Chiamami col tuo nome |
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Un film di Luca Guadagnino.
Con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar.
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Titolo originale Call me by your name.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 132 min.
- Italia, Francia, USA, Brasile 2017.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 25 gennaio 2018.
MYMONETRO
Chiamami col tuo nome ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un Film che viene da lontano, dal mondo classico.
di MicheleCameroFeedback: 5559 | altri commenti e recensioni di MicheleCamero |
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domenica 4 marzo 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Potrebbe definirsi “di formazione” se ci riferissimo al libro da cui è tratto il film che è ambientato in Italia, in una splendida casa della campagna lombarda, dove vive, almeno periodicamente, una famiglia borghese ebrea, padre professore, madre donna solare, amorevole, dotta, affascinante e figlio diciassettenne con interessi nella lettura e nella musica. Intellettuale e plurilingue, questa famiglia che annovera amicizie diverse senza porsi limiti di alcun genere, né politici, né sociali, né tanto meno provenienti dalla morale comune, è solita ospitare nella bella stagione uno studente americano diverso ad ogni estate, impegnato nel suo dottorato di ricerca, cui il professore farà da tutor. Ci viene raccontata l’estate del 1983 quando ad essere ospitato è uno studente ventiquattrenne di cui si innamorerà il giovane rampollo di casa ancora alla ricerca della propria identità sessuale. E’ dunque una storia di innamoramento progressivo ma potente, di amore forte che si sviluppa nella relazione tra i due, una storia di sentimento, sensuale, delicata, anche di sesso e dolorosa per il senso di solitudine ed abbandono che lascerà in Elio, la partenza di Oliver. Una storia che ancora una volta apre lo scenario della mancanza di vincoli al sentimento più alto, meno che mai da quelli provenienti dal vincolo della eterosessualità. Una matrice classica che potrebbe far definire il film, da parte di alcuni, manieristico e fine a se stesso. Sarebbe tuttavia un giudizio inesatto e non onesto nei confronti delle intenzioni del film stesso che in fondo vuole introdurci al concetto di amore e bellezza, seguendo appunto l’insegnamento dei classici, ma anche di dolore, quello che sovente siincontra nelle storie d'amore, Non a caso tra le cose più belle della pellicola mi sensto di indicare il dialogo tra padre e figlio verso la fine. Da annoverare anche la presenza di questo giovane attore che interpreta Elio, del quale credo sentiremo parlare ancora nei prossimi anni.
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