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Il vizio della speranza, la video recensione

In un mondo con più ombre che luci, De Angelis pianta come un fiore la speranza, la prospettiva dell'umanità. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.

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venerdì 30 novembre 2018 - Video recensione

Maria ha un cane e una vita dannata. Ripescata in mare come un rifiuto, traghetta povere anime sul Volturno: donne trasformate in contenitori, che private della dignità, della libertà e della maternità, affittano l'utero per sopravvivere. La scoperta di una gravidanza inattesa scuote Maria dal profondo: incinta e in fuga, la donna sente crescere col ventre il bisogno di essere migliore.
Edoardo De Angelis pianta come un fiore la speranza in un luogo moribondo, bagnato dal Volturno e infestato da orrore ordinario. Con pudore e discrezione, il regista fruga sul volto della sua protagonista, che ha la solidità terrena di Pina Turco, e porta a galla la sua anima.

L'essenziale non passa per la parola ma per le immagini che De Angelis bagna di una luce sorda e crepuscolare, una penombra fisica e morale che domina il film.
MYmovies.it

In occasione dell'uscita al cinema di Il vizio della speranza, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.


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