Downton Abbey |
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Un film di Michael Engler.
Con Hugh Bonneville, Jim Carter, Michelle Dockery, Elizabeth McGovern.
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Titolo originale Downton Abbey.
Drammatico,
durata 122 min.
- Gran Bretagna 2019.
- Universal Pictures
uscita giovedì 24 ottobre 2019.
MYMONETRO
Downton Abbey ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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downton abbey as movie
di elgatolocoFeedback: 257517 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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martedì 28 luglio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Downton Abbey"(Michael Engler, sceneggiatura e soggetto di Julain Fellowes, autore della serie TV di cui il film è un "sequel", 2019). Visita reale, 1927, a Downton Abbey, dai conti Grantham, dopo che il"luogo"è da tempo conteso o meglio se ne parla come di una"sovrastruttura" anche finanzaimente insostenibile o quasi; riespolodno tutte le contradizioni già insite nella serie, che qui la visita dei regnanti riacutizza, ovviamente. Riesplodono anche controversie di classe e all'interno delle stesse classi, non esclusi(anzi)i"domestici". Se ci si concentrasse di pià su tali aspetti, anzi, un eventuale sequel di questo film, peraltro già annunciato(anche alla luce del successo ottenuto al"botteghino")sarebbe veramente, come già lo era la serie, un'apllicazione della concezione marxista(materialismo storico)per cui-.riassumo molto brevemente)la storia è lotta di classi sociai e determinanti"in ultima istanza"(Althusser)sono i rapporti di produzione e il loro contrasto oppositivo con le forze di produzione. Decisamente efficace, questa trasposzione dal piccolo al grande schermo, con maggiore spettacolarizzazione, comunque contenuta(altra scelta inhtellligente, dato che"strafare"sarebbe stato =banalizzare), con l'ulteriore scelta di mantenere il cast della serie, con pochissime variazioni(rimangono Maggie Smith, inimitabile, Hugh Bonneville, Jim Carter, Laura Carmichael, ossia tutti i punti di forza della serie), con scenografie , musiche(l'alternaza tra i "noiosamente placidi"walzer del "ballo reale"con i ritmi "altri"del jazz nel locale gay è un pezzo di cinema già di per sé). Che il tema gay venga qui trattato(non siamo in un'epoca molto successiva alla famosa condanna di Oscar Wilde, tra l'altro e il divieto.condanna rimane, come noto, ancoraq molto a lungo)è un altro titolo di merito; lo si fa"con juicio", ritraendosi da ogni"clebration"à la"Gay Pride", altra scelta opportuna... El Gato
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