Titolo originale | Never Rarely Sometimes Always |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Eliza Hittman |
Attori | Sidney Flanigan, Talia Ryder, Ryan Eggold, Théodore Pellerin, Sharon Van Etten Drew Seltzer, Lester Greene, Brett Puglisi, Kim Rios Lin, Carolina Espiro, Guy A. Fortt, Amy Tribbey. |
Uscita | giovedì 13 agosto 2020 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,54 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 agosto 2020
Il viaggio dalla Pennsylvania a New York di un'adolescente incinta decisa ad abortire e della cugina che la accompagna. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, ha ottenuto 1 candidatura a British Independent, Il film è stato premiato a National Board, Il film è stato premiato a Sundance, ha ottenuto 3 candidature a Critics Choice Award, ha ottenuto 7 candidature a Spirit Awards, ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, In Italia al Box Office Mai raramente a volte sempre ha incassato 8,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Autumn ha diciassette anni e vive in una cittadina della Pennsylvania con la madre, il suo nuovo compagno e due sorelline. Dopo la scuola lavora come cassiera in un supermercato, dove con la cugina Skylar sopporta le viscide attenzione di un superiore. Autumn è incinta di poche settimane e non potendo contare né sul presunto padre né sulla famiglia decide di andare ad abortire a New York. Accompagnata da Skylar, sale su un autobus e raggiunge la metropoli. Qui passerà tre giorni e due notti, a colloquio con medici e psicologici, in giro per strade e sale giochi con la cugina e un ragazzo conosciuto nel frattempo. Dopo l'operazione, Autumn e Skylar torneranno a casa, pronte a ricominciare la loro vita di sempre.
Al terzo lungometraggio, l'americana Eliza Hitman perfeziona il suo sguardo sull'adolescenza e sul corpo della donna con il delicatissimo ritratto di una ragazza sola e determinata a gestire liberamente la propria vita.
Ciò che rende Never Rarely Sometimes Always un film bellissimo è l'estrema precisione dello sguardo della regista sulle sue due protagoniste, Autumn e Skylar, interpretate dalle esordienti Sidney Flanigan e Talia Ryder. Il racconto della loro adolescenza nel New Jersey è identico a quello di infiniti altri film indie americani (formula valida ormai unicamente come modello stile, considerato che qui produrre è la Focus Features e a distribuire addirittura la Universal). Autumn è una anonima ragazza della provincia americana, con la passione per la musica, forse un amore finito alle spalle, un umore malinconico di fronte al quale la madre (interpretata dalla cantante Sharon Van Etten) non può nulla. La gravidanza indesiderata arriva come una condanna, lo scotto da pagare per essere donna.
Eliza Hitman affronta la questione dell'aborto come un argomento inevitabile, fuori da una logica morale o da un'intenzione neo-femminista. Il suo film è la cronaca di una decisione, di un viaggio, di un percorso psicologico e medico, di un rapporto fra due ragazze che si rispettano e si vogliono bene come due cugine, senza essere amiche ma riconoscendosi reciprocamente. Come due donne naturalmente solidali.
Il femminismo della regista è soprattutto una forma d'attenzione, una vicinanza ai personaggi misurabile dalla posizione della macchina da presa, sempre vicinissima ai corpi, dalla durata dei singoli piani, dalla precisione degli stacchi di montaggio o dal ritmo con cui le tappe del viaggio si susseguono senza disperdere mai la tensione: dalla scoperta della gravidanza alle prime visite, dalla decisione di partire al tragitto e poi alle varie situazioni vissute a New York, in cui Autumn scivola progressivamente in uno stato di confusione e paura e il personaggio di Skylar che si ritaglia uno spazio di libertà e dolcezza.
Never Rarely Sometimes Always è un quadro composto da tanti tasselli (alcuni simbolici, come la pesante valigia che Autumn e Skylar si trascinano per le strade, altri più diretti, come le molestie che le due ragazze subiscono sul lavoro o in metropolitana), che passo dopo passo costruiscono il ritratto a tutto tondo di una condizione femminile accettata con consapevolezza. Oltre i corpi, le parole, gli sguardi, la regista nasconde il dolore segreto di una ragazza forse abusata, sicuramente sola, e nel momento più forte del film chiamata a inserire la sua indicibile esperienza nel quadro definito dai quattro avverbi del titolo: «mai, raramente, a volte, sempre», dal questionario a cui ogni ragazza decisa ad abortire deve rispondere per rivelare un'eventuale violenza subita.
MAI RARAMENTE A VOLTE SEMPRE disponibile in DVD o BluRay |
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€14,99 | – |
Autumn (Sidney Flanigan, in un incredibile debutto) è una ragazza adolescente che sta cambiando rapidamente. Vive in una piccola città rurale della Pennsylvania, è una lunatica diciassettenne che lavora in un supermercato con sua cugina Skylar (Talia Ryder, anche lei all’esordio). Tuttavia, all'insaputa dei suoi genitori - una madre dolente e un compagno cupo e semi-alcolizzat [...] Vai alla recensione »
Un film straordinario. La scena che da il titolo al film è da antologia. Poche volte un’immagine fissa, con pochisime parole, riesce ad incollare lo spettatore come in questo caso. Merito anche della bravissima giovane attrice, tal Sidney Flanigan,che interpreta una quasi sgraziata ragazza di provincia vittima di una situazione familiare di disagio, ma con le idee sufficentemente chiare [...] Vai alla recensione »
Io così ho interpretato il dolore di Autumn: come qualcosa di davvero inconfessabile. Un patrigno che, quando accarezza la pancia del cane, sembra voler dire qualcosa sulla condizione della povera ragazza.
Mai raramente a volte sempre: la scansione delle opzioni definisce la gradazione del disagio che la vita può offrire a una adolescente americana. Autumn il destino ce l'ha scritto nel nome, è una giovane foglia che sta ingiallendo nel passaggio all'età adulta e che fatalmente è destinata a cadere nella quotidianità, lì dove bisogna scegliere tra il mai e il sempre.
Autumn, 17 anni, vive in una cittadina della Pennsylvania e affronta una gravidanza indesiderata: non potendo contare sulla famiglia né sulla sanità locale, va a New York con la cugina. È un viaggio della speranza, per lei che parte da una piccola realtà sessista, in cui la molestia è la regola. Dove persino un ambito ipoteticamente protetto, quello del consultorio, dietro la gentilezza di prammatica, [...] Vai alla recensione »
Prende avvio da un paradosso metacinematografico, Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman, Orso d'argento all'ultima Berlinale. Che possibilità hanno due impacciate adolescenti di Cumberland County, Pennsylvania, di assaporare il fascino crudele di New York, sulle orme dei disperati antieroi scorsesiani, o degli alienati cowboy della New Hollywood? Nessuna, sembrerebbe suggerire la regista, [...] Vai alla recensione »
Dopo avere esordito al Sundance, il nuovo film di Eliza Hitman, il cui precedente Beach Rats si può considerare uno dei film statunitensi indipendenti più interessanti degli ultimi tempi, viene presentato in prima internazionale in concorso a Berlino, dove si segnala come una delle opere più convincenti della selezione ufficiale e finisce anche nel Palmares.
Autumn è una diciassettenne cresciuta in Pennsylvania, nell'America più profonda. Si trova di fronte a una gravidanza indesiderata e vorrebbe abortire ma servirebbe l'autorizzazione di un genitore in quanto minorenne. Decide allora affrontare un viaggio a New York, dove praticare l'interruzione di gravidanza, con l'auto della cugina Skylar, con la quale fugge lasciando il loro lavoro di commesse al [...] Vai alla recensione »
Un primo piano immobile, lunghissimo, quasi interminabile, fisso sul volto della protagonista durante il colloquio con una counselor che sta provando a capire se nel passato della ragazza vi sia traccia di una violenza sessuale. Lei, Autumn, è un'adolescente di diciassette anni che, accompagnata da sua cugina Skylar, ha viaggiato dalla Pennsylvania a New York per abortire.
È comparsa una perla alla Berlinale: il dramma indie dell'americana Eliza Hittman Never Rarely Sometimes Always. La vicenda di un'adolescente involontariamente rimasta incinta raccontata in un dramma calmo che mostra la realtà MeToo di giovani donne dalla vita normalissima. È un pò di tempo che Autumn (Sidney Flanigan) non sta bene. La madre è preoccupata, il padre infastidito dice che dovrebbe farsi [...] Vai alla recensione »
Autumn ha 17 anni e una gravidanza indesiderata. Le leggi della Pennsylvania non le consentono di abortire senza il consenso dei genitori, così scappa a New York con la cugina - coetanea - per sottoporsi all'operazione in una clinica aperta alle minorenni. La regista di Beach Rats accompagna le due giovanissime protagoniste in un'odissea "strutturata", mai disperata: l'anti-Juno che aspettavamo da [...] Vai alla recensione »
Il film brasiliano dalla doppia firma di Gaetano Cotardo e Marco Dutra è un manifesto della resistenza culturale di un popolo all'interno di un Paese complesso e contraddittorio come il Brasile, fulcro di antiche tradizioni che si accavallano tra quelle africane e portoghesi. Il Brasile appare oggi, ma lo era già' nel periodo in cui e' ambientato, un luogo di tradizioni che sprigionano mistero, sincretismi [...] Vai alla recensione »
Dopo anni Jia Zhang-ke torna al documentario, una delle radici profonde della sua opera, e lo fa per anche raccontare la sua nuova invenzione. Dopo il festival del cinema di Pingyao, un festival di letteratura a Lüliang, proprio lì dove c'era il villaggio della famiglia Jia, nello Shanxi. L'ennesima scommessa di un autore che sta provando a trasformare il tessuto materiale di una comunità attraverso [...] Vai alla recensione »
Autumn è un'adolescente rimasta incinta. Non potendo abortire in Pennsylvania, parte con la cugina verso New York per poter portare a termine il problema. Eliza Hittman disegna il percorso intimo e problematico di due ragazze, costrette a un percorso rischioso per ottenere una richiesta, in strutture adeguate e regolari, altrimenti negata. Un film che cresce strada facendo, senza sussulti e scene madri, [...] Vai alla recensione »