Qualunquemente |
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Un film di Giulio Manfredonia.
Con Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese, Davide Giordano.
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Commedia,
durata 96 min.
- Italia 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 21 gennaio 2011.
MYMONETRO
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Qualunquemente
di G. RomagnaFeedback: 16232 | altri commenti e recensioni di G. Romagna |
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sabato 22 gennaio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cetto La Qualunque (Antonio Albanese), affarista arricchito, ignorante e delinquente, vive da qualche anno come latitante in Sudamerica, quando, ad un certo punto, i suoi concittadini calabresi lo richiamano nella sua terra natale di Marina di Sopra, improvvisamente afflitta da un'ondata crescente di legalità: alle imminenti elezioni si è presentato infatti De Santis, paladino della legge e dei diritti. I compari d'affari del La Qualunque non hanno dubbi: sarà lui a doversi candidare per sconfiggere la minaccia. Cetto si ripresenta al paese con la nuova compagna, che entrerà subito in tensione con la moglie legittima e, dopo aver assunto un bizzarro ma probabilmente efficace consulente elettorale (Sergio Rubini) ed infarcito la lista di parenti di ogni risma, può dare il via alla campagna del suo "Partito du Pilu" (dall'inclinazione del candidato sindaco verso il sesso femminile) a suon di bombe nella macchina del candidato rivale, mazzette, dispregio esplicito del principio di legalità e promesse campate in aria. Nemmeno il figlio, il timido Melo, si salva dal cinismo paterno che, pur di non farsi arrestare per evasione fiscale ed abusivismo edilizio, gli intesta tutte le proprietà all'avvio delle indagini. Quale sarà l'esito del voto? Il film ondeggia sempre tra la parodia farseca (ma nemmeno così tanto...) e l'amarezza della constatazione di una realtà tangibile che non indulge nemmeno nell'ipocrisia autoconsolatoria di un lieto fine. Caso più unico che raro di pellicola comica in cui si ride poco ed il tutto è un aspetto positivo, Qualunquemente sa far ridere, riflettere ed arrabbiare, senza eccedere nella parodizzazione in maniera tale da non togliere oltremodo aderenza alle bassezze della dimensione reale (meridionale, ma non solo). Per quanto riguarda la questione sessuale, beh, se la critica più forte che si affibiava al personaggio di Albanese - come egli stesso ha dichiarato - era quella di calcare decisamente troppo la mano nel legame tra sesso e politica, è inutile dire quanto gli eventi di questi giorni lo abbiano repentinamente riavvicinato al piano della realtà, se non addirittura sminuito. Il salto al grande schermo del La Qualunque si rivela pertanto riuscito, avendo pienamente superato la difficoltà connessa all'adattamento alla realtà contingente di un personaggio dai caratteri così esasperati. Un po' è stato in questo aiutato dalla dimensione politica contingente, ma tanto ci hanno messo la genialità e la lungimiranza di Albanese.
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