Una docu-serie che racconta i veri eventi della battaglia di Mogadiscio. Espandi ▽
La battaglia di Mogadiscio si svolge minuto per minuto in questa coinvolgente docuserie sugli eventi che hanno ispirato il film premiato agli Oscar di Ridley Scott. Recensione ❯
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Un documentario sulle difficoltà della vita a Kabul. Espandi ▽
Un documentario che esplora le realtà sociali, politiche e personali della vita in Afghanistan, in particolare dopo la presa del potere da parte dei talebani. Il film mira a rappresentare il lato umano del conflitto, concentrandosi sulle esperienze di persone comuni che lottano per sopravvivere e mantenere la speranza in un contesto difficile. Recensione ❯
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Un viaggio tra diversi mondi che si approcciano con molteplici punti di vista all'opera del Bardo. Espandi ▽
Un documentario sul processo ideativo, creativo e produttivo dello spettacolo teatrale "Othello Reverse", un adattamento dell'Otello ad opera della compagnia teatrale Swan - l'unica compagnia shakespeariana in Italia composta da sole donne - che prevede un ribaltamento di genere dei ruoli. Una rilettura che reinterpreta la poetica del Bardo alla luce delle istanze e del pubblico contemporaneo.
Un "work in project" in quattro atti come dialogo fra testi più interessante che audace. La ricchezza di intuizioni "intellettuali" non compensa la mancanza di apertura all'immaginazione.
Complessivamente il documentario di Rivi può leggersi come un dialogo con la creazione progettuale di un altro testo, producendo così un'operazione di meta-testualità, e appunto di "messa in progetto" più che di messa in scena. Con un afflato didattico, She, Othello è un oggetto interessante ma per la sua natura eccessivamente "intellettuale" sembra soffrire di audacia immaginifica, creativa e sperimentale. Il che suona da paradosso considerando l'oggetto trattato. Recensione ❯
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A Santa Cecilia, due agnelli diventano il cuore di un antico rito: dalla loro lana il pallio papale, mentre nell'Anno Santo il Papa si ammala. Espandi ▽
Si segue il percorso compiuto da due agnelli che non debbono essere sacrificati, come accadeva nei riti dell'Antico testamento, ma, molto più semplicemente, accuditi per essere poi tosati. La loro lana servirà per tessere uno dei paramenti più simbolici ed antichi nella Chiesa Cattolica. Ad occuparsene sono le suore di clausura del convento romano di Santa Cecilia in Trastevere.
Il processo di preparazione dei pallio diviene occasione per assumere i tempi e i ritmi delle suore che li tessono e li cuciono.
Chi vuole abbandonare i ritmi frenetici della contemporaneità per lasciarsi andare ad un fluire diverso del tempo trova qui un'ottima possibilità di farlo grazie ad immagini che ci propongono una scelta di vita molto diversa dal consueto. Recensione ❯
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Un insegnante russo documenta la trasformazione della sua scuola cittadina in un centro di reclutamento di guerra durante l'invasione dell'Ucraina, rivelando i dilemmi etici che gli educatori affrontano tra propaganda e militarizzazione Espandi ▽
Pavel “Pasha” Talankin non è propriamente un insegnante. È colui che, in una scuola di una cittadina del Karabash, è addetto al coordinamento degli eventi scolastici nonché il responsabile della videoteca. Dopo l’inizio dell’”operazione militare speciale” in Ucraina del 22 febbraio 2022 assiste in tempi rapidi alla trasformazione del suo lavoro in un veicolo di propaganda militarista. Deve cioè documentare marce con bandiera, discorsi patriottici dei docenti, piccole parate militariste. Decide di trasformare questo suo dovere professionale in un ‘attività di controinformazione rivolta soprattutto a chi vive al di fuori dai confini. Ciò che risulta essere più interessante in questo film, realizzato con i materiali registrati dal giovane filmmaker che è riuscito a lasciare la Russia prima di essere prima o poi arrestato, è sicuramente la documentazione di come un regime provi ad insinuarsi a forza nelle coscienze dei meno culturalmente attrezzati, cioè dei più giovani in età scolastica. Recensione ❯
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Struggente riflessione sulla memoria dei luoghi e sulle implicazioni più granulari e domestiche
della diaspora iraniana. Documentario, Iran, Norvegia, Italia2025. Durata 80 Minuti.
Passato e presente si mescolano nel racconto di una ragazza fuggita dall'Iran. Espandi ▽
Dagli Stati Uniti Maryam fa installare delle telecamere nella casa dove è cresciuta, in Iran, e dove ora vivono i suoi genitori. È un modo per star loro vicina, e per tenerli d'occhio nelle difficoltà della vecchiaia. La donna aveva dovuto infatti lasciare il paese natale da giovane, in seguito alla rivoluzione islamica del 1979. Da allora non ha più fatto ritorno, e le immagini digitali e sezionate dell'abitazione sono l'unico punto di contatto con la propria storia familiare. Un legame flebile, soggetto non soltanto agli umori e alla salute dei genitori ma anche ai tumultuosi eventi esterni.
Struggente riflessione sulla memoria dei luoghi e sulle implicazioni più granulari e domestiche della diaspora iraniana, questo particolare ibrido di tecniche documentaristiche ed elementi di finzione è in linea con la grande vitalità e capacità inventiva del cinema iraniano, alla cui tradizione aggiunge una chiave formale inedita. Recensione ❯
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Dalla Namibia all'Angola, il viaggio di una squadra di ricercatori e tracciatori alla ricerca degli elefanti fantasma, gigantesche creature di una terra inesplorata. Espandi ▽
Da anni il biologo sudafricano Steve Boyes studia e cerca i misteriosi elefanti fantasma che abitano gli altipiani dell’Angola, in una zona pressoché disabitata grande quanto l’Inghilterra. A partire dal Museo Smithsonian di Washington, che conserva i resti del più grande elefante mai trovato, il film segue la spedizione in Angola di Boyes e altri due studiosi a partire dalla confinante Namibia, dove vivono i cacciatori e tracciatori che li aiuteranno a scovare le gigantesche creature nel loro habitat naturale. O forse sarebbe meglio lasciare che gli elefanti rimanessero creature mitologiche? Herzog insegue come sempre l’assoluto della ricerca scientifica, trasformando una passione in un’avventura e un’ossessione. E nell’incertezza dell’esistenza di creature metà uomo e metà animale secondo la mitologia africani ritrova l’essenza del suo cinema. Recensione ❯
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Un ritratto intimo di Brunori Sas: tra crisi, dubbi e rinascita creativa, il documentario segue la genesi dell'ultimo album fino al palco di Sanremo. Espandi ▽
Un viaggio intimo e profondo nell'universo creativo e personale di Dario Brunori, in arte Brunori Sas, tramite lo sguardo sensibile e attento del regista Giacomo Triglia, con cui il cantautore condivide un lungo percorso di collaborazione artistica. Attraverso la genesi del suo ultimo album, il documentario racconta un periodo segnato da dubbi, crisi artistiche e dal desiderio di ritrovare un senso, dentro e fuori dalla musica. Al fianco di Brunori, il produttore artistico Riccardo Sinigallia, compagno di un cammino fatto di dialoghi, riflessioni, memorie e trasformazioni. Tra sessioni di registrazione, momenti di vita quotidiana, materiali d'archivio, animazioni a carboncino e l'arrivo sul palco di Sanremo, il ritratto autentico di un artista che, vivendo le proprie incertezze, intraprende un percorso di profonda rigenerazione. Mentre l'albero delle noci - silenzioso testimone della risalita - diventa il narratore metaforico di una storia di rinascita possibile. Recensione ❯
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Un documentario sulla memoria e sul dramma dell'Alzheimer. Espandi ▽
Calenzano, provincia fiorentina. Ottobre del 2016. Andrea si trasferisce in Via Don Minzoni n.6 a casa dei nonni Anna e Rino Caciagli, per aiutarli nella loro vita quotidiana. Sono trascorsi alcuni mesi da quando sua nonna ha manifestato i primi sintomi dell'Alzheimer e la famiglia ha cominciato a prendersi cura di lei e di suo marito Rino, che non sembra accorgersi della gravità della situazione. Le vecchie fotografie, i video del cellulare, le interviste ai figli Marco e Matteo e le riprese in casa ci immergono nel mondo della famiglia di Andrea. Tutti i parenti si stringono attorno ad Anna, affrontando la situazione con un'ironia tutta toscana, ma resta difficile per la familiari riuscire ad occuparsi di ogni cosa che lei non è più in grado di fare: la spesa, i pasti, i vestiti, le medicine, le bollette. Andrea osserva tutto questo dall'interno: le perdite di memoria della nonna, la rabbia di Rino, che non comprende la malattia della moglie e rifiuta violentemente la presenza di Andrea in casa, e gli sfoghi di Marco, che porta sulle spalle il peso della situazione. La commistione di tempi, spazi e formati - foto, cinema, video, VHS, smartphone - restituisce la frammentazione della memoria di Anna, che lentamente va svanendo. Recensione ❯
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Dopo uno stupro, Thea affronta il trauma attraverso la danza, l'amore e la maternità. Un film intimo che celebra empatia, resilienza e rinascita personale. Espandi ▽
Dopo aver subito il trauma di uno stupro di gruppo, la danzatrice Thea affronta il dolore attraverso le sue coreografie, trasformando la sua vulnerabilità in un coraggio silenzioso ma feroce. Con il sostegno incrollabile del suo compagno Thiago e l'amore del cane Mandinga, Thea scopre uno spazio sicuro per ricomporre il suo mondo in frantumi. La nascita del figlio Monan ridefinisce il suo rapporto con il corpo e il senso di sé. Seguiamo le lotte più intime di Thea attraverso i suoi video-diari personali, intrecciati con la tenera lente del suo amico d'infanzia, il regista Felix. Il film mette in luce il ruolo vitale dell'empatia, della dignità e dell'amore nei momenti di oscurità. Recensione ❯
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Thriller politico sul Pulitzer Seymour Hersh: tra archivi e inchieste, svela impunità e abusi sistematici di esercito e intelligence USA. Espandi ▽
Un thriller politico che ripercorre l'esplosiva carriera del giornalista investigativo Seymour Hersh, premiato con il Pulitzer. Urgente e accuratamente documentato, Cover-Up è sia il ritratto di un giornalista instancabile sia un'accusa contro la violenza istituzionale, dato che rivela una sistematica impunità nelle forze armate e nelle agenzie di intelligence statunitensi. Fondato sull'accesso esclusivo agli appunti di Hersh e intrecciando documenti e filmati d'archivio. Recensione ❯
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Per recuperare la vecchia alleanza e canalizzare la rabbia dell'una quando l'altra inizia a fare uso di crack, due sorelle intraprendono un cammino. Espandi ▽
Claudia ed Eleonora, sorelle coetanee, hanno trascorso da alleate il primo miglio della loro vita. Crescendo sono divenute sconosciute l'una agli occhi dell'altra. L'esigenza di accettare le colpe di Claudia, che ha iniziato a fare uso di crack, ed espiare le proprie, muove in Eleonora il bisogno di un nuovo percorso insieme. L'incipit del documentario è focalizzato su un disegno infantile di Claudia: Cara mamma e caro papà vi voglio tanto bene. Non so più dove sono aiutatemi. Da Claudia. Attraverso un cammino nel cuore ancestrale della Sicilia, lungo la Via Francigena, le due sorelle tentano di ritrovarsi. Recensione ❯
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Il documentario racconta l'audace femminilita` di cinque grandi donne del nostro tempo. Espandi ▽
Il terzo docu-film scritto e diretto dall'attrice e regista Yvonne Sciò, racconta l'audace femminilità di cinque grandi donne del nostro tempo. Dalla scrittrice italiana Dacia Maraini a Emma Bonino, politica e attivista per i diritti civili; Da Sussan Deyhim, compositrice e cantante iraniana, in esilio, a Tomaso Binga, artista verbo visiva che usa il proprio corpo per contestare il potere maschile, fino a Setsuko Klossowska de Rola, pittrice e scultrice giapponese, moglie del pittore Balthus. Recensione ❯
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Tra performance teatrale e concerto, Bono racconta se stesso attraverso i momenti più critici di vita e carriera. Espandi ▽
Il tour di Bono, cantante degli U2, per promuovere la sua autobiografia è una rappresentazione teatrale, che ospita anche al suo interno performance musicali. Andrew Dominik traduce la serata al Beacon Theatre di New York in forma cinematografica, avvalendosi del suo ormai tipico bianco e nero. Lo scopo è molteplice: raccontare la fragilità di un grande artista, farlo apparire umano e creare empatia tra star e spettatore. Un’abilità in cui Bono Vox, nome d’arte di Paul Hewson, è sempre stato maestro, e il cantante degli U2 si affida ad Andrew Dominik, uno degli autori più celebrati in ambito di documentari musicali per questo ritratto in bianco e nero, che ha l’apparenza di un’autobiografia ma la sostanza di uno spettacolo. Bono, infatti, alterna una messa in scena teatrale, in cui ripercorre le tappe più critiche di vita e carriera, all’esecuzione di alcuni dei brani più celebri del repertorio U2, accompagnato solamente da violoncello, arpa e percussioni. Recensione ❯
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Stanley Tucci intraprende un indimenticabile viaggio culinario tra cinque regioni italiane, mostrando i loro sapori unici e le ricche tradizioni Espandi ▽
"La via migliore per comprendere ciò che rende unico un Paese è attraverso il suo cibo, che esprime la sua identità nel modo più diretto". A parlare è Stanley Tucci, l'attore italoamericano che negli ultimi anni si è costruito una reputazione, oltre che come ottimo interprete cinematografico, come esperto di cucina, cuoco, autore di libri di ricette e grandissimo estimatore del cibo in tutte le sue varietà.
E poiché, come dice lui stesso, in Italia "ogni regione si differenzia per il suo carattere e la sua storia", Stanley ha creato l'ennesimo programma dedicato all'Italia e al suo cibo, Tucci in Italy, dedicando le sue cinque puntate ognuna ad una regione: Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio. La serie è prodotta dallo stesso Tucci insieme al National Geographic, cosa evidente per la qualità delle riprese della natura e dei luoghi dell'Italia più accattivante.
Vedere la serie è come ascoltare una bella favola che ci fa dimenticare le tante brutture dell'Italia di oggi, e ci rende orgogliosi di essere comunque un paradiso agroalimentare e paesaggistico che il mondo - giustamente, direbbe Stanley - ci invidia. Recensione ❯
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