Titolo originale | Rien a foutre |
Titolo internazionale | Zero Fucks Given |
Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Belgio, Francia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Julie Lecoustre, Emmanuel Marre |
Attori | Adèle Exarchopoulos, Alexandre Perrier (II), Mara Taquin, Jonathon Sawdon Jean-Benoît Ugeux, Julie Sokolowski. |
Uscita | giovedì 12 maggio 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 maggio 2022
Cassandre, assistente di volo, vive un'esistenza all'insegna del presente e della ricerca della libertà. La sua routine viene però interrotta da un imprevisto che mette in crisi la sua visione della vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards, In Italia al Box Office Generazione Low Cost ha incassato 37,3 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Cassandre lavora come assistente di volo per una compagnia aerea low-cost. La sua vita è fatta di spostamenti continui tra località turistiche europee, estenuanti esercizi di vendita di profumi e bevande a bordo degli aerei, e feste in compagnia dei colleghi. Nei pochi momenti trascorsi a terra, la ragazza torna nell’appartamento che condivide a Lanzarote, alle Canarie. Tra la passione per Instagram e il vago sogno di lavorare per una compagnia di alto livello, Cassandre continua a vivere la sua routine finché un imprevisto non la mette di fronte alle sue origini e a un trauma che cerca di dimenticare.
La prima regia nel lungometraggio per il duo formato dai francesi Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre è uno spaccato di vita contemporanea su un soggetto originale.
L’esistenza sospesa di una generazione di assistenti di volo, e in particolare nel tritacarne delle linee low-cost, viene raccontata dagli autori con dovizia di particolari, mettendo in fila ogni dettaglio al fine di trasmettere allo spettatore tutte le sfaccettature tediose e vuote di questa vita.
In un registro che è per scelta piatto e ripetitivo, dal taglio quasi documentaristico, Adèle Exarchopoulos nel ruolo della protagonista è un’iniezione di star power, una presenza magnetica che aiuta a non perdersi nel senso di straniamento evocato dalla storia. La sua Cassandre è una ragazza ormeggiata in un porto lontano, il cui senso di provvisorietà si calcifica in uno scorrere insostenibile. Un ritratto generazionale che si applica agli scenari contemporanei della gig economy ma che in realtà la precede, visto che il mito degli spostamenti low-cost in giro per l’Europa catturava le menti dei più giovani già un paio di decenni fa.
Non a caso c’è una stanchezza residuale al centro di Zero fucks given, i cui personaggi non possono andare oltre il fatalismo del presente (“non so nemmeno se sarò viva domani” risponde Cassandre a chi cerca di sensibilizzarla alla causa dell’impegno operaio). Anche l’immagine del futuro è filtrata attraverso il feed di un social network, dal quale si forma il sogno di passare a una linea aerea come Emirates per le belle divise ma al tempo stesso si cerca di schivare le promozioni per evitarne le responsabilità.
I due registi integrano alla perfezione questi due elementi con uno stile che oscilla tra la cronaca indaffarata della macchina a mano incollata ai personaggi e gli inserti privati, che mimano la forma espressiva di Instagram come fossero Polaroid di un tempo lontano, re-immaginate per l’era digitale.
GENERAZIONE LOW COST disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€14,99 | – | |||
€9,99 | – |
Film buono ,affronta diverse tematiche in modo appropriato,l' approfondimento spesso necessità solo di sguardi ed espressivita' e sono piu' che sufficienti . Girato in stile real TV parzialmente. Adele non e' certo Anna Magnani ma e' comunque una buona attrice. Film equilibrato e ben modulato . Promosso a pieni voti.
Il titolo è sicuramente bello e attraente, ma il film è di una noia mortale, i tempi sono molto dilatati, è tutto a rallentatore, ad es, la selezione con n assistenti di volo che sorridono o dovrebbero sorridere per 30 secondi è eterna, molte frasi sono di una banalità inarrivabile, esempio: le sorelle chiedono al padre: come hai conosciuto la mamma? Non ne potevo [...] Vai alla recensione »
In originale si intitola Rien à foutre, questo Generazione low cost (Francia e Belgio, 2021, 115'). La traduzione in italiano corrente non è difficile. E disinteressata a quanto le capita attorno è Cassandre (Adèle Exarchopoulos), giovane hostess di una compagnia di volo a basso costo. Interessati a lei e ai molti come lei, non solo giovani, sono invece Julie Lecoustre, Emmanuel Marre e la cosceneggiatrice [...] Vai alla recensione »
A "basse" aspettative, ma non per questo privi dei propri desideri, ideali, voci professionali e umane. La "Generazione low cost" del titolo rimanda ad una filosofia, di esistenza e lavoro, in cui essere ambiziosi non è un male, semmai è un dovere morale, volto a sfuggire per crearsi qualcosa di nuovo, senza rimanere ancorati ad un passato col quale con- vivere.
Nel cinema le assistenti di volo, da La calda amante a Jackie Brown, sono ideali per cogliere lo spirito del tempo. Da questo punto di vista, il racconto di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre è feroce. Cassandra, 26 anni, lavora per una compagnia low cost e vive in un residence a Lanzarote, in Spagna. Libera come l'aria (senza fidanzati o altri legami), ma costretta a ritmi rigidi, sembra vIvere in [...] Vai alla recensione »
Cassandre fa la hostess per una compagnia low cost. La sua vita è un "non luogo" in un "non tempo". Aerei, aeroporti, una base a Lanzarote, capitale del divertimento senza storia popolata per lo più da gente di passaggio. Mattina presto o notte, per Cassandre sembrano la stessa cosa, lei che vive tutto come fosse uno shot, in porzione singola, trangugiabile in un sorso.
Cassandre è una giovane assistente di volo 1ONE di una compagnia low cost. Vive alla giornata, volando da un luogo all'altro e cercando di divertirsi; con molti eccessi, ma senza farsi troppi problemi. In realtà, questo modo di fare nasconde un'apatia emotiva che sembra derivare da qualcosa del suo passato rimasto irrisolto. Ritratto di una hostess che non vuole decollare nella vita e che rompe l'incantesim [...] Vai alla recensione »
Cassandra, ventiseienne, lavora come hostess per una compagnia low cost. Tra uno scalo e una festa. vive giorno per giorno secondo il suo nickname Tinder, "Carpe Diem", senza ambizioni né progetti. Nascondendo, dietro il sorriso di circostanza che indossa con I'uniforme di volo, un'intima malinconia. Finché le circostanze non la obbligano a riconnettersi col mondo reale.
Cassandre (Adèle Exarchopoulos) ha poco più di vent'anni e fa la hostess per una compagnia aerea low cost, su e giù nei cieli d'Europa con un sorriso stanco sulla faccia sempre un po' stropicciata, mentre la divisa impeccabilmente lavata e stirata sembra muoversi da sola, inanellando gesti efficaci e movimenti misurati. Svegliarsi al mattino al sole del Mediterraneo, addormentarsi guardando la neve, [...] Vai alla recensione »
Emmanuel Marre e Julie Lecoustre al loro primo lungometraggio filmano l'attrice Adèle Hexachopoulos nei panni d'una assistente di vo- lo di nome Cassandra che lavora a contratto per una compagnia di fantasia ma disegnata calcando i tratti del più spregiudicato dei vettori low cost. È del resto su un volo Ryan Air che Julie Lecoustre sostiene di aver avuto l'idea del film.
Si vola low-cost con Cassandre, turni massacranti, vuoti esistenziali alienanti, incontri fugaci, e il sogno della divisa Emirates. Coinvolgente e approfondita analisi sentimentale spinta da analisi professionale e sindacale dei meccanismi (brutali) economici, nello sguardo di una ragazza sbrigativa, forse superficiale. Fino a un certo punto... È un percorso di frammenti emotivi nelle mani di una interprete [...] Vai alla recensione »
Rien à foutre, prima regia per Julie Lecoustre e Emmanuel Marre, racconta uno spaccato sulla precarietà e instabilità vissuta nel contemporaneo. Cassandre, interpretata da Adèle Exarchopoulos, è una giovane assistente di volo che lavora per una compagnia aerea low cost. I ritmi sono opprimenti e la povera Cassandre si trova ad esser snaturata della sua umanità per diventare semplicemente una maschera [...] Vai alla recensione »
"Un'anima divisa in due" - come titolava Silvio Soldini nei lontani anni Novanta un suo film - è la protagonista di Generazione low coast (in originale Rien à foutre) già alla "Semaine de la Critique" della passata Cannes e al Festival di Torino. Hostess con sede fissa a Lanzarote, Cassandre (Adèle Exarchopoulos) è una ventiseienne che si sballa alle feste per non pensare: beve e balla, è alla ricerca [...] Vai alla recensione »
Il titolo italiano, Generazione low cost, in qualche modo ammansisce la secchezza tagliente dell'originale, Rien à foutre. "Non fregarsene di niente": mantra intimo e spersonalizzante che la giovane Cassandre, hostess per una compagnia di volo low cost, si autoimpone nella vita, un'esistenza furibonda e al contempo anestetizzata sulla superficie veloce di un eterno presente che, non contemplando il [...] Vai alla recensione »
Una vita senza programmi, in cui ogni giorno è diverso dall'altro. La possibilità di viaggiare in tutto il mondo, dovendo, al contempo, sacrificare gli affetti e la vita privata. Il lungometraggio d'esordio di Emmanuel Marre e Julie Lecoustre - Generazione Low Cost - presentato in anteprima alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2021, ci dà la possibilità di osservare da vicino una realtà [...] Vai alla recensione »
Chi non crede al fatto che un attore o un'attrice possa alzare l'asticella e con essa sollevare le sorti di un film dovrebbe andare al cinema a vedere Generazione Low Cost. L'opera prima di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre, distribuita da I Wonder Pictures a partire dal 12 maggio 2022 dopo l'anteprima alla Semaine de la Critique di Cannes 2021 e il passaggio sugli schermi del 39° Torino Film Festival, [...] Vai alla recensione »
Non pensi alla sua vita privata", dicono a Cassandre all' audizione per essere promossa cabin manager: perché tenere fermo sul volto un sorriso finto -quella maschera che la compagnia aerea richiede agli assistenti di volo -è per la ragazza una vera impresa. Prima parte tutta virata sull'alienazione di una vita in movimento costante: la pressione economica, le aspettative di un risultato, la frantumazione [...] Vai alla recensione »
Quante volte ci è capitato di essere accolti dal sorriso enigmatico di una commessa in un negozio, di una impiegata in un ufficio o di una hostess in un aereo e di chiederci se quel sorriso corrispondesse a un reale sentimento di felicità o fosse solo una maschera indossata per dovere professionale che celava i problemi e i dolori inevitabili della vita? Quante volte abbiano tentato di carpire, come [...] Vai alla recensione »