•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Rassegna stampa di Alan Bates

Alan Bates (Alan Arthur Bates) è un attore inglese, è nato il 17 febbraio 1934 ad Allestree (Gran Bretagna) ed è morto il 28 dicembre 2003 all'età di 69 anni a Londra (Gran Bretagna).

LIETTA TORNABUONI
La Stampa

All'età di 69 anni si è spento a Londra l'attore di cinema e di teatro Alan Bates: con lui, scompare uno dei volti più versatili ed una delle personalità più esplosive degli anni Cinquanta-Settanta. Nato ad Allestree, vicino a Derby, nel Nord dell'Inghilterra, Alan Arthur Bates si accorse molto presto del suo amore per il cinema ed il teatro e fece il suo debutto sul palcoscenico a Coventry nel 1955 e nei teatri del West End di Londra nel 1956, affermandosi definitivamente con la sua partecipazione in Ricorda con rabbia di John Osborne. A quel tempo, Bates era uno degli originali «Angry Young Men», i «giovani arrabbiati» che nella Gran Bretagna del dopoguerra esprimevano una forte protesta contro l'establishment culturale ed i vecchi clichè ancora imperanti sulla scena teatrale inglese. Fu proprio a cavallo degli anni '50 e '60 che il giovane attore contribuì, insieme a sceneggiatori come John Osborne e Harold Pinter - con i quali profiquamente lavorò - al rinnovamento delle tematiche e del linguaggio del palcoscenico di allora. Perfetto nei panni del disilluso giovane di classe operaia, Bates si guadagnò i primi successi con il già citato Ricorda con Rabbia (1956) di Osborne e con The Caretaker (1964) di Pinter. Consolidata la sua reputazione sul palcoscenico, Bates diede inizio ad una fortunata carriera sul grande schermo che lo vide apparire in oltre 50 film, a cominciare da Zorba il greco, a fianco di un magnifico Anthony Queen (1964), Georgy, svegliati (1966), primo ruolo importante per Charlotte Rampling, e L'uomo di Kiev (1968) diretto da Frankenheimer. Fu proprio la sua interpretazione in quest'ultimo film, in cui vestiva i panni di un ebreo russo accusato ingiustamente di omicidio, a guadagnargli una candidatura all'Oscar come migliore attore. Durante gli anni '70, Bates interpretò ruoli di spicco in successi teatrali come Un giorno nella morte di Joe Egg (1967) e cinematografici come Messaggero d'amore (1970) in cui veste i panni dell'amante di Julie Christie. Alan Bates rappresenta uno dei volti più amati del cinema e del teatro britannico, apprezzato per la sua versatilità, per la sua prolifica attività sul grande schermo, ma sopratutto per le sue eccellenti interpretazioni sul palcoscenico, dove probabilmente il suo talento è stato maggiormente apprezzato. Bates aveva recentemente preso parte al film Al vertice della tensione di Phil Alden Robinson (2002) ed a Gosford Park (2001) di Robert Altman. L'attore aveva inoltre appena ricevuto il cavalierato della regina Elisabetta come parte delle New Years’Honors del 2003.

EMANUELA MARTINI
Film TV

L’ultimo ruolo nel quale lo ricordiamo è quello dell’impettito, compunto maggiordomo dl casa McCordle in Gosford Park di Robert Altman: corpo dilagante, collo taurino, volto rubizzo, su! quale si accendevano con ironia gli occhi, quegli occhi verdi che, insieme alle labbra bellissime e alla corporatura massiccia, gli hanno fatto conquistare (e spesso perdere) tante donne (e talvolta uomini) nel corso della sua carriera cinematografica. Non era il tipico inglese, Alan Bates, non era esangue, non era ambiguo, non era languido né longilineo; pareva più scozzese, o gallese, corpulento, torvo o ridente e, sessualmente, decisamente aggressivo. Invece, veniva dal cuore dell’Inghilterra, il Derbyshire, aveva studiato alla maggiore accademia d’arte drammatica d’Europa, il Rada, e servito nella leggendaria Raf Inglese purosangue, ma della generazione dei proletari arrabbiati, dove lui e Albert Finney fecero esplodere i sensi, le tensioni, le insoddisfazioni di un mondo sull’orlo del baratro e della ribellione. In teatro, a metà degli anni ‘50, debuttò con Osborne, in Ricorda con rabbia, brillò con Pinter, e continuò con Shepard, Bernhard e con tutto Shakespeare, da Amleto (in teatro, in gioventù, mentre nella versione cinematografica di Zeffirelli fu un intenso Claudio) a Riccardo III ad Antonio e Cleopatra. Al cinema approdò ne! 1960, con una parte in Gli sfasati di Tony Rìchardson, di fianco all’istrione Laurence Olivier che ritroverà nel 1982 nel televisivo Viaggio intorno a mio padre. Ma fu John Schiesinger, nel 1962, a dargli il primo grande ruolo: il giovane disegnatore inquieto e tormentato della provincia del nord che finisce per rassegnarsi al grigiore, come accadeva sempre ai protagonisti del Free Cinema, in Una maniera d’amare. E con Schlesinger tornerà, celebre dopo Zorba il greco, nella parte del marito paziente di Julie Christie in Via dalla pazza folla e, nel 1985, nella parte di Guy Burgess, spia inglese passata ai sovietici, nel bellissimo An Englishman Abroad, film di radici e ideali, di malinconia e tramonto, una delle sue parti più belle e più fini, insieme a quella dell’omosessuale che, lasciato dal giovane sposato che ama, finirà per affezionarsi alla sua cagna, in Il più gran bene del mondo di Colin Gregg, e a quella del fattore innamorato dell’aristocratica Julie Christie, che paga con l’abbandono il gelo delle differenze di classe, in Messaggero d’amore dj Joseph Losey. Sapeva soffrire per amore sullo schermo, Alan Bates, con una tenerezza schiva e un dolore sordo; come sapeva conquistare cori virile dominanza e con una punta di follia: se ne accorsero Ken Russeil, che lo immerse nel passionale quadrilatero di Donne in amore; e Jerzy Skolimowski, che gli diede il ruolo più misterioso e carnale della sua carriera, quello dell’Australiano, il pazzo fascinoso che ha imparato dagli aborigeni a uccidere con un urlo. Con la sensualità, era l’ironia l’altro polo della sua recitazione; infatti non disdegnò mai la commedia, da quelle molto british come Un cadavere in cantina o Britannia Hospital alle americane The Rose di Mark Rydell e Una donna tutta sola di Paul Mazursky, il film che gli diede la celebrità hollywoodiana. Una recitazione che pareva tutta istintiva e invece era raffinatissima, studiata, di testa, capace di trasmettere la sofferenza sottile che corre sotto l’eccesso.

CRISTINA BRAGAGLIA

Studia alla Herbert Strutt Grammar School e alla Royal academy of dramatie art. Fa amicizia con Albert Finney e Tom Courtenay ('giovani leoni' teatrali e cinematografici inglesi degli anni '60, ed esponenti del free cinema). Entra poi in contatto con il gruppo degli Angry Young Men, animato da Pinter, Osborne e Shaffer. Dal 1960 si dedica simultaneamente al cinema e al teatro. Lavora con i 'nuovi' registi britannici, da Tony Richardson a Brian Forbes, da Clive Donner a John Schlesinger. B. si dimostra attore eclettico per eccellenza, duttile e credibile, di stampo a un tempo classico e moderno. Sono doti che gli consentiranno una lunga carriera internazionale. Il suo esordio avviene tra le fila del free cinema con The Entertainer (Gli sfasati, 1960) di Tony Richardson, dove B. offre una prova ad alto livello al fianco di Laurence Olivier e Joan Plowright. Nel 1962 la sua prima interpretazione di rilievo in The Kind of Loving (Una maniera d'amare) di Schlesinger, dove presta la sua figura atletica e il suo caratteristico volto bruno dagli occhi intensi all'operaio protagonista del film. Dello stesso anno è il film di Clive Donner, The Caretaker (Il guardiano) in cui B. trasporta sullo schermo il vagabondo di Pinter. Seguono Nothing But the Best (Il cadavere in cantina, 1964) sempre di Clive Donner: una satira sulla società britannica (B. interpreta un tipico arrampicatore sociale) e una serie di film commerciali o comunque irrisolti, dove l'attore offre sempre prestazioni di alto livello e che contribuiscono a rendere noto il suo nome: Zorba the Greek (Zorba il greco, 1964) di M. Caeoyannis; Le roi de coeur (Tutti pazzi meno io, 1966) una commedia di Ph. de Broca; Far from the Madding Crowd (Via dalla pazza folla, 1967) di J. Schlesinger; The Fixer (L'uomo di Kiev, 1968) di J. Frankenheimer, dove fornisce un'intensa prova nella parte di un uomo vittima del pregiudizio. Nel 1969 è uno dei 4 protagonisti di Women in Love (Donne in amore, 1969) di Ken Russell, nella parte del sensuale Rupert Birkin. Del 1971 è una delle sue più riuscite interpretazioni, The Go-Between (Il messaggero d'amore) di Joseph Losey: B. dà il meglio di se stesso nella figura del fattore Ted Burges, amante di Marion/J. Christie. Più tardi An Unmarried Woman (Una donna tutta sola, 1977) di Mazursky (è il simpatico pittore con cui la protagonista ritrova se stessa) lo rilancia sui set hollywoodiani. In seguito è stato protagonista di The Shout (L'australiano, 1978) di J. Skolimowski, di The Rose (1979) di M. Rydell e di Quartet (1981) di James Ivory. Non sempre i film favoriscono un attore sensibile come B. Gli capitano occasioni modeste, come The Return of the Soldier (Prigioniero del passato, 1982) in cui Alan Bridges racconta un patetico caso di amnesia, o stravaganti ma fallimentari, come Britannia Hospital (1982) di Lindsay Anderson. Discreto è il personaggio del bandito che interpreta nel film in costume, non eccelso, The Wicked Lady (L'avventuriera perversa, 1983) di Michael Winner; drammatica, e ben risolta, è la caratterizzazione del marito della violinista colpita dalla sclerosi a placche (Julie Andrews) in Duet for One (1986) di Andrej Konèalovskij. In We Think the World of Yor (Il più gran bene del mondo, 1989) di Colin Gregg disegna la melanconica figura di un omosessuale con esemplare discrezione, mentre nello zeffirelliano Amleto (1990), che dei film del regista è forse il migliore, è un convincente Claudio. Al servizio di uno Chabrol non al meglio delle proprie capacità interpreta il personaggio di un malefico persuasore al centro di una sorta di complotto televisivo (Doctor M.,1991). L'anno dopo per Sam Shepard interpreta il confuso Silent Tongue (Lingua muta, 1993), un western 'new age'.

Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati