Un film arioso e benevolo che va oltre l'omaggio e diventa racconto romantico di una 'musica semplice'. Documentario, Italia2020. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto della band rock da balera Extraliscio. Espandi ▽
Da qualche parte non lontano dalla Romagna... ci si divertiva con "poco, gnente e fantasia", diceva l'etnomusicologo Gianluigi Secco. L'Italia era senz'altro più felice quando andava al ritmo del leggendario ottimismo di Raoul Casadei e di una tradizione musicale che si è trasformata nel tempo. Di quella evoluzione, riferisce Elisabetta Sgarbi attraverso la presenza lunare di Ermanno Cavazzoni, voce narrante del film. Extraliscio - Punk da balera buca la nebbia che in Emilia Romagna pesa sull'anima della gente e trova il principio di leggerezza di una regione sospesa tra "nostalgia del passato" e sperimentazioni elettriche. Recensione ❯
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Lo sguardo più intimo e onesto mai documentato prima sul processo creativo di John, Paul, George e Ringo e sul loro rapporto. Espandi ▽
Nel 1969 i Beatles si riunirono per comporre e poi registrare l’album “Let It Be”, un progetto che si sarebbe concluso nella leggendaria seduta di registrazione, praticamente un concerto gratuito all’aria aperta, sul tetto dello studio di Savile Row. Il regista Peter Jackson, rimettendo mano a oltre 56 ore di filmati girati da Michael Lindsay-Hogg e 150 ore di audio inediti, ricostruisce quella vicenda umana e artistica in una miniserie documentaria di quasi otto ore.
Vedere questi quattro ragazzi al centro della fama internazionale scherzare fra di loro come cuccioli festanti e allo stesso tempo inventare capolavori assoluti con un talento e una determinazione fuori scala, seguire il loro genio creativo a partire da qualcosa che non c’era a qualcosa da cui non si sarebbe potuto più prescindere, è tanto emozionante quanto commovente. Il documentario di Jackson ci ricorda come esageratamente “larger than life” erano i Beatles, eppure allo stesso tempo ce li presenta nella loro semplicità di giovani purosangue alle prese con un successo inimmaginabile.
Rivederli per l’ultima volta realizzare insieme miracoli musicali in tempo reale e generare quel suono unico e magicamente integrato è un regalo dal passato per tutti quelli non devono chiedere chi erano i Beatles, ma forse fino ad ora non l’avevano capito così bene. Recensione ❯
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Un'estetica minimal in cui unico effetto speciale è la voce di Aretha Franklin. Documentario, USA2018. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario realizzato da Alan Elliott e tratto dai materiali girati durante il 1972 a Los Angeles. Espandi ▽
Nel gennaio del 1972 Aretha Franklin e la sua band, insieme al Southern California Community Choir e al reverendo James Cleveland, sale sul pulpito della chiesa battista New Temple Missionary per tenere un concerto di due giorni, aperto al pubblico e filmato dal grande regista Sidney Pollack. Amazing Grace fu una delle sue più famose esibizioni e diventò il suo album più venduto: per arrivare al cinema, tuttavia, il film impiegò 47 anni. Recensione ❯
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250mila spettatori in due concerti memorabili: i Gallagher al loro apice, nelle parole dei fan. Documentario, Gran Bretagna2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia del rapporto tra gli Oasis e i loro fan, un rapporto che ha reso possibile il più grande concerto degli anni '90. Espandi ▽
Nel 1996 gli Oasis, cinque ragazzi della working class di Manchester, hanno realizzato solo due album, premiati tuttavia da un successo travolgente: Definitely Maybe e (What’s the Story?) Morning Glory? Le canzoni scritte da Noel Gallagher, per lo più interpretate dal più carismatico fratello Liam, entrano rapidamente nell’inconscio collettivo brit e mondiale. L’annuncio di un loro concerto mobilita una quantità colossale di fans, infatti i biglietti vanno esauriti in un lampo, la richiesta è otto volte tanto l’offerta. Il luogo prescelto per le due date consecutive – 10 e 11 agosto – è un’immensa distesa verde nell’Hertfortshire, già teatro di leggendarie performance dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd. Le due serate, la prima trasmessa da BBC1 Radio in esclusiva, la seconda da cinquecento stazioni, resteranno negli annali del rock. Recensione ❯
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La testimonianza lucida e partecipata della battaglia di Brescia (e dei suoi sanitari) contro il Covid-19. Documentario, Italia2020. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Questo documentario racconta come è stata affrontata la pandemia da Covid-19 a Brescia. Espandi ▽
Brescia, marzo 2020. Michele Aiello ci introduce nell’ospedale cittadino per mostrarci dall’interno quanto accade tra le mura di un luogo in cui si tenta di salvare chi è stato colpito in modo severo dal Covid affrontando con professionalità ed umanità la pandemia. Il suo documentario si configura come una raccolta di scene non collegate tra loro se non per il fatto di svolgersi all’interno dello stesso luogo: l’ospedale. Diventa così l’unico film che si colloca all’interno di una struttura sanitaria mostrando dalle più diverse angolazioni il rapporto tra medici ed infermieri e pazienti. L’unico in grado di cercare di sopperire all’isolamento (anche per lunghi periodi) delle persone affette dal virus. Aiello e il suo operatore assumono il ruolo di testimoni in un percorso che nessuna sceneggiatura poteva stabilire a priori perché a dettarne le sequenze era il nemico da combattere: il virus. Lo fanno con lucidità ma anche con partecipazione. Recensione ❯
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Il ritratto di una donna determinata e leale che ha lasciato un segno indelebile nella politica italiana. Documentario, Italia2020. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo e politico di Nilde Iotti, tra testimonianze e archivio. Espandi ▽
La vicenda umana e politica di Nilde Iotti viene ricostruita grazie alle testimonianze di chi l'ha conosciuta e ha collaborato con lei e all'intervento di Paola Cortellesi che ne ripropone il pensiero. Si forma così progressivamente il ritratto di una donna che ha lasciato un segno nella politica italiana del secolo scorso in favore di tutte le donne. Recensione ❯
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La cantante e discografica della Sugar si racconta: radici, successi, intuizioni e molto materiale d'epoca. Documentario, Italia2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto unico e senza tempo di una grande figura della cultura italiana, icona di avanguardia musicale e di costume. Espandi ▽
Fine anni Cinquanta, provincia di Modena. Una ragazzina coraggiosa e intraprendente vuole a tutti i costi cantare. Prende lezioni da un maestro di musica, fa gavetta prima nei "teatri vicini alle canoniche" e nelle balere, partecipa ai concorsi per voci nuove. Col gruppo "Gli amici di Caterina Caselli" si fa notare dagli Equipe '84 da cui è scortata a Roma, a tentare il salto. Basterebbe un incontro fortunato, che infatti avviene: il presidente della Compagnia Generale del Disco (CGD) le offre un contratto. È un editore musicale di origini ungheresi, poliglotta di grande cultura e senso degli affari: Ladislao Sugar (vero nome: Lázló Sugár, in un'intervista tv ne sentiamo pronunciare correttamente il cognome, che non è la parola inglese per "zucchero"). Una manciata di intensissimi anni di Cantagiro, Sanremo, musicarelli, trasmissioni tv con Gaber e Boncompagni, rocamboleschi viaggi in auto per un'Italia che ha voglia di sognare, ballare e avere un vinile da comprare in ogni stagione. E infatti i dischi si vendono a palate. Recensione ❯
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Presentato nella selezione ufficiale di Locarno, il film è di e con Laurent Geslin,
fotografo naturalista di fama internazionale. Espandi ▽
Canton Giura. Svizzera. La vita di uno dei felini più riservati viene seguita nel corso delle stagioni in un contesto naturale in cui cinquanta anni fa se ne decise la reimmissione quale predatore per garantire l'equilibrio dell'ecosistema.
Laurent Geslin realizza il sogno che aveva da bambino: poter vedere da vicino le linci e seguirne la vita. Lontano dalla spettacolarizzazione che troppo spesso inficia o comunque rende meno autentici tanti documentari in ambito naturalistico, Geslin imposta il suo lavoro su un interessante piano di narrazione personale. La sua è la voce narrante dell'intero film ma non si colloca sul piano della pura e semplice descrizione.
Il valore particolare di questo documentario sta nel mostrarci come possa essere solo apparentemente contraddittorio il ripopolare un'area con un felino predatore. Potrebbe sembrare assurdo ed invece diviene fondamentale per conservare l'equilibrio dell'ecosistema. Recensione ❯
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Un diario potente che celebra la fiducia nelle possibilità del singolo e insieme la potenza del gruppo. Documentario, Gran Bretagna, USA2021. Durata 107 Minuti.
L'incredibile storia del salvataggio di dodici ragazzi e del loro allenatore di calcio dalle profondità della grotta thailandese di Tham Luang. Espandi ▽
Distretto di Mae Sai, Thailandia. Il 23 giugno del 2018 un'improvvisa, violentissima pioggia, sorprende dodici ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Stanno festeggiando con il loro allenatore di calcio e si riparano dentro la grotta di Tham Luang, dove rimangono bloccati, mentre il livello dell'acqua si innalza a una velocità impressionante. La prima preoccupazione dei soccorritori è pompare l'acqua fuori e deviare il corso di quella pluviale; salvare il gruppo sembra un'impresa impossibile. Il governo e le forze armate thailandesi si mobilitano, ma né i Navy Seals, il reparto speciale dell'Esercito Reale Thailandese, né le unità speciali dell'aviazione statunitense hanno l'esperienza che quel tipo di intervento richiede.
Il caso rimbalza nei programmi d'informazione nel mondo, centinaia di volontari si attivano e un gruppo spontaneo e amatoriale di speleologi subacquei si mette a disposizione: vorrebbero tentare di immergersi per capire se i tredici sono ancora vivi e se si può riportarli in superficie. Con gli occhi di tutto il mondo addosso e la minaccia di critiche in caso di fallimento, il governo deve decidere se affidare loro l'impresa.
Con un'alta definizione delle immagini e l'andamento diaristico lungo un arco di diciotto giorni tesissimi, The Rescue definisce e circoscrive con la stessa precisione le caratteristiche psicologiche, le paure e l'altruismo della squadra di volontari. Recensione ❯
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Un'ampia carrellata che prova a raccontare una delle figure artistiche più importanti degli ultimi 50 anni. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un emozionante viaggio all'interno della vita e della carriera del più importante uomo di spettacolo italiano. Espandi ▽
All’inizio era un altro progetto. Nel 2018 Edoardo Leo avrebbe dovuto realizzare un documentario su A me gli occhi, please, lo spettacolo che nel 1976 ha cambiato il recente panorama teatrale, con Proietti che è stato seguito per due anni nei camerini, durante le prove e gli spettacoli. Poi, dopo la morte dell’attore il 2 novembre 2020, si cambia strada. Il racconto di questo lavoro è dichiaratamente insufficiente per mostrare quello che ha lasciato Proietti nella sua carriera di oltre 50 anni. Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Dei tre documentari il primo è quello più compiuto, il secondo è quello più classico, il terzo è quello invece del rimpianto. Una carrellata ampia, segnata da una voce-off che in alcuni momenti è apparsa troppo insistente ma utilizzata da Edoardo Leo per sottolineare quello che è stato il suo rapporto con Proietti e quella che è la sua visione su di lui. In più, anche se ci sono molte informazioni sul suo legame con Roma, non ne è emerso in pieno il rapporto viscerale di dipendenza. C’è tantissimo di Proietti in questo lavoro ma si voleva vedere ancora di più. La sua figura è ancora molto viva e presente nel nostro immaginario. Proprio per questo, forse il valore di Luigi Proietti detto Gigi aumenterà nei prossimi anni. Recensione ❯
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Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Un film da far vedere in tutte le scuole. Documentario, Francia2019. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Espandi ▽
Aissatou in Guinea non ha alcuna paura nell'opporsi alla tradizione dei matrimoni precoci mentre Heena in India e alcuni suoi coetanei in Bolivia si battono affinché i bambini non siano costretti a lavorare. Il giovanissimo Arthur riesce a raccogliere fondi per aiutare i senzatetto nella città in cui abita in Francia nutrendo il sogno di poter dare vita a una casa di accoglienza. C'è poi José Adolfo, che fa da elemento di raccordo, che ha creato in Perù una banca per bambini che possano così garantirsi il sostentamento. Recensione ❯
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A tre decenni dal conflitto, una lettura lirica e femminista su un Paese ferito che si aggrappa alla bellezza. Documentario, Italia2021. Durata 70 Minuti.
Religioni, donne... e assassini nella Bosnia di ieri e di oggi. Espandi ▽
Liberamente tratto dal libro omonimo di Luca Leone (Infinito edizioni, 2010) e terzo atto di un’ideale trilogia inaugurata da Adisa o la storia dei mille anni (2004) e proseguita con Sàmara (2009), Bosnia Express di Massimo D’orzi attinge a codici e linguaggi eterogenei e un montaggio che insegue più piani, procedendo per movimenti asimmetrici. L’obiettivo non è l’inchiesta giornalistica, che presto denuncia il proprio autosabotaggio, semmai la deviazione come metodo, la ricerca di momenti lirici, sospesi, che con la loro astrazione colgano l’indicibile, scartando il reportage accorato, il documento classicamente inteso, a favore di un approccio più liberamente sensoriale. La chiave che il film sceglie è rileggere la guerra attraverso l’impatto che ha avuto e ha sulle donne, che infatti costellano il tragitto, da un coro locale fino al gruppo che sale a piedi nudi verso il santuario cattolico. Si esplicita man mano la precisione del progetto politico del loro annientamento, e in conseguenza di questo, dell’intera società libera. Recensione ❯
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Alida Valli riscoperta tramite il suo epistolario e un mosaico di voci. Tra cinefilia e amore familiare. Documentario, Italia2020. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto inedito della grande attrice che ha saputo far emozionare il pubblico italiano e internazionale. Espandi ▽
Nata a Pola il 31 maggio 1921 da padre insegnante di origine nobile e madre musicista, Alida Maria Altenburger è una ragazza non comune, che desidera sopra ogni cosa l'indipendenza. Con il nome di Alida Valli avrà una vita di successo, tesa a cercare, prima del lavoro, l'amore. Per difenderlo dalle speculazioni, proprio come nella canzone Ma l'amore no che la identificò. E a smitizzare la propria immagine di diva. Recensione ❯
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Un film che fa brillare un mondo di azioni e sentimenti rimosso dall'immaterialità del contemporaneo. Documentario, Italia2021. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio, che nasce da un lungo percorso di ascolto e decine di lunghi incontri in cinque regioni italiane. Espandi ▽
Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio, che nasce da un lungo percorso di ascolto e decine di lunghi incontri in cinque regioni italiane, alla ricerca di un mondo fino a ieri che a volte appare remotissimo ed a volte stranamente presente. Il film realizza un viaggio dentro questa dimensione, raccontando cosa significa attraversare questa soglia e restarci in bilico fra lacrime inattese e risate improvvise. Recensione ❯
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Il ritratto silenzioso dello speleologo Filippo Dobrilla, personaggio tanto complesso quanto speciale. Documentario, Italia, Svizzera2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto di Filippo Dobrilla, una figura nascosta e profonda dell'arte contemporanea. Espandi ▽
Un gigante viene scolpito nel marmo. Quasi ogni giorno, un passo alla volta, Filippo Dobrilla si addentra a 640 metri di profondità nei meandri delle Alpi Apuane della Toscana per dare vita a un'enorme forma di materia preziosa. Scolpire un volto, un'espressione, delle braccia, il sesso maschile, quei dettagli che restituiscono le sembianze dell'uomo. Probabilmente le sue, a creare un autoritratto impresso nella roccia, permanente nel futuro. Una scultura imponente, proprio come quei "giganti" a cui Dobrilla si ispira, come Cellini, Leonardo e Michelangelo. Questa è stata una delle azioni più profonde e laboriose che lo speleologo ed artista toscano ha realizzato con determinazione, etica e una grande poesia. Il racconto di Tommaso Landucci, presentato alle Notti veneziane delle Giornate degli autori del Festival di Venezia, è un ritratto silenzioso di un personaggio speciale. Dobrilla è infatti una figura interiormente complessa, uno speleologo che ha intrapreso la strada rigorosa del quasi esule da una società di cui non si sentiva parte, per seguire istinti e solitudini, per realizzare le sue passioni: addentrarsi nella profondità della materia di cui è fatta la roccia, e la scultura. Recensione ❯
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