new wave, il punk, il soul. E l’house e la techno sono l’essenza di tutto ciò, messo insieme. La musica house era quella che stavo aspettando”. Con la semplicità che è dei grandi, il deejay Laurent Garnier, anzi la “technostar”, nella perfetta definizione di Georgia Taglietti, storica responsabile della comunicazione di Sónar, sintetizza in poche parole il significato di una figura musicale spesso misinterpretata, quando non sottovalutata. All’opposto della rockstar. Qui Garnier, il nome più grande e riconosciuto della French techno, si lascia seguire e intervistare e filmare in giro per il mondo. Partendo da casa sua, mentre un vecchio trattore nella campagna francese trasloca la sua collezione di dischi: cinquantacinquemila tra vinili e cd, calcolati in generi e metri lineari. Recensione ❯
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La storia della nuova generazione di rapper nata nella Riviera Ligure. Espandi ▽
Izi, Dori Ghezzi, Tedua, Gino Paoli, Bresh, Cristiano De André …. E si potrebbe proseguire sono i coprotagonisti di questo documentario. Coprotagonisti perché la vera protagonista è la città di Genova con la quale tutti loro si sono confrontati e tuttora si confrontano in una narrazione in cui, più che sentirle, si parla di canzoni, di hip hop e di rap.
Un viaggio in una città capace di nascondere tesori dietro vicoli che ha dato e continua a dare al panorama musicale italiano talenti indiscutibili. Ci sono documentari che restano legati al luogo che raccontano e che quindi sono destinati a suscitare un interesse locale. Ce ne sono altri, e questo è il caso, che invece pur rimanendo decisamente ancorati a un territorio allargano lo sguardo, raccontando la Storia della canzone italiana che in Genova ha trovato alcuni degli innovatori riconosciuti e riconoscibili anche dalle nuove generazioni. Alla fine della visione si comprende come ogni generazione abbia fatto proprio il linguaggio del suo tempo per farne un uso che aprisse nuovi orizzonti. Recensione ❯
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Il mondo dei videogiochi in Italia raccontato attraverso le storie dei creatori, dei giocatori professionisti e di chi ne parla sulle piattaforme di streaming. Espandi ▽
Game of the Year è l'opera seconda di Redaelli, che con Funeralopolis ha ritratto il mondo dell'underground milanese. Sotto la lente di questo nuovo lavoro si snoda un mondo altrettanto complesso, che coinvolge sviluppatori, giocatori professionisti, content creators: è il mondo dei videogame in Italia. Redaelli ci porta a contatto con le aspirazioni, le sfide e le pressioni dell'industria dell'intrattenimento. Game of the Year svela gli aspetti della la vita dei giovanissimi enfant prodige così come quella degli autori o dei giocatori più scafati che decidono di dedicare la vita a questa forma d'arte. Tra l'aspirazione al successo e le possibili rovine individuali questo documentario d'osservazione diventa un vero e proprio ritratto generazionale. Recensione ❯
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Un documentario che racconta le elezioni nello Zimbabwe. Espandi ▽
Lo Zimbabwe è a un bivio. Il leader del partito di opposizione MDC, Nelson Chamisa, sfida la vecchia guardia ZANU-PF guidata da Emmerson Mnangagwa, conosciuta come "The Crocodile". L'elezione mette alla prova sia il partito al governo che l'opposizione. Recensione ❯
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Il film è un'attuale e affascinante incursione in profondità nei regni dell'intelligenza artificiale, dell'apprendimento automatico e della biotecnologia. Espandi ▽
Se potessi vivere per sempre, lo faresti? La regista Ann Shin esplora gli ultimi progressi tecnologici nell'IA, nella robotica e nelle biotecnologie, e pone la domanda: qual è l'essenza della mente umana, e può essere replicata? O ancora più inquietante, potremmo un giorno incontrare versioni clonate di noi stessi - cloni che sono migliori, più intelligenti e immortali? Il film indaga queste domande con visionari tra cui: Nick Bostrom, autore di Superintelligence, Hiroshi Ishiguro, sviluppatore del suo clone Geminoid, incredibilmente realistico; Douglas Rushkoff, autore di Team Human; Ben Goertzel, fondatore di Singularity.net che ha coniato il termine Artificial General Intelligence; e Deepak Chopra, che sta creando la sua A.I. mind twin. Questi visionari vedono l'umanità avanzare verso una nuova era di vita post-biologica, un mondo di intelligenza senza corpi, identità immortale senza le limitazioni della malattia, della morte e del desiderio insoddisfatto. Mentre gli scienziati all'avanguardia della tecnologia mostrano che un mondo in cui umani e macchine si fondono non è così lontano, dobbiamo chiederci se l'IA sarà la migliore, o l'ultima cosa che faremo? Recensione ❯
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Una provocatoria denuncia della terribile condizione dei lavorativi domestici stranieri in Libano, condannati alla totale sottomissione dal sistema della kafala. Espandi ▽
Il film mostra la terribile realtà dei lavoratori domestici stranieri in Libano, nel Medio Oriente. Esplorando le vite private di datori di lavoro, intermediari, governanti, fa emergere le contraddizioni di un quadro normativo, la kafala, che crea una struttura di potere e controllo che favorisce corruzione e sfruttamento. Oltre a ciò, analizza a fondo il razzismo intrinseco nella sfera privata domestica, che riproduce un sistema patriarcale volto a discriminare le donne libanesi e che a sua volta indebolisce i diritti dei lavoratori domestici stranieri. Una denuncia delle forme moderne di schiavitù, che riflette anche sul ruolo delle donne e, più in generale, del lavoro domestico nelle società capitaliste. Recensione ❯
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Un susseguirsi di storie e di ritratti intrecciati tra autobiografia e rappresentazione di un'umanità altrimenti invisibile. Documentario, Francia2021. Durata 117 Minuti.
Immersione profonda e meditata nei sobborghi parigini. Espandi ▽
Un padre, appostato con cannocchiale insieme a moglie e figlio, attende dalla distanza che un cervo esca allo scoperto, avventurandosi fuori da una macchia boschiva. Sembrerebbero gli umani, gli osservatori, e invece sono identicamente, specularmente osservati, come oggetti di uno studio. Questo campo/controcampo tra mondo umano e animale anticipa una lunga serie di quadri suburbani e campestri sui quali si articola un'indagine attorno alla REB B, una delle linea su rotaie che collega il centro alla periferia parigina. Recensione ❯
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Con la sua macchina fotografica, Abdallah Al-Khatib racconta le atrocità della guerra. Espandi ▽
In seguito alla rivoluzione siriana, alla periferia di Damasco, il distretto di Yarmouk viene trasformato dal 2013 al 2015 dal regime di Assad in un campo per i rifugiati palestinesi, il più consistente al mondo. Ridotti in uno stato di cattività, privati dei diritti basilari, gli assediati possono solo resistere, chiedere la fine del blocco e sperare nel cibo e nei beni di prima necessità che le Nazioni Unite si sforzano di fornire loro. Umm Mahmoud, madre del regista, presta assistenza medica agli anziani e si lascia filmare dal figlio Abdallah, alle prese con il suo film d’esordio. Un’opera povera di mezzi e ricca di energie, che cerca insieme di non far dimenticare un clamoroso sopruso e reagire con tutta la positività residua alla protervia dell’assedio.
Una disumanità reale, quasi tangibile, che non lascia spazio ad alcuna ellissi o allusione: l’immagine della fame nei volti scavati, l’assistenza sanitaria negata che riverbera nelle braccia livide di una donna anziana, il lutto di chi piange le vittime. Con dignità e amara evidenza, il film denuncia l’ipocrisia e l’inerzia degli Stati nella risoluzione della crisi. Recensione ❯
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Il ritratto complesso di René, un asociale ma anche un grande intellettuale. Espandi ▽
L'ultimo episodio della serie di "osservazioni a lungo termine" della Treštíková è anche uno dei suoi ritratti più intensi e perturbanti. La storia del "deviante" René inizia proprio con la prima del precedente film su di lui (2008) e arriva fino ad oggi. Recensione ❯
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Un operaio si batte affiché la sua fabbrica in Croazia non venga chiuse. Espandi ▽
Una fabbrica modello in Croazia nata negli anni gloriosi dell'autogestione e sopravvissuta per molti lustri alle leggi dell'economia capitalista è sull'orlo della chiusura. Un vecchio operaio si batte con ostinazione per far sopravvivere la visione collettiva del lavoro, ma la realtà è molto complessa. Recensione ❯
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