Un film dal cast stellare, un budget altissimo eppure un grnade flop. Il documentario lo racconta. Espandi ▽
Era l'agosto del 1967 quando una produzione all stars - protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton, regia di Joseph Losey, sceneggiatura di Tennessee Williams, musica di John Barry, il commediografo Nöel Coward fra gli interpreti - si insediava in un angolo incontaminato della Sardegna, vicino ad Alghero, per dare inizio alle riprese di Boom (uscito in Italia con il titolo La scogliera dei desideri). Perché un film prodotto con budget altissimo per l'epoca, sotto l'ombrello dello Studio Universal, e che aveva tutte le carte in regola per diventare un successo internazionale, fu invece uno storico flop al botteghino? La risposta è nei piccoli e grandi dettagli inediti che emergono dall'intrigante ritorno su quel set, nella scogliera di Capo Caccia, ritrovando le tessere di un puzzle complesso e sorprendente: le memorie e gli aneddoti dei protagonisti superstiti, intrecciate ai ricordi della gente del posto che fu coinvolta nella lavorazione del film; le potenti suggestioni di una location selvaggia e unica, dove
venne costruita e poi distrutta una incredibile villa a strapiombo sul mare e che per tre mesi ospitò la coppia di divi più acclamata del pianeta; il racconto di un originale incontro artistico e l'atmosfera dei turbolenti e creativi anni Sessanta. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'incomunicabilità sentimentale ai tempi degli smartphone in un'opera che sa filmare corpi e desiderio. Drammatico, Repubblica Ceca2022. Durata 95 Minuti.
Un'opera sul ruolo del sesso nella vita delle coppie di oggi, sui telefoni costantemente aperti che registrano tutto e ora accompagnano la pratica sessuale. Espandi ▽
La vita di coppia di Peter e Hana è entrata in una monotona routine solo occasionalmente ravvivata da momenti passionali condivisi sui loro smartphone. Ma ha però bisogno di una scossa. Di comune accordo, convinti anche da un’altra coppia di amici disinibita, i due decidono di provare delle nuove esperienze. Il film mostra una coppia che cerca di spingersi oltre i loro confini, per provare il brivido, la paura, ma anche l’eccitazione di nuove esperienze. Al tempo stesso è anche un film sul desiderio di mostrarsi, di rivedersi, di guardare la propria immagine e ascoltare la propria voce oltre quella del proprio corpo. Tomasz Winski, al primo lungometraggio, ci mostra quello che poi vedranno i suoi protagonisti già dall’inizio del film, con la camera attaccata sulla loro pelle. Fuori dalla loro sfera intima però, appaiono spesso distanti. Ed è proprio su questa contrapposizione che Borders of Love accenna e poi elabora i segni della loro crisi. C’è come una barriera tra loro e il mondo esterno e la parte più interessante del film è proprio questa spinta a frantumarla per conoscerlo più da vicino. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ragazzo fa fatica a fare il lavoro che gli viene richiesto. Espandi ▽
Benjamín fa fatica ad adattarsi al suo lavoro e inizia a comportarsi in modo irregolare: attende con ansia il ritorno del capo ma l'attesa è lunga. Quando finalmente appare, dice che devono restare più a lungo per continuare a montare la recinzione, ma Benjamín si oppone. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Poetica, ritmica, più divertente di prima, e perciò paradossalmente commovente, la quarta stagione rende di nuovo visibile l'invisibile. Commedia, Italia2022. Durata 25 Minuti.
Tornano le vicende della troupe televisiva che lavora alla sdolcinata soap Gli Occhi del Cuore. Espandi ▽
Dopo 11 anni dal capitolo cinematografico che chiudeva le vicende della troupe di René Ferretti, ritroviamo sul set Arianna e Alessandro, Lopez e Sergio, Stanis e Corinna, i tre sceneggiatori, Biascica, Duccio, lo schiavo. Ritroviamo persino Itala (Fiorentini - scomparsa nel 2019 e omaggiata nel primo episodio). Tutti riappaiono, pieni, a occuparsi del nostro presente e di conseguenza sono alle prese con le piattaforme streaming: omogeneamente, come se quegli 11 anni non fossero passati, seppure lo siano - come testimonia il nuovo ruolo di Alessandro come responsabile di piattaforma.
Nella sua quarta stagione Boris torna forte come alla prima; non rinnovata, non un semplice revival, più che originale: ancora sé stessa, pienamente capace di raccontare dove siamo, cosa e come raccontiamo... o ci raccontiamo.
La serie è poetica, è ritmica, è più divertente di prima, e perciò paradossalmente commovente. La crasi tra ironia e poesia viene raggiunta più che nel passato, forte di un bagaglio emozionale costruito in oltre una decade di meme e frasi cult. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
A fine estate lungo la costa australiana, Bosch, un giovane padre, fugge per spaccio di droga con la sua banda di surfisti. Espandi ▽
A fine estate lungo la costa australiana, Bosch, un giovane padre, fugge per spaccio di droga con la sua banda di surfisti. Al seguito c'è suo figlio, Rockit, che crede di essere in una vacanza magica. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il biopic basato sulla vita del cantautore spagnolo Miguel Bosé. Espandi ▽
Fin dalla nascita, Miguel Bosé era destinato alla grandezza, nonostante le rigide convenzioni imposte dalla Spagna, suo paese natale, negli anni Sessanta. Suo padre, Luis Miguel Dominguin, era tradizionale e conservatore e una figura di spicco della corrida spagnola, mentre sua madre, Lucia Bosé, era una grande star del cinema italiano, sofisticata e moderna nei modi. Bosé nacque con il carattere forte del padre, la bellezza della madre, la ribellione e l'eleganza di entrambi.
Nel 1968 la tumultuosa relazione dei genitori di Bose giunge al termine dopo 13 anni e decidono di separarsi, uno scandalo all'epoca per la Spagna conservatrice. All'età di 11 anni, la separazione ha un grande impatto su Bosé, segnando l'inizio del cambiamento della sua personalità in un personaggio seducente e dirompente - tratti caratteriali che userà per scuotere il mondo un decennio più tardi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un docu-film non scontato che restituisce una visione viva, in movimento, delle opere di Botticelli. Arte, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bellezza, creatività, genio: la Firenze rinascimentale di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, è un concentrato di arte e cultura. Ma non è solo questo. Espandi ▽
Ci sono due opere d’arte che vivono nell’immaginario collettivo di tutti. Questo “tutti” non è un termine generico, ma è scelto chiaramente per delineare un’idea collettiva di qualsiasi generazione e paese. Si tratta della “Primavera” (1477-1482) e della “Nascita di Venere” (1485) del Botticelli, due opere “cult” della storia dell’arte e dell’Italia rinascimentale riconoscibile da chiunque. Botticelli e Firenze - La Nascita della Bellezza, il film ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani, non parte da queste opere - che naturalmente analizza anche in maniera complessa, riportando influenze e visioni che vanno dai Preraffaeliti fino a Terry Gilliam, passando per Andy Wharol e Giosetta Fioroni - ma narra di Botticelli come figura molto più attenta, attiva, pensante e d’esempio di quel periodo storico. Sandro Botticelli (Firenze, 1445 c.-1510) ha infatti modificato visioni e stile seguendo una forte passione non solo nei confronti del mezzo per cui era nato, quello della pittura, per cui la grazia, il talento sono indiscutibili, ma è stato un attento osservatore della sua contemporaneità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un poliziotto è incaricato di scoprire cosa si cela dietro una serie di omicidi. Espandi ▽
In seguito all'insolita gestione degli affari di suo padre da parte di suo fratello, il poliziotto Guillaume si ritrova ad indagare su una serie di omicidi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un figlio e un padre cercano di ricostruire l'amore e la vicinanza che avevano perduto. Espandi ▽
Da tempo Tommaso non vede suo padre Renato, che vive in un ranch isolato da tutti. In quel ranch Tommaso è cresciuto insieme alla sorella Viola, ma da giovani adulti se ne sono allontanati, mentre il padre è rimasto lì a gestire una rustica scuola di equitazione, sempre più scorbutico e avulso dalla civiltà. La madre di Tommaso ha da tempo lasciato alle spalle la famiglia per circondarsi di fidanzati improbabili, e Renato ha cresciuto i due figli con l'intento di farli diventare "più forti di lui". Ora Tommaso viene richiamato al ranch per aiutare il padre a domare un "cavallo matto" che Renato considera il suo veicolo di riscatto. Ma per il figlio quel cavallo è solo un'altra delle scommesse perse in partenza da quel genitore burbero e dispotico.
Brado è il nome del ranch di Renato, ma potrebbe essere anche il soprannome di Kim Rossi Stuart, regista e cosceneggiatore (qui con Massimo Gaudioso): quella qualità indomabile è sempre stata un suo pregio come artista perché gli impedisce di appiattirsi sui luoghi comuni di tanto cinema italiano.
Tutto il cast è all'altezza delle ambizioni di Rossi Stuart: a cominciare da Saul Nanni (il cui nome appare nei titoli di testa prima di quello del regista-attore), sempre credibile nel ruolo sofferto di Tommaso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di Shiva che parte alla ricerca dell'amore e della scoperta di sé. Durante il suo viaggio deve affrontare molte forze del male che minacciano la nostra esistenza. Espandi ▽
L'esistenza di un giovane uomo innamorato viene sconvolta quando scopre di avere il potere di controllare il fuoco e un legame con una società segreta di guardiani. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una panoramica di come le immagini possono discriminare le donne. Espandi ▽
Un film che indaga sulla politica della progettazione delle riprese cinematografiche e su come questo meta-livello del cinema si intersechi con le epidemie gemelle di abuso/aggressione sessuale e discriminazione sul lavoro contro le donne, con oltre 80 filmati dal 1896 al 2020. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tratto da un romanzo dell'autrice bestseller Nora Roberts. Espandi ▽
L'autrice di gialli Grace Miller ha un istinto micidiale per i moventi e avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile per risolvere l'omicidio della sorella. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ponte è qualcosa di pratico, ma è anche un simbolo. Il 12 ottobre 2001 è la data dell'inaugurazione del Ponte Maria Valeria. Situato sul Danubio, tra Slovacchia e Ungheria, è stato l'ultimo ponte non ricostruito dopo la demolizione durante la seconda guerra mondiale. Il popolo dovette combattere e lottare per più di cinquant'anni per riaverlo. Le due città vicino al ponte sono Stúrovo ed Esztergom. Una volta erano entrambe parti dell'Ungheria. Nel corso dell'ultimo secolo il confine si è spostato cinque volte, così gli abitanti hanno oggi un rapporto contraddittorio: vicini e stranieri, separati dai confini dei loro Paesi e uniti dal Ponte Maria Valeria. Nel corso degli anni, le loro nazioni sono diventate una chiara rappresentazione di diverse visioni del mondo. Sul fiume, però, il Ponte Maria Valeria crea un'opportunità per unire le diversità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Due ragazze costruiscono un forte legame partendo da una squadra di hockey locale. Espandi ▽
Mira è la capitana della squadra di hockey locale e solo grazie allo sport riesce a sopportare una situazione familiare difficile. Quando al team si unisce Theresa, che sembra insidiarne il ruolo di leader, Mira si sente perduta, ma l'ostilità iniziale tra le due finirà per trasformarsi in qualcosa di diverso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.