Aoi è una giovane insegnante di scuola materna che viene improvvisamente lasciata dal fidanzato. La sua amica Michiko lavora in un call-center e ha "un sacco di tempo libero, ma poca libertà". Non riesce più ad avere rapporti col marito ed è follemente infatuata del suo insegnante di tennis, Masaki, con il quale ha una relazione. A chiudere il cerchio il genio autoproclamato K., con pericolose tendenze autoritarie. Quattro persone che vivono la grande Tokyo uniti dalla passione per la musica. Il destino li riunisce in un magazzino abbandonato adattato a studio di registrazione improvvisato dove i giovani lavorano sul suono sperimentale.
Nel suo quarto lungometraggio, Kohki Yoshida analizza con precisione i meccanismi di energia creativa: frustrazioni personali, vanità ed egoismo sono la base su cui poggia un processo creativo strettamente legato al dolore.