Un po' di felicità |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno.
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Titolo originale La pazza gioia.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia 2016.
- 01 Distribution
uscita martedì 17 maggio 2016.
MYMONETRO
Un po' di felicità ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Per fortuna che ci sei te!
di RinoRigodanzoFeedback: 406 | altri commenti e recensioni di RinoRigodanzo |
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domenica 14 gennaio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Paolo Virzì intuisce ed insegna, quale maestro del cinema italiano, che per essere felici non occorre inseguire patrimonio, soldi e gioielli, ma che occorre semplicemente curare e tenere buone relazioni umane.
"La pazza gioia" è l'esaltazione della figura di Beatrice perchè nella vita cerca sempre, con tutto il suo impegno, di avere "buoni contatti" con tutti quelli che incontra.
La storia del film è quella di due donne diverse, Beatrice e Donatella, e delle loro relazioni di famiglia e sociali.
Si incontrano a Villa Biondi, comunità residenziale per malati psichici, che è fuori dalla nostra realtà assistenziale di oggi e che rappresenta uno spaccato di società con un Direttore silenzioso che osserva tutto.
Sfilano nel lungo e bellissimo film i vari personaggi che si relazionano con le due donne in fuga dalla Comunità.
Il bigliettaio dell'Autobus n. 63 che, comprensivo, non chiede i soldi dei biglietti, anche se le due donne in fuga i soldi li avrebbero. Il corteggiatore "americano" che dà uno strappo in auto alle donne in fuga con la sua Jeep. Poi la Maga con gli occhiali scuri di Uzzano che infonde speranza sia a Donatella di rivedere il figlio che a Beatrice di tornare con il suo amato Renato. Pessima figura sia per il Direttore di Banca che per il Direttore dell'Hotel che non danno credito alle due donne in fuga, restate senza soldi. Malissimo si comporta la mamma di Donatella che non ha voluto evitare l'adozione del nipote Elia. Ancor peggio Maurizio, il padre di Elia, che ha abbandonato sola Donatella e che chiama dal suo locale notturno i Carabinieri per allontanarla . Non si salva il Babbo di Donatella, Floriano Morelli, che artista ed autore della musica della Canzone "Senza fine" di Gino Paoli non ha voluto e non vuole prendersi cura della figlia e del nipote Elia. Bene, invece, l'ex marito di Beatrice, l'avvocato Pierluigi, che è ancora innamorato della moglie malata e che ammette che forse dovrebbe essere anche lui ricoverato in una comunità terapeutica. Ottimo il dottore dell'Ospedale psichiatrico e la dott.ssa della Comunità Fiamma, meno bene l'assistente sociale Torrigiani. Bravo il taxista che accompagna Beatrice dal suo ex compagno Renato. Malissimo la mamma e il papà di Beatrice che non aiutano e non capiscono la figlia.
Beatrice è bravissima e meglio di una psicologa parla per mezzora con i genitori di Elia e li convince che Donatella non è una madre pazza, che ha tentato un omicidio ed un suicidio, ma che è buona, umile, leale, generosa, romantica e fragilissima. Una famiglia adottiva "bellissima" che convinta e commossa permetterà a Donatella di incontrare Elia sulla spiaggia di Viareggio.
Per fortuna che ci sei te! E' quello che dice Donatella a Beatrice e quello che tutti dobbiamo dire alle persone che amiamo.
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