Grazie allo storico Palazzo Nardini di Roma ci si addentra nel passato e presente del movimento femmista. Espandi ▽
Palazzo Nardini, via del Governo Vecchio 39, Roma. Questo edificio quattrocentesco, testimone di secoli di storia, conserva ancora i segni di un periodo infuocato dalla lotta femminista. Occupato nel 1976 dal Movimento di Liberazione della Donna, è stato il cuore pulsante delle rivendicazioni del femminismo romano e italiano, divenendo il primo spazio liberato, autogestito e dedicato esclusivamente alle donne. Oggi, seppur sfibrato e silenzioso, sembra animato dal desiderio di raccontare quella storia per un'ultima volta. Attraversando stanze vuote e corridoi polverosi, lo sguardo di giovani registe si addentra nel passato del movimento femminista, mettendolo in dialogo con il presente e con le realtà che ne hanno ereditato e reinterpretato la spinta rivoluzionaria. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la potenza del teatro come strumento di emancipazione e autodeterminazione. Espandi ▽
Da trent'anni, Marina Rippa dirige laboratori teatrali nei quartieri più complessi di Napoli. Frequentando i suoi corsi, molte donne riescono a esprimere la loro vera essenza e superare i vincoli imposti dalla cultura in cui vivono. Il laboratorio si trasforma così in uno spazio vitale di condivisione e liberazione, dove corpo e voce si uniscono per rendere visibile ciò che è invisibile, rivelando la bellezza e la forza che risiedono in ognuna di loro. Recensione ❯
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Il bombardamento americano del quartiere di Milano Gorla avvenuto il 20 ottobre del 1944. Espandi ▽
A ottant'anni dal bombardamento americano del quartiere di Gorla a Milano, i giornalisti Mario Calabresi e Silvia Nucini hanno deciso di raccogliere le memorie della strage avvenuta il 20 ottobre 1944, in cui morirono, tra gli altri, 184 alunni della scuola elementare Francesco Crispi.
Le testimonianze degli ultimi rimasti tra i pochissimi bambini sopravvissuti alla strage sono il cuore di questo documentario. I quasi novantenni Maria Luisa Rumi, Giuditta Trentarossi, Graziella Ghisalberti, Giuliano, Antonietta e Elena Lazzaroni e Sergio Francescatti, raccontano quel giorno e i giorni che sono venuti dopo: il dolore per quella tragedia, come questo dolore abbia spaccato il quartiere e le famiglie che lo popolavano, ma anche come ognuno di loro, a modo suo, abbia saputo dare un senso alla propria vita, mantenendo viva la memoria delle piccole vittime della strage. Recensione ❯
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Il racconto della vicenda di Apollo 13 in un documentario. Espandi ▽
A soli nove mesi dall'atterraggio di Neil Armstrong sulla Luna, la NASA si trova ad affrontare la peggiore crisi di sempre: tre astronauti sono bloccati a metà strada verso la Luna su una navicella che ha subito una catastrofica esplosione. Recensione ❯
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Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Espandi ▽
Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro.
La designer irlandese Eileen Gray costruisce un rifugio in Costa Azzurra nel 1929, la sua prima casa, un'opera perfetta, discreta e all'avanguardia. La chiama E.1027, un'unione criptica delle sue iniziali e di quelle di Jean Badovici, con cui l'ha costruita. Le Corbusier, quando scopre la casa, ne rimane rapito, più tardi ricopre le pareti con murali e ne pubblica le foto. Gray definisce questi dipinti un atto di vandalismo e ne chiede la rimozione. Lui ignora i desideri della designer e costruisce direttamente dietro l'E.1027 il suo famoso Cabanon, che domina la narrazione del sito fino ad oggi. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Recensione ❯
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Un docu-film sul laboratorio politico da cui nacque l'idea di Europa. Espandi ▽
Era il 15 luglio del 1939 quando Mussolini ordinò di trasferire tutti i confinati politici a Ventotene. I confinati riuscirono però ad allestire una biblioteca clandestina e organizzarono dei corsi di formazione politica. Sandro Pertini, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Umberto Terracini, Giovanni Pesce e molti altri, si trovarono dunque a condividere le loro idee sulla libertà. Gli storici chiamano questa esperienza "L'Università di Ventotene", perché grazie alla loro attività di studio e di confronto, in quegli anni si forgiò la classe politica che guidò la Resistenza e che portò alla liberazione dell'Italia e alla fondazione della Repubblica Italiana. Lì si creò, inoltre, l'Europa, perché i confinati Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni immaginarono che l'unico modo per garantire la pace dopo la Seconda Guerra Mondiale fosse superare i concetti di nazione e di nazionalismo e creare una comunità tra i popoli europei. Recensione ❯
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Un ritratto del grande allenatore di calcio ma di anche di una parte della storia d'Italia. Espandi ▽
La storia del rivoluzionario allenatore Tommaso Maestrelli, un pioniere del cosiddetto "calcio totale" e un sognatore audace che ha sfidato il predominio delle grandi squadre del Nord, portando una Lazio allora composta da calciatori sconosciuti a conquistare uno storico scudetto. Il documentario, però, non è solo il doveroso omaggio a un grande uomo di sport, di cui ricorre il cinquantennale dalla sua scomparsa, ma anche un viaggio nell'Italia del Novecento, condotto attraverso una mescolanza di filmati d'archivio, interviste a esperti e testimonianze di chi ha vissuto quegli anni. Un modo per mostrare il ruolo centrale che lo sport ha avuto nell'evoluzione della società, dei costumi e della cultura italiana, a cui s'intreccia indissolubilmente. Recensione ❯
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Un film documentario contro il razzismo. Espandi ▽
La storia di Seydou Sarr, un giovane senegalese che sogna di fare il calciatore e si ritrova per caso a recitare come protagonista in un film che avrà un successo mondiale e che arriverà fino alla cinquina degli Oscar. Recensione ❯
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Un documentario che racconta come gli adolescenti tramutano la loro solitudine in un sostegno online. Che rimane solo virtuale. Espandi ▽
Dall'ascesa di QAnon alle sommosse del 6 gennaio, The Antisocial Network mostra come un gruppo di adolescenti annoiati abbia costruito una comunità online per combattere la solitudine, finendo anche per distruggere il senso della realtà comune. Recensione ❯
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La testimonianza di una emergenza ambientale, delle ferite e della fragilità del Fiume Po. Espandi ▽
Il film racconta, oggi più che mai, la necessità di riscoprire il valore della comunità, dello stare insieme e della condivisione. Dall'altra parte il film è la testimonianza di una emergenza ambientale, delle ferite e della fragilità del Fiume Po che il riscaldamento globale e la siccità stanno inesorabilmente trasformando, rendendolo un luogo desertificato e senza vita. Da qui la necessità di tutti di contrastare l'irreversibilità del suo futuro, prendendocene amorevolmente cura prima che sia troppo tardi. Recensione ❯
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Un documentario on the road che cerca di ricostruire tutto il cinema che è stato girato a Napoli. Espandi ▽
Viaggio a Napoli di una "strana coppia": il produttore, regista, sceneggiatore e interprete, Ciro Ippolito, e il critico ed esploratore delle profondità dei B-Movies, Marco Giusti. Vogliono tentare un ritratto del cinema che si è fatto a Napoli, dal pioniere Gustavo Lombardo, a inizio Novecento, fino a Mario Merola e allo stesso Ciro Ippolito. Sgangherato e divertente, il documentario on the road riserva molte sorprese. Recensione ❯
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I Beatles in America nel 1965 come spunto per un curioso esperimento narrativo in cerca di quello spirito di cambiamento. Documentario, Francia, Romania2024. Durata 91 Minuti.
Un documentario sul celebre tour nordamericano dei Beatles. Espandi ▽
13 agosto 1965, New York: migliaia di fans attendono i Beatles, che suoneranno due giorni dopo allo Shea Stadium. Tra la folla impazzita si distingue un adolescente, Geoffrey, che grazie al fatto di essere figlio di un famoso deejay radiofonico riesce ad accreditarsi alla loro conferenza stampa al Warwick Hotel, e una ragazza di fuori città, Judith, che andrà al concerto con le sue amiche Shelly e Carol. Non sono nè attori nè persone in carne e ossa, ma silhouettes colorate e sfuggenti, invenzioni a matita disegnate (da Yann Kebbi) sulle pellicole d'archivio di cui TWST - Things We Said Today è composto.
Un film che sperimenta con la narrazione, monta una varietà di materiali molto eterogenei - film in pellicola, in 8 e 16 mm, sia notiziari televisivi che filmati amatoriali e di famiglia - sovrappone a tali immagini tratti leggeri di animazione, e lavora intensamente sulla colonna audio, rimaneggiandola completamente. Il risultato è straniante, inatteso, l'interpretazione aperta, non guidata da elementi esterni quali didascalie o commenti.
Il regista si è chiesto quando il cinema abbia raggiunto la complessità della letteratura: con Things We Said Today tenta di dare una risposta a questa domanda. Recensione ❯
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La tragica storia di Saman Abbas, giovane pakistana uccisa dalla propria famiglia perché ha rifiutato un matrimonio combinato. Espandi ▽
Saman, una giovane pakistana di 18 anni, viene uccisa perché rifiuta il matrimonio combinato dalla sua famiglia. Non è la prima volta che succede, altre come lei hanno fatto la stessa fine. Il caso mediatico scuote il piccolo Comune di Novellara, nel Nord Italia, fino ad allora esempio di integrazione tra le comunità straniere. La sua storia è il racconto della lotta per la libertà delle ragazze pakistane, tra omertà, paura e conflitto generazionale. Come Amina, una giovane pakistana che vive nelle stesse zone e che vuole una sola cosa: essere libera. Recensione ❯
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18 Settembre, 1970, Ospedale San Giovanni di Roma, sala parto: Elvira partorisce Leondina al settimo mese di gravidanza. "Aveva una montagna di capelli neri e strillava come un'aquila". Elvira non ricorda altro e quel pianto mai più sentito le ha condizionato l'intera esistenza. Purtroppo Leondina muore 2 ore dopo il parto e Elvira viene dimessa con tanto di bara, tomba e lapide a terra.
Il percorso di certe storie è impossibile da prevedere. Nella finzione comanda la logica, nella realtà, non c'è logica.
Monica a 50 anni ha scoperto di avere 2 vite: nella prima e` morta il 18 SETTEMBRE del 1970 e nella seconda e` nata il 22 DICEMBRE del 1970.
È la storia vera di Monica, Ilaria e Elvira. Recensione ❯
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