Otto storie stimolanti su cosa significa essere donna oggi. Espandi ▽
Che cosa significa essere una donna oggi? Affrontare partner improbabili, trovando il coraggio di cacciare quelli violenti. Trovare un modo per essere economicamente indipendenti e fuggire da ogni forma di schiavitù, compresa la dipendenza effettiva. Fronteggiare gli inconvenienti della maternità, smettendo di farsi divorare dall'ansia di non riuscire a trovare un equilibrio tra carriera e vita privata. Gestire una famiglia e nel frattempo trovare spazi e modi di prendersi cura di genitori anziani.
Roar è una serie squisitamente femminile e coraggiosa, che non ha mai paura di osare. Riesce a cambiare toni e stili a ogni episodio mantenendo un'efficace coerenza narrativa globale che fa del graffio, del raccapricciante e del black humour i suoi tratti distintivi, portando sullo schermo idee talmente brillanti e originali da restare impresse.
Sono otto episodi pieni di colori, originalità, energia vibrante e intelligenza di scrittura, in cui si prende in esame un femminile e lo si inserisce in una situazione-limite, affinché impari molto di sé. Una sorta di coming of age di donna, perché non si finisce mai di imparare. A conoscersi, rispettarsi e farsi rispettare, amarsi nelle proprie difettose peculiarità. Recensione ❯
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La serie che prende spunto dalle illustrazioni di Pablo Stanley. Espandi ▽
Una produzione di cui ancora non sono stati sviluppati i dettagli della trama. Sappiamo che i protagonisti saranno i robot inventati da Pablo Stanley. Recensione ❯
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La serie continua con un incredibile viaggio nel tempo. Espandi ▽
Sono passati quattro anni dal loop temporale in cui Nadia e Alan sono rimasti intrappolati. Oggi la vita di entrambi procede regolare: Alan accetta senza grande fortuna gli appuntamenti che mamma combina per lui; Nadia si preoccupa dell'amica di sua madre Ruth, che versa di difficili condizioni mediche. All'improvviso, prendendo un treno della metropolitana, Nadia si ritrova negli anni 80 e scopre di abitare il corpo di sua madre, in quel periodo incinta proprio di lei. Alan sembra estraneo alla situazione, ma la curiosità lo spinge a prendere lo stesso treno e a viaggiare a sua volta nel tempo...
Tornano i paradossi temporali di Russian Doll, questa volta con una logica ancora più fumosa, al servizio di una narrazione dalla prevedibile morale sul destino e la famiglia.
La qualità del cast, l'abbondare di canzoni d'accompagnamento - che includono anche due brani dei Pink Floyd - insieme a ottime qualità produttive e buoni momenti di regia, rendono comunque le poche e brevi puntate relativamente godibili. Rimane però la frustrazione per una seconda stagione che si è fatta attendere troppo a lungo e che ha scelto la strada in fondo più banale per continuare, dove l'elemento fantascientifico è sia cruciale sia ridotto a comodo motore narrativo. Ma se un elemento fondamentale è privo di peso l'impalcatura su cui si regge sarà altrettanto eterea. Infatti la nuova stagione di Russian Doll risulta divertente ma, a dispetto della ambizioni, manca di sostanza e finisce per essere in fondo dimenticabile. Recensione ❯
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La nuova serie thriller ambientata sul posto di lavoro del regista e produttore esecutivo Ben Stiller. Espandi ▽
Alla Lumon Enterprise hanno brevettato una soluzione avveniristica per coniugare vita lavorativa e professionale: i suoi dipendenti si sottopongono volontariamente a una operazione di "scissione", praticata inserendo un microchip nel loro cervello. Da questo momento l'identità che dalle 9 alle 17 siede in ufficio, denominata "innie", sarà totalmente all'oscuro di che vita possa condurre la sua identità consueta, l'"outie", sia essa sposata, single, felice o depressa. Mark, che lavora alla sezione Macrodata Refinement di Lumon, si è sottoposto al trattamento per dimenticare, almeno in orario di ufficio, la morte della moglie e vivere così qualche ora di serenità. Quando al suo team si unisce Helly, che si rifiuta di accettare la nuova realtà "duplicata", i due finiranno per scoprire sempre più elementi inquietanti sulla Lumon e sui suoi segreti.
In materia di incubi gli avvenimenti degli ultimi anni hanno dato molto lavoro e molti spunti agli sceneggiatori di film e serie tv distopiche, precedendo e talora superando i peggiori presagi.
Dan Erickson, creatore della serie, e Ben Stiller, che produce e gira sei dei nove episodi della prima stagione, si concentrano sul lato corporate del crescente stato di alienazione che caratterizza il nostro presente. Come ha dimostrato anche il recente approdo allo smartworking di molte professioni legate al lavoro di ufficio, più si cerca una coesistenza tra lavoro e vita privata e più si ha modo di constatare quanto il conflitto di esigenze sia insanabile. Recensione ❯
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Dan Erickson, creatore della serie, e Ben Stiller, che produce e gira sei dei nove episodi della prima stagione, si concentrano sul lato corporate del crescente stato di alienazione che caratterizza il nostro presente. Espandi ▽
Alla Lumon Enterprise hanno brevettato una soluzione avveniristica per coniugare vita lavorativa e professionale: i suoi dipendenti si sottopongono volontariamente a una operazione di "scissione", praticata inserendo un microchip nel loro cervello. Da questo momento l'identità che dalle 9 alle 17 siede in ufficio, denominata "innie", sarà totalmente all'oscuro di che vita possa condurre la sua identità consueta, l'"outie", sia essa sposata, single, felice o depressa. Mark, che lavora alla sezione Macrodata Refinement di Lumon, si è sottoposto al trattamento per dimenticare, almeno in orario di ufficio, la morte della moglie e vivere così qualche ora di serenità. Quando al suo team si unisce Helly, che si rifiuta di accettare la nuova realtà "duplicata", i due finiranno per scoprire sempre più elementi inquietanti sulla Lumon e sui suoi segreti.
In materia di incubi gli avvenimenti degli ultimi anni hanno dato molto lavoro e molti spunti agli sceneggiatori di film e serie tv distopiche, precedendo e talora superando i peggiori presagi.
Dan Erickson, creatore della serie, e Ben Stiller, che produce e gira sei dei nove episodi della prima stagione, si concentrano sul lato corporate del crescente stato di alienazione che caratterizza il nostro presente. Come ha dimostrato anche il recente approdo allo smartworking di molte professioni legate al lavoro di ufficio, più si cerca una coesistenza tra lavoro e vita privata e più si ha modo di constatare quanto il conflitto di esigenze sia insanabile. Recensione ❯
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La serie distopica con Jason Momoa, samurai cieco che affronta il ritorno della tecnologia bellica del Novecento. Espandi ▽
Dopo aver vinto la grande battaglia contro i trevantiani e aver ucciso suo fratello Edo, Baba Voss si è ritirato nella foresta insieme all'amico Ranger, a lenire le sue ferite e a nascondersi dalla rappresaglia nemica. Nel mentre sua moglie Maghra ha iniziato difficili trattative di pace con i trevantiani, che chiedono però la testa di sua sorella Sibeth, ora madre di Wolffe, ossia il nipote di Maghra e il figlio di Kofun. I cacciatori di streghe sono poi sempre più oltraggiati dalla presenza di vedenti a corte, che ritengono un vero e proprio sacrilegio, tanto da sobillare una rivoluzione. I trevantiani infine si sono fatti più minacciosi che mai, grazie all'impiego di terribili bombe da parte di Tormada, sufficienti a vincere la guerra con i loro altri nemici e a rivolgere il pieno potere delle proprie forze contro il regno di Maghra. Recensione ❯
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William Kentridge lavora e si riprende durante il lockdown chiuso nel suo studio. Espandi ▽
Che fare durante il lockdown? Chiuso nel suo studio, dove nel corso dei decenni ha creato incisioni,
sculture, film d'animazione, disegni, collage, riprendendo le opere nel loro divenire, disfarsi,
correggersi, perfezionarsi, William Kentridge lavora. L'artista sudafricano si riprende mentre disegna e
spesso contemporaneamente chiacchiera con un altro se stesso collocato nella stessa inquadratura,
con l'aplomb impassibile di un esperto comedian, pantaloni scuri e camicia bianca. Così, la sua storia e
il suo lavoro, l'infanzia a Johannesburg, i paesaggi, l'apartheid, il colonialismo diventano il centro di
una serie in nove parti, dove il processo artistico viene costantemente passato al filtro di
un'intelligente e caustica ironia. Recensione ❯
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La vita a casa Turner sembra finalmente serena... troppo serena secondo Leanne, che teme il culto a cui si è ribellata torni presto a intromettersi nelle loro esistenze. Dorothy decide di non sacrificare la propria carriera alla maternità, ma deve lottare perché una più giovane collega non le soffi il posto. Cerca inoltre di ritagliarsi un ruolo nella comunità, partecipando all'organizzazione di una festa di strada nel quartiere, che sembra però l'occasione perfetta perché sconosciuti si avvicinino alla casa. Sean nota la presenza di giovani senzatetto nel vicino parco e decide di cucinare per loro, ottenendo l'attenzione dei media e quindi l'occasione di tornare alla ribalta televisiva. Ma questi giovani senzatetto sembrano assai più interessati a Leanne che non ai sandwich gourmet di Sean... Recensione ❯
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Una storia d'amore cinematografica piena di speranza unita a un'emozionante avventura epica che segue il viaggio di un uomo verso la redenzione. Espandi ▽
Le vicende di un fuggitivo di nome Lin Ford (Charlie Hunnam) che cerca di far perdere le sue tracce nella vibrante e caotica Bombay degli anni Ottanta. Da solo in una città sconosciuta, Lin lotta per sfuggire ai problemi da cui sta scappando in questo nuovo luogo. Dopo essersi innamorato di una donna enigmatica e intrigante di nome Karla, Lin deve scegliere tra la libertà o l'amore e le complicazioni che ne derivano. Recensione ❯
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Tatiana Maslany veste i panni di She-Hulk/Jennifer Walters, un'avvocata specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani. Espandi ▽
Jennifer Walters è in viaggio in auto con suo cugino Bruce Banner, alias Hulk. L'improvvisa apparizione di un velivolo extraterrestre li manda fuori strada e, nell'incidente, il sangue di Bruce e quello di Jennifer entrano in contatto, trasformando anche lei in una "gigantessa di giada". Con grande sorpresa di Bruce, Jennifer è molto più brava di lui a contenere la rabbia e presto impara a controllare a piacere anche la propria trasformazione. Tanto da decidere di tornare alla sua carriera di avvocato, che sarà però stravolta dalla nuova superidentità. Da subito contestata dal pubblico maschilista, She-Hulk: Attorney at Law gioca d'anticipo e decostruisce la stessa reazione che prevedibilmente ha suscitato. La protagonista è stata accusata di non aver fatto nulla per meritare i propri poteri e pure di essere una "Mary Sue", ossia un personaggio femminile a cui tutto riesce con facilità. L'origine incidentale dei poteri del personaggio è però fedele al fumetto di partenza, così come il maggior controllo che She-Hulk dimostra della trasformazione e della forza di Hulk. Dunque viene a mancare la foglia di fico del tradimento dell'originale e si esplicita tutta la pochezza di chi muove queste accuse. Recensione ❯
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Tratto dalll'omonimo romanzo di Lauren Beukes uscito nel 2013. Espandi ▽
La serie segue le vicende di Kirby Mazrachi (Elizabeth Moss), un'archivista di un giornale di Chicago le cui ambizioni giornalistiche si sono interrotte a seguito di una traumatica aggressione subita. Quando Kirby scopre che un recente omicidio rispecchia le dinamiche del suo caso, collabora con il giornalista, esperto ma travagliato, Dan Velazquez (Wagner Moura) per scoprire l'identità del suo aggressore. Più si rende conto che questi cold case sono indissolubilmente legati tra loro, più i traumi personali e la realtà offuscata di Kirby consentono al suo aggressore di rimanere sempre un passo avanti alle indagini. Recensione ❯
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La storia di una famiglia che si trova improvvisamente a vivere con un essere paranormale. Espandi ▽
La classica famiglia americana - o meglio i classici stereotipi della famiglia americana - si sposta in una casa di campagna per sfuggire al caos cittadino e soprattutto ai tipici problemi di coppia - o meglio ai tipici stereotipi dei problemi di coppia. Seguiamo le vicissitudini di Pat (Courteney Cox), una madre di famiglia dal passato festaiolo e alcolista, che dopo il successo ottenuto attraverso un romanzo erotico, da ormai un ventennio non produce più nulla. La sua frustrazione la porterà velocemente a tradire il marito (Greg Kinnear), il quale deciderà di trasferire l'intera famiglia (figlia giovane e bella, figlio adolescente sovrappeso e sfigato) in una vecchia casa, infestata dallo spirito di un'altra donna, Rosemary (Mira Sorvino). Il fantasma è ingabbiato nella casa così come lo era nella vita coniugale, in cui viveva sottomessa al volere del marito. Pat dovrà fare i conti con questa presenza, sempre più invadente nelle loro vite e, soprattutto, nella sua scrittura.
Lo stereotipo caratterizza sia tutti i personaggi familiari che gli stessi topoi del racconto horror. Da un lato, così, troveremo Terry, il marito buffo, impacciato, incapace di mantenere alta la libido di coppia, una figlia bella e disinibita in preda all'amore impossibile per un ragazzo tutto casa e chiesa, che bilancia l'inettitudine di un fratello sovrappeso e isolato dal mondo, nerd e incapace di socializzare.
Dall'altro la psicoterapia stessa, a cui la coppia si presta, viene dipinta con stereotipi che ci riportano indietro di almeno trent'anni mentre il topos della casa infestata e dello spirito, oltre a una rappresentazione del tutto tradizionale e affatto originale, viene infarcita di una critica fin troppo conosciuta al conflitto di genere in famiglia. Recensione ❯
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Una sitcom che mette in scena una giovane alcolizzata costretta a confrontarsi con i suoi demoni. Espandi ▽
Samantha Fink ha un problema con l'alcol, ma non riesce ad ammetterlo fin quando non ha un crollo pubblico che la mette con le spalle al muro. Per evitare il carcere è costretta a frequentare gli Alcolisti Anonimi e soprattutto tornare a casa della madre in una difficile convivenza. E' l'occasione per rivedere la sua città e la sua ex migliore amica, che ora è fidanzata con il suo ex ragazzo, ma soprattutto per confrontarsi con i problemi che l'affliggono da tutta la vita. Recensione ❯
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Un'avvincente docuserie di Skye Borgman, l'acclamata regista di Rapita alla luce del sole. Espandi ▽
Dopo la scomparsa dei figli di Lori Vallow, le ricerche portano alla luce decessi sospetti in cui è coinvolto il nuovo marito con cui condivide visioni apocalittiche e... omicidi. Recensione ❯
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Uno spy drama basato sui romanzi con Jackson Lamb scritti da Mick Herron. Espandi ▽
Londra. River Cartwright, aspirante agente segreto dell'MI5 e nipote di una leggenda del mestiere, fallisce clamorosamente un test nell'addestramento e viene spedito a lavorare alla Slough House, la "casa nella palude", un distretto collaterale nel Barbican, in cui sono relegati coloro che hanno fallito irreparabilmente in servizio. A dirigere il reparto è Jackson Lamb, alcolizzato, petomane e sarcastico relitto di un'aurea stagione come spia, prima del crollo del Muro di Berlino. Mentre indaga su un giornalista vicino all'estrema destra, Cartwright pensa che ci sia una connessione con il rapimento di un giovane pakistano da parte dell'organizzazione terroristica Figli di Albione e decide di entrare in azione, disobbedendo ai propri superiori.
Tutt'altro che casuale la scelta del protagonista di Slow Horses. Rivolgersi a Gary Oldman per una spy story ambientata tra gli uffici e le strade di Londra significa cercare un ricongiungimento o un confronto immediatamente intuibile con la straordinaria interpretazione di Smiley in La talpa.
Slow Horses si immerge nel nero e nel macabro senza timore, ma senza mai abbandonare il sarcasmo del più feroce humour britannico, capace di trasformare quasi ogni riga di sceneggiatura in un insulto creativo. Recensione ❯
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