Anno | 2020 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Mario Parruccini |
Attori | Caterina Misasi, Enrico Lo Verso, Rosaria De Cicco, Veronica Maya, Emiliano De Martino Pietro De Silva, Valentina Corti (II), Sebastiano Gavasso, Chiara Alberti, Lucio Bastolla, Felice Avella, Noemi Gherrero. |
Uscita | giovedì 10 settembre 2020 |
Distribuzione | Draka, Conform |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 settembre 2020
Un film che nasce come semplice commedia ma poi va a scavare oltre la prima chiave di lettura, cercando nel tema il senso della storia. In Italia al Box Office Magari resto ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2,7 mila euro e 250 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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Francesca sta per sposarsi con Lorenzo, ma non è affatto convinta della sua decisione. Qualcosa disturba profondamente quelli che dovrebbero essere i gioiosi preparativi per il giorno più bello della sua vita. Sua madre Rosa e sua zia Veronica invece non vedono l’ora che quel giorno arrivi e si danno un gran daffare per renderlo memorabile. Manca solo Luisa, la bella sorella di Rosa e Veronica, venuta a mancare molto tempo prima. Da pochi anni sono morti anche il padre di Francesca, lupo di mare innamorato della pesca e delle onde, e il suo migliore amico, a sua volta padre di Roberto, un ragazzo che il ristoratore Davide, amico dei due uomini scomparsi, vuole indirizzare verso il lavoro paterno.
Ci sono molti altri personaggi in questo film corale che incrocia la commedia romantica con l’enigma famigliare e il tema dell’attaccamento alle radici e ai mestieri della tradizione.
Dunque nella storia troviamo anche le due migliori amiche di Francesca, Ludovica e Greta, e un amico di Lorenzo, Paolo, pronti ad incrociare destini e professioni (Greta è giornalista, Paolo aspirante sceneggiatore); e troviamo infine il medico condotto Ruggero, amico del ristoratore Davide, e il sindaco di Camerota, la località in cui è ambientata tutta la complicata storia.
A ben guardare è proprio Camerota, con il suo Lido e le sue bellezze naturali e architettoniche, la vera protagonista di Magari resto, e probabilmente il film funzionerà bene come travelogue di una delle località più belle della costa cilentana. Ma ciò che il film fa accadere a Camerota è un po’ troppo complesso e meccanico: metà dei personaggi e delle sottotrame sarebbero bastati a comunicare l’amore degli autori per quel lembo di terra e la necessità che i suoi abitanti vi restino saldamente attaccati, invece di allontanarsi in cerca di occasioni migliori.
Il cast è diviso fra il gruppo dei veterani e quello delle nuove leve: da un lato volti familiari al pubblico come Rosaria De Cicco, Enrico Lo Verso, Veronica Maya e Pietro De Silva, che portano al progetto la loro esperienza e il loro afflato meridionale, dall’altro facce (relativamente) nuove come Caterina Misasi, Emiliano De Martino o Valentina Corti, che aggiungono avvenenza e freschezza.
Ma le bellezze naturali e l'entusiasmo degli attori non bastano a sollevare il film dal livello della semplice confezione televisiva. Mario Parruccini, che firma soggetto, sceneggiatura e regia, ha comunque fatto un bel regalo di San Valentino a Camerota.
MAGARI RESTO disponibile in DVD o BluRay |
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Grandi aspettative per i titoli da prima pagina per poi trovarsi in una soap napoletana dalla sceneggiatura lenta, incoerente e scontata degna solo di un giornaletto rosa e dalle battute tristi quanto la peggiore commedia. Senza parlare della recitazione in cui neppure la De Cicco spicca per le sue doti. Un insulto al cinema intaliano.
Un film che si lascia guardare e che non cede alle lusinghe del cinema moderno. Una regia attenta accompagna lo spettatore per un viaggio in uno dei paradisi italiani. Le musiche adeguate, dellel location azzeccatissime ed un cast di prim'ordine confezionano un film che assolve al compito di far sognare per poco meno di due ore lo spettatore.
Inguardabile, lento, recitazione scarsa, e pure la trama niente di che, in effetti l,'unica cosa bella è Camerota, dove sono stata in vacanza bei posti ma allora fate uno spot pubblicitario.þ
Che belli i tempi in cui ci scandalizzavamo per il product placement nei film: da pratica occulta è diventata un'operazione sdoganata, un modo più che lecito per finanziare un progetto, almeno fino a quando non ci si piega sfacciatamente all'esaltazione dello sponsor: l'impressione a volte è che manchi solo il jingle che introduca lo spot. Magari resto rientra nel discorso: è il pretesto per guardarsi [...] Vai alla recensione »