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Ultimo aggiornamento martedì 29 ottobre 2019
Tratto dalla celebre omonima serie tv, ambientata nella immaginaria Downton Abbey. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office Downton Abbey ha incassato 3 milioni di euro .
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1927. Downton Abbey è l'aristocratica dimora nello Yorkshire di proprietà della famiglia Crawley, al cui comando ora sono la primogenita Mary e il cognato Tom Branson, subentrarti al conte Robert e alla sua moglie americana Cora. La grande notizia è che re George V e sua moglie Mary (i nonni dell'attuale regina Elisabetta, per intenderci) verranno in visita e soggiorneranno presso i Crawley per una cena e una nottata. Tutta Downton Abbey si mobilita per accogliere degnamente i coniugi reali, e l'austera Mary cerca di neutralizzare le due mine vaganti: Tom l'irlandese, le cui idee indipendentiste potrebbero apparire indigeste ai reali, e il maggiordomo Thomas Barrow, subentrato all'affidabile Charles Carson. Per ovviare al secondo rischio Mary richiama Carson dalla pensione, e naturalmente Barrow risente dello schiaffo morale. Ma nessun affronto è peggiore dell'imposizione, da parte dei sovrani in visita, di sostituire all'intero gruppo di domestici di Downton Abbey lo staff della Casa reale.
Dopo 52 episodi e sei stagioni televisive, Downton Abbey fa il salto verso il grande schermo, soddisfacendo il desiderio dei milioni di fan orfani della loro serie preferita.
Per dare un'idea del successo di questa iniziativa commerciale basti pensare che negli Stati Uniti le prevendite del film hanno superato quelle di Once Upon a Time in Hollywood.
E la versione cinematografica della saga si rivela perfettamente aderente alle aspettative, un ingranaggio ben oliato e assemblato a regola d'arte: i personaggi restano fedeli alle rispettive caratterizzazioni ed entrano in dinamiche interrelazionali riconoscibili (anzi, anticipabili) dal pubblico degli aficionados, e anche se la trama non è particolarmente avvincente, ogni svolta della storia è seminata a dovere e raccolta al momento giusto, e l'atmosfera a base di tazze di tè, completi di tweed e "Dio salvi la regina" ha l'effetto rassicurante di un comfort food.
In questo senso Downton Abbey è il perfetto antidoto ai tempi disordinati e anarcoidi in cui viviamo: una sorta di anti Joker adatto a ricollocarci in un'epoca in cui il divario sociale si esprimeva in modo, per così dire, meno conflittuale. Certo, il film lascia chiaramente intendere che l'aristocrazia si sta avviando sul viale del tramonto e che certe caste e certi privilegi saranno (almeno in parte) sovvertiti: ma per il momento gli happy few vivono ancora di rendita, drappeggiati in meravigliosi costumi d'epoca e alloggiati in stanze sapientemente decorate e illuminate.
Il regista Michael Engler ha diretto vari episodi della serie televisiva e lo sceneggiatore del film è quello di sempre, Julian Fellowes, premio Oscar per il copione del film Gosford Park che, insieme alla serie televisiva British Upstairs Downstairs, è il predecessore dichiarato di Downton Abbey nel raccontare le esistenze parallele degli aristocratici al piano di sopra e della servitù a quello di sotto.
Fellowes tiene la politica a distanza e si concentra sui rapporti fra i personaggi, spesso colorati da attrazione e sentimento. Tutto molto familiare, tutto irresistibilmente piacevole. Le rare scintille sono lasciate all'impareggiabile Maggie Smith nel ruolo della contessa Violet che battibecca con Isobel Merton e lancia frecciate a Lady Bagshaw, cugina e dama di compagnia della regina, interpretate rispettivamente da Penelope Wilton e Imelda Staunton. Al punto che viene spontaneo chiedersi se il prossimo episodio non possa essere uno spin off con le tre leonesse come protagoniste assolute.
Uscirà in sala in autunno, con il cast storico al completo e alcuni volti nuovi, il film sequel della fortunata serie tv Downton Abbey. La sceneggiatura di Downton Abbey - Il film sarà ancora di Julian Fellowes, lo showrunner ora in veste di produttore, mentre la regia sarà di Michael Engler, già dietro alla macchina da presa nel 2014 per quattro episodi della serie e recentemente al lavoro su Unbreakable Kimmy Schmidt.
Il film si ambienterà negli anni Trenta, a qualche anno di distanza dalla fine dell'ultimo episodio, andato in onda in Italia nel 2016.
Sei stagioni, 52 episodi e un'ultima puntata che aveva messo d'accordo tutti. Anche perché, a dar retta alle dichiarazioni di allora, la famiglia Crawley sarebbe rimasta inchiodata per sempre al piccolo schermo, senza nemmeno la possibilità di rinnovarsi per un'altra stagione. Ma ora che il cinema si prepara ad accogliere gli intrighi, gli amori possibili e impossibili, le competizioni in famiglia del period drama più amato d'Inghilterra (The Crown, che ne è l'erede, doveva ancora arrivare), è importante - se non imprescindibile - riprendere le fila della trama. Dove eravamo rimasti, e a che punto ci aveva lasciato l'ultimo episodio della sesta stagione? Era stata, quasi per tutti i protagonisti (la struttura di Downton Abbey è più corale di quella di The Crown) una chiusura con happy ending a base di nascite e riconciliazioni.
Lady Edith aveva trovato l'amore e un nuovo padre per la piccola Marigold, Lady Mary aspettava un secondo figlio dal nuovo marito (il precedente era stato "ucciso" dal suo interprete, Dan Stevens, in cerca di una carriera a Hollywood) e Anna e Bates erano diventati genitori. La concordia sembrava finalmente essere arrivata tra le sorelle Edith e Mary, e mentre il "plebeo" Tom - vedovo della più piccola dei Crawley - si preparava a tornare in Inghilterra con la figlia, il maggiordomo Carson e la signora Hughes convolavano a giuste nozze. "Arriva un momento in cui tutti gli spettacoli devono finire, e la nostra serie non fa eccezione - diceva all'indomani della messa in onda Julian Fellowes, premio Oscar alla sceneggiatura per Gosford Park nel 2002 - abbiamo chiuso quando ci sembrava giusto e naturale". Ma la chiusura, evidentemente, non era così definitiva come sembrava.
Parte del successo dello show, dal costo allora elevatissimo di un milione a puntata, risiede nell'accuratezza della ricostruzione storica. Ambientata tra gli anni Dieci e Venti, attraverso il naufragio del Titanic, la recessione e la Grande Guerra, Downton Abbey è stata girata in parte nei London Studios e in parte a Highclere Castle nell'Hampshire, in una residenza di veri nobili (il conte e la contessa di Carnarvon, la cui famiglia possiede quelle terre dal 1679), dotata di una tenuta di 400 ettari. Tra le location usate per la serie all'interno di Highclere Castle, che dal 2012 è stato aperto al pubblico e affittato per matrimoni e feste, c'è il pianterreno, la biblioteca, la sala da pranzo, la camera da disegno e l'ampio corridoio. Utilizzato già nel 1982 come set del film The Missionary, il castello dei conti di Carnarvon ha ospitato, nel 1999, anche le riprese di alcune sequenze di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, ambientate nel grande salone.
Prima che il ciclone Netflix travolgesse il mondo dell'intrattenimento, e molto prima che il gigante dello streaming cominciasse a produrre, con House of Cards, contenuti propri, il popolo delle serie impazziva letteralmente per Downton Abbey. Lo show ebbe l'audience più alto di tutti i tempi, entrò nel Guinness dei primati come la serie più acclamata dalla critica, ricevette 69 candidature agli Emmy vincendo 15 premi: un bilancio che per lungo tempo non ha avuto rivali. Tanti i fan blasonati dello show, a partire dalla regina Elisabetta che avrebbe confessato, in un'intervista concessa alla rivista People, di divertirsi a scovare gli errori nella pur accurata ricostruzione scenografica della serie. Ma accaniti spettatori sono stati anche Barack e Michelle Obama, che per lungo tempo avrebbero goduto del particolare privilegio di ricevere le puntate in anticipo sui comuni mortali.
A Downton Abbey sono dedicati, in Inghilterra, decine di tour che trasportano i fan nei luoghi delle riprese, a Highclere Castle, Basilidon Park e nelle campagne di Oxford, mentre in libreria è possibile scovare la sceneggiatura completa della prima stagione (527 pagine, edite da Neri Pozza), una guida al "mondo di Downton Abbey" (Rizzoli), e "Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey" di Lady Fiona Carnarvon, storia vera della donna che ispirò il personaggio di Lady Cora. E ancora, in rete, esiste un ampio sottogenere di risorse dedicate alla serie: le ricette per cucinare colazioni, pranzi e cene alla Downton Abbey, in omaggio alle deliziose scene dei pasti nobiliari che ricorrono puntualmente in ogni puntata.
Bisogna premettere che uno spettatore che non ha visto la serIe TV si può trovare in difficoltà per la comprensione del film. La serie Tv 6 stagioni dal 2010 al 2015 con 52 episodi) ha avuto un enorme successo in USA, in Uk, in generale in molti paesi non in Italia, anzi le ultime 2 stagioni vennero retrocesse in La5. Io visto le prime stagioni, poi francamente le ho trovate ripetitive [...] Vai alla recensione »
Dopo aver recuperato le 6 stagioni della famigerata serie tv, è arrivato il momento del lungometraggio, approdato in sala l’anno scorso.In perfetto stile “Downton Abbey” con tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere nei minimi dettagli durante le 60 puntate, il film ci dà qualche flash sulla loro vita nel 1927 (a 3 anni di distanza da dove l’ultima stagione si era conclusa) ma soprattutto [...] Vai alla recensione »
"Downton Abbey"(Michael Engler, sceneggiatura e soggetto di Julain Fellowes, autore della serie TV di cui il film è un "sequel", 2019). Visita reale, 1927, a Downton Abbey, dai conti Grantham, dopo che il"luogo"è da tempo conteso o meglio se ne parla come di una"sovrastruttura" anche finanzaimente insostenibile o quasi; riespolodno tutte [...] Vai alla recensione »
Se non avete mai visto nessuna delle cinquantadue puntate della omonima serie televisiva britannica andata in onda dal 2010 al 2015, passerete tre quarti del tempo a capire chi è chi. E se oltretutto avete visto “Gosford Park” del 2001, passerete il tempo a pensare al geniale film di Altman. Infatti lo sceneggiatore di quel film, Julian Fellowes, è lo stesso della fortunata [...] Vai alla recensione »
Dopo 52 episodi e 6 stagioni televisive Downton Abbey tenta il salto verso il grande schermo deludendo i milioni di fan che hanno seguito e apprezzato la serie. Il film è tecnicamente ben confezionato ma il contenuto risulta "annacquato" e privo di quel quid che rendeva a tratti speciale la serie. Ne risulta un opera carina ma di scarso coinvolgimento, che appare più che altro [...] Vai alla recensione »
Il mio è un giudizio di uno che non ha visto la serie, ma solo il film e non mi è piaciuto molto. Si ha l'impressione che gli eventi si accavallino con eccessiva rapidità, passando da uno all'altro senza tempo di svilupparsi davvero. Le continue svolte portano con sè il sapore di singoli episodi della serie condensati in poche scene.
Questo"Downton Abbey"di Michael Engler(2019), sequel della serie TV che si era protratta dal 2010 al 2015, che naturakmente"completa"cronologicamente la storia, arrivando fino al 2027, quando King George V e la queen Mary fanno visita ai conti Grantham , ovviamnete a Downton Abbey, ha due punti di forza nel racconto, oltre alle strorie-intrighi di novili e soprattuttto di [...] Vai alla recensione »
Downtown Abbey e' il sequel della famosa serie tv, che si fermava dopo 52 episodi al 1925, mentre qui siamo nel 1927 ambientato nello yorkshire. La trama e' molto (forse troppo) semplice: ovvero la visita x una notte dei Reali d'Inghilterra. Raffinato, patinato il giusto, e con un gruppo di ottimi attori (tanti ereditati dalla serie tv) che sanno dare il giusto ritmo alla pellicola, tra [...] Vai alla recensione »
Venire trasportati per due ore nel 1927, in una prestigiosa country house inglese, con Lady Mary che pare miss Rossella (anche se più antipatica), è un sogno che solo il cinema può permettere. E che perfezione, che meraviglia, che musica (meravigliosa, la stessa della serie tv), che meccanismo perfettamente oliato, e non dimentichiamo le magnifiche voce del doppiaggio italiano [...] Vai alla recensione »
Questo film diretto da Michael Engler ma soprattutto scritto da Julian Fellowes, già creatore della mitica serie britannica (5 stagioni), oltre che un regalo per i fan è il modo giusto per tutti gli altri di far la conoscenza con la famiglia Crawley che nel suo castello riceve per una notte la visita del re e della regina. Già autore dello stupendo film di Altman Gosford [...] Vai alla recensione »
Come nella tradizione consolidata, cinque stagioni su sei si chiudono con uno "speciale natalizio", diviso in due parti, che prosegue e conclude la trama della stagione. Il film non è altro che uno di questi regali, una doppia puntata, che, pur riprendendo il filo laddove lo avevamo lasciato, aggiunge alla storia nuovi e piacevoli elementi. Veniamo a noi: come sempre i personaggi sono dipinti magistralmente [...] Vai alla recensione »
Questo ottimo film diretto in maniera magistrale dal regista Michael Engler ci descrive l'elegante dimora di Downtown Abbey, di proprietà della famiglia Crawley, durante il periodo degli anni '20. La trama si concentra sul grande evento relativo all'arrivo dei reali d'Inghilterra presso tale dimora dove vi soggiorneranno per una cena e per una notte.
Tutto ha origine con Gosford Park. Nel lontano 2001 Robert Altman mette in scena uno script di Julian Fellowes ambientato nel 1932 in una grande residenza della campagna inglese dove una famiglia aristocratica organizza una battuta di caccia con invitati: accadono fatti strani tra nobili e servitù. La sceneggiatura vince l'Oscar, il regista il Golden Globe.
Sei stagioni, cinquantadue episodi. Una serie televisiva iconica, in costume, ambientata tra il 1912 e il 1926. Commedia inglese dalle battute affilate, che ha anticipato i futuri successi di ascolti su ogni tipo di piattaforma. È andata in onda dal 2010 al 2015. Downton Abbey approda ora al cinema, sulla scia dell'operazione fatta con El Camino per Breaking Bad e L'immortale per Gomorra (in uscita [...] Vai alla recensione »
Potevamo fermarci dopo 52 episodi, 6 stagioni, 3 Golden Globe, 15 Emmy e 9 anni da quando Downton Abbey apparve in tv? No. Eccoci dunque tornare nel maniero dei Crawley, Inghilterra del 1927, mentre Giorgio V e la Regina Maria arrivano in visita. Amorazzi, scandali, tradimenti, pure un attentato a Sua Maestà. Si racconta il classismo inglese andando su e giù tra le stanze dei domestici e padroni.
Quanto hanno dovuto attendere i fan sfegatati della serie Downton Abbey - la quale conta sei stagioni e 52 episodi - il seguito delle vicende della famiglia Crawley? Quattro anni di ricordi, di repliche degli episodi già visti, di scambi di notizie e false speranze sull'opportunità di girare o un meno un film con lo stesso cast e le stesse location.
Il fascio di luce che illumina ancora una volta, dopo 52 episodi televisivi e sei stagioni, la sfarzosa e imponente residenza patrizia di Downton Abbey, questa volta proietta le sue trame sullo schermo del cinema. Ciò che appare immediato nel fluire dei fatti che riguardano la gentilizia famiglia Crawley è il senso di un legame inscindibile con la residenza e ancora una volta la casa, i luoghi, si [...] Vai alla recensione »
Dopo tante vicissitudini la vita dei nobili Crawley è finalmente avviata a una placida routine, ma una lettera da Buckingham Palace getta nello scompiglio i membri della famiglia e la loro variopinta servitù: Re Giorgio V e la Regina Maria arriveranno in visita a Downton Abbey. Riusciranno i nostri eroi a far fronte a tale sfida, mentre ai piani inferiori la fedele servitù cercherà con tutte le forze [...] Vai alla recensione »
Aumenta la taglia dello schermo e, di conseguenza, la grandeur di Downton Abbey: lampadari più sontuosi, carrozze più sfarzose e argenteria ancora più luccicante, per accogliere con la consueta magnificenza un'inattesa visita regale. Ma è solo questione di grandezze: l'incursione cinematografica del gioiello della corona ITV non differisce troppo dai suoi precedenti televisivi (nemmeno nel minutaggio: [...] Vai alla recensione »
Dopo 52 episodi e 6 stagioni, Downton Abbey arriva al cinema con un sequel sulla nobile famiglia Crawley. La notiziona è che re George V e la moglie Mary (i nonni di Elisabetta) soggiorneranno da loro per una cena e una notte. Però si portano dietro lo chef, le provviste, i valletti e la governante provocando l'ammutinamento della servitù. Fra tè, tweed, abiti da sera e casti accenni a storie d'amore, [...] Vai alla recensione »
Non prendiamoci in giro: Downton Abbey non è tanto un film quanto invece un episodio speciale della serie televisiva über britannica che gli americani hanno divorato come focaccine da tè per sei stagioni dal 2011 al 2016. In ogni caso, è molto divertente vedere di nuovo la vecchia banda. Non appena attacca il tema musicale di John Lunn premiato agli Emmy, con la versione cinematografica, scritta dal [...] Vai alla recensione »
"Downton Abbey", dopo una cinquantina di episodi passati in tv, è diventato un film per il grande schermo. Lo ha scritto sempre Julian Fellowes, che è anche lo sceneggiatore di "Gosford Park", capolavoro di Robert Altman ambientato nella stessa decade novecentesca (i Trenta), e negli stessi luoghi, narrante le tensioni tra servi e padroni. Nell'ultimo lavoro di Followes, il conflitto nasce invece tra [...] Vai alla recensione »
Si ufficializza, non tutti consenzienti, il matrimonio tra piccolo e grande schermo con l'arrivo del film ispirato dalla amata serie Downton Abbey, come un capitolo conclusivo dell'agiata vita dell'aristocratica famiglia Crawley: l'ultima parola, che teniamo segreta, a Maggie Smith che è la vera reazionaria regina dello spettacolo e, nel corso degli anni, non si attende che la sua comparsa sulla scena. In [...] Vai alla recensione »
Aveva parecchio affascinato «Downton Abbey», dal 2010 per sei anni telesaga in 52 episodi. Era prevedibile un filmico spin-off. L'importante era non solo sfruttare buona parte del cast originale con interpreti nei loro stessi ruoli, ma anche cogliere un "british" evento di snodo. È una lettera con cui si comunica al conte Robert Crawley (Hugh Bonneville) che re Giorgio V e famiglia sarebbero giunti [...] Vai alla recensione »
Prima erano i romanzi a fornire le trame per i film. Con le serie, la fornitura è più accurata: i personaggi sono già vestiti e alloggiati, assieme agli attori di riferimento - utile mossa per evitare le lamentele dei lettori: "Me l'ero figurato diverso". Intanto premono, per ritagliarsi uno spazio, i reportage: "Hustlers - Le ragazze di Wall Street" di Lorene Scafaria (anteprima alla Festa di Roma, [...] Vai alla recensione »
«O si ama o si ama. Se non lo ami dispiace per la tua salute perché questo brand è un balsamo, in grado di guarire (quasi) tutti i mali dello spirito». Non c'è esagerazione, peraltro, nel post di un amico dedicato a «Downton Abbey», la serie tv inglese di culto: a parte la sfilza di premi di categoria incamerati nel corso di sei stagioni e 52 episodi, è notorio come la saga dei conti di Grantham e [...] Vai alla recensione »
Durante il loro viaggio nello Yorkshire, il re Giorgio V e la regina Maria si fermeranno dai Crowley un unico giorno: ma anche se resteranno solo per un pranzo reale, una parata e una cena, sarà sufficiente per sconvolgere e mettere a soqquadro un mondo regolato a orologeria com'è quello di "Downton Abbey". È questo l'espediente narrativo, senza dubbio indovinato, per il grande ingresso di una delle [...] Vai alla recensione »
A Downton Abbey la vita scorre tranquille finché una lettera annuncia l'arrivo dei sovrani inglesi in tour. Sale la febbre e quando si presentano il re e la regina inizia una giornata tra invidie familiari, contese - la corte regale e i servitori di Downton - e perfino delitti sfiorati. Un'ironia british condisce un film gradevole ed elegante, mutuato da una serie tv, che ripaga dalle volgarità di [...] Vai alla recensione »
Sotto i merletti tutto. Intelligenza, ironia, impareggiabile grazia aristocratica. Se, dopo essere stata una serie di culto, Downton Abbey vince la sfida del grande schermo, lo si deve in buona percentuale al ritorno di Maggy Smith, nei panni della cinica, schizzinosa, incontentabile, classista Lady Violet Crawley. Insomma, un concentrato di difetti che, filtrati dal talento di una delle più grandi [...] Vai alla recensione »
Stesso regista, stesso cast della serie tv, Downton Abbey "il film" introduce nell'universo degli aristocratici di mestiere che il pubblico ben conosce una novità dirompente: la visita a Downton di Re Giorgio V e della Regina Maria d'Inghilterra. Siamo nel 1927, a cavallo tra due guerre mondiali, e l'evento non sembrerebbe poi così straordinario: non fosse che la regale visita destabilizza l'equilibrio, [...] Vai alla recensione »
Ieri, oggi e domani. Tutto passa tranne Downton Abbey, perché dalla "home" dei Crawley nessuno vorrebbe mai uscire. E tanto hanno insistito i fan planetari della serie tv britannica da ottenere qualcosa di inconsueto se non straordinario: la creazione di un film che la portasse a conclusione. Almeno finché un sequel verrà caldeggiato, cosa molto probabile a giudicare dal successo al box office mondiale [...] Vai alla recensione »
"Downton Abbey" evade dal piccolo schermo e approda al cinema, data ufficiale il 24 ottobre e anteprima pubblica alla Festa di Roma, nel caso che i "tossici" della serie tv di più incondizionato e trasversale consenso tra il 2010 e il 2016 fossero interessati a seguire la nuova avventura dell'aristocratica famiglia Crawley. Il trasloco di una serie di culto sul grande schermo è sempre un azzardo, [...] Vai alla recensione »
Downton Abbey è un ritrovo nostalgico per appassionati della serie televisiva che vogliono rivedere ancora una volta un siparietto spassoso e ben costruito. Ritrovare Downton al cinema dopo quattro anni, sei stagioni e tre Emmy Award non è stato poi così insolito: già dalle note musicali e dalle prime ironie si ha una sensazione di familiarità, come se si fosse appena tornati a casa.
Tra le serie tv più celebri e più celebrate dell'ultimo decennio, Downton Abbey (2011-2016) - rispetto a tanti altri format per il piccolo schermo che continuano a sopravvivere stancamente - sarebbe potuta durare in eterno. Proprio per questo, allora, ritrovare sul grande schermo la magnifica tenuta eponima e i personaggi che l'hanno abitata per sei stagioni (l'aristocratica famiglia Crawley e la [...] Vai alla recensione »
La celebre serie tv Downton Abbey approda sul grande schermo riprendendo le vicende della famiglia aristocratica Crawley, che si erano interrotte proprio nella saga televisiva. Dopo la bellezza di 52 episodi divisi in sei stagioni, milioni di fan in tutto il mondo hanno accolto con entusiasmo la notizia dell'approdo al cinema della famiglia Crawley, che muovono i loro passi ed intrecci nella sontuosa [...] Vai alla recensione »
Ci sono alcuni film che vanno visti assolutamente sul grande schermo. Downton abbey non è tra questi. Al contrario, andrebbe visto in tv, subito dopo Natale, con in corpo mezzo litro di eggnog e a portata di mano una quantità di cioccolatini da potervi mandare in coma diabetico. È un film ridicolo ma, bisogna ammetterlo, abbastanza divertente. Per chi non lo sapesse, Downton abbey è il film tratto [...] Vai alla recensione »