Chiamami col tuo nome |
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Un film di Luca Guadagnino.
Con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar.
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Titolo originale Call me by your name.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 132 min.
- Italia, Francia, USA, Brasile 2017.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 25 gennaio 2018.
MYMONETRO
Chiamami col tuo nome
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Poteva essere molto di piùdi Sia21Feedback: 910 | altri commenti e recensioni di Sia21 |
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martedì 3 aprile 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
'Call me by your name' non è un brutto film, anzi, ha un'originalità ed una particolarità tutte sue e sinceramente apprezzabili, ma non è nemmeno una pellicola memorabile. Probabilmente diventerà un piccolo cult per una buona parte di adolescenti (e in questo lo aiuteranno i due attori protagonisti e le musiche di Sufjan Stevens), tuttavia questo è anche il suo limite più grande ed il principale motivo per cui viene o stroncato in toto o celebrato come un piccolo gioiello del cinema degli ultimi anni. Coloro che lo bocciano sono sicuramente più vicini al mio giudizio rispetto a quelli che lo elogiano, ma alcuni aspetti di questa pellicola sono davvero interessanti, a partire dal realismo con cui l'intera vicenda è narrata: gli incontri fra giovani, le festicciole estive, il paese deserto per il caldo; tutti elementi che rievocano sensazioni in qualche modo presenti nella mente di molti, e che trasmetteno un senso di tenerezza e calore dal sapore agrodolce difficilmente negabili. Detto questo, il film ha anche dei limiti evidenti. Infatti, nel suo tentativo (riuscito) di restituire un'immagine fedele del mondo adolescenziale finisce esso stesso per risultare adolescenziale (non che sia per forza un difetto, ma qui sì), giocando spesso su sentimentalismi facili e scontati; alcune scene e dialoghi, inoltre, sembrano voler dare una legittimazione 'intellettuale' al film, risultando però piuttosto superflui ed estemporanei (la discussione sull'etimologia di albicocca o, peggio ancora, gli ospiti che a tavola cominciano a parlare di Buñuel sono tutti elementi di cui faccio fatica a comprendere l'utilità nell'economia del film: se, in questo secondo caso, la volontà era quella di mostrare la sciatteria della coppia borghese, il tentativo è, secondo me, fallito). Questo lavoro non può però essere liquidato come un semplice filmetto adolescenziale, al suo interno sono presenti aspetti che fanno di 'Call me by your name' sicuramente qualcosa di più.
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