Titolo internazionale | So She Doesn't Live |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Bosnia-Herzegovina |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Faruk Loncarevic |
Attori | Aida Bukva, Dino Sarija, Enes Kozlicic, Aleksandar Seksan, Faketa Salihbegovic Admir Sehovic, Mirela Lambic, Mehmed Porca, Dzenita Imamovic, Ivana Vojinovic. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 gennaio 2021
Un giorno qualunque nella provincia bosniaca dalla quale Aida cerca di emanciparsi.
CONSIGLIATO N.D.
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Un giorno qualunque nella provincia bosniaca dalla quale Aida cerca di emanciparsi. Dopo la rottura con il fidanzato, il violento Kerim, inizia una relazione con un uomo più anziano. Nel frattempo Kerim, inasprito dalla fine della relazione, trascorre del tempo con il giovane e ingenuo amico Suad. Irrequieti e intrappolati in una città troppo piccola, devono trovare qualcosa da fare. Aida incontra Kerim per discutere e risolvere la situazione. E mentre la donna pensa che presto sarà tutto finito, dovrà invece affrontare l'inevitabile.
Presentato in concorso nella sezione lungometraggi alla 32a edizione del Trieste Film Festival, So she doesn't live del regista di Sarajevo Faruk Lonarevi prende le mosse da un reale fatto di cronaca nera, un brutale omicidio avvenuto in una cittadina della provincia bosniaca ai tempi della prima sentenza rivolta al genocida Radovan Karadži, nel 2016.
È un giorno qualunque nella provincia bosniaca dalla quale Aida cerca di emanciparsi. Dopo la rottura con il fidanzato, il violento Kerim, inizia una relazione con un uomo più anziano. Nel frattempo Kerim, inasprito dalla fine della relazione, trascorre del tempo con il giovane e ingenuo amico Suad. Irrequieti e intrappolati in una città troppo piccola, devono trovare qualcosa da fare.
La cronaca, soprattutto quella nera, è stata spesso e volentieri fonte di ispirazione - diretta e indiretta - per il cinema, a tutte le latitudini e in tutte le sue fasi storiche. Checché ne pensino censori e moralisti, e più in generale chiunque vorrebbe limitare la creatività artistica in nome di un malinteso senso etico, è più spesso il cinema - e più in generale l'arte - a imitare la vita che non [...] Vai alla recensione »