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The Forgiven, il lato oscuro dell'élite bianca occidentale

Una storia di perdono, espiazione e cambiamento tratta dal romanzo omonimo di Lawrence Osborne. Con Ralph Fiennes e Jessica Chastain. Disponibile su CHILI. GUARDA SUBITO IL FILM »
di Alice Catucci

Jessica Chastain (Jessica N. Howard) (48 anni) 24 marzo 1977, Sacramento (California - USA) - Ariete. Interpreta Jo Henninger nel film di John Michael McDonagh The Forgiven.
giovedì 15 settembre 2022 - Focus

È un film dai colori caldi e arancioni The Forgiven, ora disponibile in streaming su CHILI. Diretto da John Michael McDonagh (fratello di Martin, quello di In Bruges, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione) e il recente Gli spiriti dell'isola, presentato all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia), il film è tratto dal romanzo omonimo di Lawrence Osborne, edito in Italia con il titolo "Nella Polvere".

Siamo in Marocco e una macchina attraversa a piena velocità il deserto, diretta verso una festa in una grande villa. Al volante c'è David Henninger e al suo fianco la moglie Jo. Si sono persi, quando dal buio compare all'improvviso un ragazzo e Henninger preso alla sprovvista lo investe e uccide. Il ragazzo è un raccoglitore e venditore di fossili, attività tipica nell'Alto Atlante del Marocco. Ed è proprio sulle montagne dell'altopiano che gli Henninger sono diretti, nella lussuosa villa di Richard Galloway e del compagno Dally Margolis, personaggi affidati agli incredibili volti del Matt Smith di The Crown e da Caleb Landry Jones, che in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione) faceva il ruolo di Red Welby. Lì si tiene una festa in cui cornamuse irlandesi suonano musiche arabeggianti appropriandosene, e servitori vestiti a gusto e piacere dei padroni di casa servono cibo e bevande agli ospiti sempre comodamente sdraiati.

Ora se The Forgiven è una storia che affronta diversi temi al suo interno, come quello del perdono, dell'espiazione e del cambiamento, è invece attraverso le riprese della grande villa che John McDonagh ci mostra la questione dell'agghiacciante divario sociale fra padroni di casa e ospiti con la gente del luogo; divario che qui assume in tutto e per tutto certi toni “coloniali” e razzisti, che in fondo sono ben radicati in alcune fasce elitarie dell'uomo bianco occidentale.

Vien da pensare, sebbene si tratti di un cinema completamente diverso, al documentario del 2016 di Ulrich Seidl dal titolo Safari, in cui il regista austriaco mostrava ricchi turisti austriaci e tedeschi abbattere zebre e giraffe nelle riserve al confine fra Namibia e Sudafrica, dipingendo il netto contrasto fra le due popolazioni, quella benestante europea e gli africani del posto. Certo, allontanandosi dal documentario, di cinema di finzione che ha raccontato questo tipo di contrasto ce n'è molto altro, pensiamo anche a La mia Africa, il capolavoro del 1985 diretto da Sydney Pollack. E se lì ad interpretare Karen e Denys c'erano i bravissimi Meryl Streep e Robert Redford, qui ci sono i non meno impeccabili Jessica Chastain e Ralph Fiennes. A quest'ultimo infatti viene affidato il compito di fare un viaggio che lo cambierà profondamente nell'intimo, tracciando un arco narrativo diretto verso l'espiazione, divinamente compiuto dall'attore inglese (che in Africa c'era già stato, pensiamo anche a Il paziente inglese di Anthony Minghella).

Ma è nella descrizione della villa, più che nel viaggio che David Henninger compie con il padre del ragazzo ucciso (la cui assenza inizialmente può essere rimpiazzata per l'inglese dalla modica cifra di 1000 euro), che le abilità di scrittura di John McDonagh più si manifestano, in un film in cui è la sceneggiatura a venire un attimo prima delle immagini, così come accade anche nei film del fratello minore Martin (entrambi i fratelli irlandesi in fondo provengono dal teatro). Una villa che ci ricorda anche quella collettività inglese che così bene Agatha Christie, (a cui chissà, probabilmente Lawrence Osborne si è ispirato) ha raccontato nei suoi gialli, in cui il divario sociale fra padroni e servitù veniva divinamente dipinto.

Nell'adattare il romanzo di Osborne, John McDonagh, ottimo sceneggiatore, è in grado di restituire abilmente l'opposizione netta fra la villa e i suoi ospiti e fra il deserto e i suoi abitanti, così come tutto un mood specifico legato a certi atteggiamenti dell'alta borghesia inglese, qui espiati dal bel personaggio interpretato da Ralph Fiennes.  


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Serie TV, Drammatico, Poliziesco - Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Finlandia, 2023, 6x60’

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