Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, |
Produzione | Italia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Elena Rotari |
Attori | Eleonora Gaggero, Luca Chikovani, Jane Alexander (II), Pietro Bontempo, Diego Casale . |
Uscita | giovedì 27 marzo 2025 |
Distribuzione | Drmovie |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 marzo 2025
Una storia intensa e attuale, che affronta il prezzo del successo e il valore delle proprie scelte In Italia al Box Office Dreams ha incassato 3,2 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Alex e Kareem sono due amici un po' scombinati all'ultimo anno di scuola, dove rischiano la bocciatura ma non se ne curano minimamente. Entrambi sono di buona famiglia, soprattutto Kareem, che è ricco e spende i soldi dei genitori a suo piacimento, ma deve ancora capire cosa vuol fare da grande, dato che il suo unico interesse è gareggiare in macchina nelle corse clandestine. Alex invece sogna di fare il rapper, e con l'aiuto dell'amico tenta di emergere agganciandosi alla nuova compagna di classe Ludovica, già influencer con un certo seguito sui social. Il rapporto con quest'ultima metterà però a rischio il legame tra Alex e la sua fidanzata Marta, nonché l'amicizia con Kareem.
Una commedia teen che raffigura un mondo giovanile del tutto artefatto e si fa trascinare a fondo dalla carenza attoriale dei due protagonisti.
All'ultimo Festival di Berlino c'erano in concorso due film dallo stesso titolo internazionale: Dreams (Drømmer) (2024) del norvegese Dag Johan Haugerud, vincitore dell'Orso d'oro, e Dreams (2025) del messicano Michel Franco, con protagonista femminile Jessica Chastain. A poche settimane di distanza, e come se si trattasse di un universo parallelo, sbuca l'italiano Dreams di Elena Rotari.
Una delle critiche ricorrenti rivolte di recente all'industria cinematografica, anche dagli stessi addetti ai lavori, è quella di scritturare attori e attrici in base al numero di follower sui social media, oppure di assegnare ruoli nei film pure a chi non è del mestiere ma porta in dote il suo engagement social da sfruttare. In questo caso, si getta subito la maschera e la scelta è chiara: i due protagonisti sono affidati a due influencer "musicali", uno più vicino alla trap, l'altro appassionato di auto, in linea coi loro personaggi, come accade per l'influencer e modella di fitness che interpreta Ludovica.
Il problema è che poi bisognerebbe recitare. E i protagonisti non si rivelano mai all'altezza, finendo per sembrare sempre delle caricature e trascinando verso il basso l'intera operazione, che non mostra nulla di autentico e rappresenta uno spaccato giovanile del tutto artificioso e scollegato dalla realtà.
Torna alla mente il film-scult Troppo belli (2005) in cui i tronisti Costantino Vitagliano e Daniele Interrante - predecessori degli influencer di oggi, in un'epoca nella quale i social ancora non esistevano, ma resisteva la fama televisiva - facevano la parte di due giovani desiderosi di sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma lì, almeno, era tutto talmente calcato e pessimo da fare il giro e risultare involontariamente comico ed esilarante. In questo Dreams ci si ferma invece prima e non c'è nemmeno quella consolazione.
Con il suo esordio alla regia, Elene Rotari dimostra una sorprendente capacità di cogliere e restituire i modelli e gli stili di vita giovanili, con una chiarezza che stupisce per un’opera prima. C’è chi potrà apprezzare o meno la rappresentazione di certe dinamiche, ma è innegabile che il film riesca a offrirne un quadro coerente e aderente al nostro presente. [...] Vai alla recensione »
Film orrendo che finisce con un "To be continued" perché oltre a mancare idee, mancano anche i finali. Capisci l'incapacità di una regista quando il film é fatto prettamente di primi piani. La signora Rotari e il suo promesso Chimento sono dei pezzenti che non hanno pagato la troupe per la realizzazione di questa cosa videoamatoriale.
Alex vuol far musica, Kareem svoltare col successo facile. Al primo fa il filo un'influencer slavata e gold (social) digger ; tutti e tre ritengono d'inseguire un senso ma vendono un vuoto, mentre la fidanzata acqua e sapone di Alex conserva la morale. Intorno, l'estetica (t)rap è ricondotta e rimbecillita in un loop incancrenito di filastrocche: come (quasi) ovunque nella scena italiana Gen Z, ma [...] Vai alla recensione »