Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Cristina Comencini |
Attori | Virna Lisi, Marisa Paredes, Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi, Candela Peña Pihla Viitala, Nadeah Miranda, Cecilia Zingaro, Francesco Scianna, Lluís Homar, Neri Marcorè, Claudio Gioé, Toni Bertorelli, Jordi Mollà, Osiris Perez Cantador, Julian Donat Cattin, Pablo Nanni Ausin, Ippolito Chiarello, Vittorio Continelli, Isabella Ragno, Franco Miccoli, Maurizio Pellegrini. |
Uscita | giovedì 19 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,31 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento domenica 22 marzo 2015
Un grande cast femminile (Virna Lisi, Valeria Bruni Tedeschi, Angela Finocchiaro) al servizio di una storia ambientata in Puglia. Il film ha ottenuto 4 candidature a David di Donatello, 3 candidature e vinto un premio ai Globi d'oro, In Italia al Box Office Latin Lover ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 2,1 milioni di euro e 872 mila euro nel primo weekend.
Latin Lover è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Nel decennale della morte di Saverio Crispo, divo del cinema italiano, le due vedove e quattro delle cinque figlie, avute da cinque donne diverse, si ritrovano nel paesino pugliese da cui aveva origine il padre per una celebrazione che si trasformerà in una riunione di famiglia. E che famiglia: cinque nazionalità diverse, una manciata di nipotini di cui molti di nome Saverio, rivalità e di alleanze incrociate che durano da sempre e che per l'occasione esplodono come mortaretti, una dietro l'altra.
Cristina Comencini compone e scompone il ritratto corale di un'umanità femminile che ruota introno al ricordo di un uomo attingendo al miglior cinema europeo sull'argomento (Almodovar, Ozon, Monicelli, per fare solo tre nomi) ma anche alla sua autobiografia di primogenita di quattro sorelle, tutte figlie del mitico Luigi Comencini. E costruisce un'allegoria non solo sul mondo muliebre ma anche sul cinema, in particolare quello italiano: Latin Lover diventa così (anche) un elogio della grandezza dello schermo e dei suoi volti, nonché del cuore degli uomini e delle donne, quando vuole.
A tenere botta (e aggiungere del proprio) alla sceneggiatura firmata dal duo madre e figlia Cristina Comencini e Giulia Calenda è un cast di attrici in gran forma, con punte di diamante le più anziane: Marisa Paredes, che "butta via" la sua scena madre con la grazia leggera che hanno solo le grandi interpreti, e Virna Lisi (cui è dedicato il film), che condivide la scena madre scritta invece per lei facendo ridere di gusto le sue costar, con la generosità che hanno solo le attrici autentiche.
L'impianto è fortemente teatrale ma i dialoghi hanno il ritmo e la naturalezza del reale, e snocciolano piccole e grandi verità attraverso la sensibilità (e la capacità di contraddizione) femminili. E il doppio registro che fa leggere la storia come metafora cinematografica si snoda lungo tutta la narrazione, facendo da ironico contrappunto all'emotività che tracima dalle interpretazioni del cast, di cui fanno parte anche alcuni uomini presi a prestito (come Paredes) dal cinema almodovariano - Jordi Mollà e Lluís Homar - e tre italiani - Neri Marcorè, Claudio Gioè e Toni Bertorelli - contenti di fare da spalla alle colleghe. Al volto antico e autoironico di Francesco Scianna il compito di interpretare l'uomo dei sogni, facendo esplicito omaggio un po' a Volonté, un po' a Mastroianni e molto, moltissimo a Vittorio Gassman, e attraverso di loro alle stagioni del cinema italiano - la commedia anni Sessanta, l'impegno dei Settanta, gli spaghetti western, gli excursus oltralpe e a Hollywood, persino un immaginario periodo bergmaniano.
Ma Latin Lover appartiene all'impaccio esistenziale di Valeria Bruni Tedeschi, alle nevrosi di Angela Finocchiaro, alla spontaneità latina di Candela Peña, alla naiveté nordica di Pilha Viitala e all'accento yankee di Nadeah Miranda che consente a Comencini di chiudere in musical, senza vergogna. L'intero film si concede il lusso dell'eccesso cinematografico citazionista e smaccatamente emozionale, della celebrazione del lavoro d'attore attraverso movimenti di macchina attentamente pianificati e poi abbandonati all'improvvisazione del momento. Memore del suo Due partite la regista inscena conversazioni da tè fra le signore ben attenta a "tagliare le scene con troppe parole" e a lasciar filtrare la ferocia e il dolore che attraversano i discorsi femminili.
Comencini mette a frutto il suo background altoborghese e la sua conoscenza da insider del cinema ben sapendo che "la colpa è sempre del regista", e fregandosene. E sulle sue donne, soprattutto le meno giovani, punta una luce diretta che ne valorizza le rughe invece di negarne il passato.
Nuovo film corale della Comencini che, dopo il per me PESSIMO "Il più bel giorno della mia vita", riesce a scrollarsi quello schematismo a volte intransigente che limitava e la storia e gli attori stessi chiamati a renderla sullo schermo per volare con piglio preciso e puntuale (la parte commemorativa è veramente STRAORDINARIA) ma anche con tanto houmor, brio e ritmo.
Tutto fa pensare che è un film autobiografico,ma più che a una storia privata ,fa riferimento a un ambiente, a un vissuto profondamente assaporato ,forse patito… La Comencini racconta con molta partecipazione ,dimostrando di conoscere intimamente ,le relazioni che intercorrono tra [...] Vai alla recensione »
Un film gradevole , simpatico , sincero . Gli attori sono bravi e credibili . Una citazione in particolare per Marisa Paredes e Valeria Bruni Tedeschi . Si sorride ,qualche volta si ride ma con educazione e senza volgarità . Cristina Comencini ha diretto il film con mano ferma e senza sbavature o lungaggini . Ma la sequenza migliore arriva nel finale ed è la commemorazione [...] Vai alla recensione »
Per primo un piccolo appunto a My Movies. Nella locandina, nella parte superiore, il film è indicato come "drammatico". Se questo lo è mi chiedo come saranno quelli che veramente lo sono? Invece siamo davanti a una garbata commedia nel solco della migliore tradizione italiana. Più che al padre la Comencini pare sia maggiormente debitrice a Monicelli e alla struttura [...] Vai alla recensione »
Purtroppo non posso unirmi al coro delle tante recensioni positive. Il film della Comencini, regista che peraltro ho apprezzato in opere passate, ha troppe ambizioni, e non ne centra nemmeno una. La celebrazione del cinema italiano d'autore si concreta in una stucchevole serie di immaginette che sembranno photoshoppate dai film dai quali prendono ispirazione, e delle quali si stenta a comprendere [...] Vai alla recensione »
Gradevole commedia che vuole dare una visione grottesca di quello che nel dopo guerra i divi Italiani seminavano nel mondo ,in quel periodo erano i più ricercati per la loro bravura ma soprattutto per il loro modo di fare ,semplice e senza pregiudizi.La sceneggiatura che intreccia i vari personaggi scorre via in un monologo al femminile dove tra mogli e figlie il confronto con colpi di scena mettono [...] Vai alla recensione »
C’è più di un tocco alla Almodovar nell’ultima, riuscita, commedia di Cristina Comencini, “Latin lover”. Le donne in crisi, di varia età e con stili di vita diversissimi, hanno tutte a che fare con il bell’imbusto del titolo, il grande attore del cinema italiano Saverio Crispo (Francesco Scianna, già con Tornatore per “Baaria”), morto ormai da una decina d’anni e di cui si apprestano a celebrare i [...] Vai alla recensione »
LATIN LOVER (IT, 2015) diretto da CRISTINA COMENCINI. Interpretato da Virna Lisi, Marisa Paredes, Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi, Candela Peňa, Pihla Viitala, Nadeah Miranda, Francesco Scianna, Neri Marcorè, Claudio Gioè, Lluìs Homar, Toni Bertorelli, Jordi Molla Saverio Crispo, un volto inconfondibile del cinema italiano, un genio (come lo definisce il [...] Vai alla recensione »
In una commedia che ha il sapore delle pellicole di Pedro Almodovar, la Comencini realizza un'opera gradevole incentrata su un attore italiano dal nome immaginario di Saverio Crispo, divo dei tempi d'oro del cinema italiano. A dieci anni dalla sua morte, in suo onore è stata organizzata una festa con tanto di targa commemorativa nel suo paese natio; occasione questa per riunire tutte [...] Vai alla recensione »
Latin Lover, l’ultimo film di Cristina Comencini, è un bel film corale dove non è difficile ritrovare le atmosfere tipiche del cinema di Almodovar, spesso in bilico tra memoria e immagini, talvolta visionarie ma pur sempre di grande impatto emotivo. È un film che ruota attorno alla figura di Saverio Crispo, [...] Vai alla recensione »
Si esce piacevolmente soddisfatti dalla visione del film, che comincia un po' in sordina, con la graduale presentazione dei personaggi e continua in crescendo con una serie di scene madri che divertono lo spettatore, ma al tempo stesso lo inducono a riflettere sul cinema e non solo. Ma andiamo con ordine. Il film si può dire che sia articolato, tra gli altri, su tre temi: il [...] Vai alla recensione »
... ma con una Valeria Bruni Tedeschi di troppo. Il film scorre lieve in tutte le sue parti, grazie alle ottime interpretazioni di tutte le bravissime attrici coinvolte. Non per campanilismo, a mio avviso svettano sopra tutte la classe della grande Virna Lisi e la simpatia dell'ineguagliabile Finocchiaro. Purtroppo, le parti con la "nevrotica" Bruni Tedeschi, assolutamente insopporta [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta della riunione familiare che avviene nella casa della prima moglie di un attore famoso degli anni passati ed ormai defunto. Poichè il motivo di questa riunione familiare è quello dell'inaugurazione di una targa nel paese natio del suddetto defunto, vi partecipano le due ex-mogli e quasi tutte le figlie che questi ha avuto da varie donne, legittime o meno, [...] Vai alla recensione »
Un film garbato che mette in luce la figura di un attore in cui potrebbero rispecchiarsi i nostri migliori, se non fosse per quella strizzata d'occhio al mondo gay e al tradimento in casa di una sorella, che ne fa un prodotto attuale, in quanto mette in luce una morale completamente mutata rispetto all'epoca in cui è ambientato il film.
L'Italia è diventato un paese cosi mediocre che i recensori danno tre stelle e mezzo a una pellicola che in un paese normale ne riceverebbe due e mezzo. Un film che vorrebbe indagare su tutta la storia del grande cinema italiano,Scianna bravissimo si atteggia ai livelli del miglior Mastroianni e ne imita le mitiche gesta,il resto del cast non mi ha impressionato.
Un'occasione persa. Un film ripiegato suse stesso che scorre lento e noioso per 3/4 della sua durata. Bravi gli attori. Fastidioso Scianna.
Un minestrone dalla psicologia spicciola Nella storia manca solo l'arrivo dei marziani! Guardatelo in tv se proprio non avete nient'altro da fare
L'avevo saltato. Mi ero salvato. Ma poi niente, mi sono distratto e ci sono cascato. Mea culpa. Non parlerò di questo tale Francesco Scianna, espressivo come un bidone, non parlerò delle ambizioni di tutto il cucuzzaro, tante, troppe, malriposte. Non parlerò neanche del cast al femminile, sballato, tutto fuorché omogeneo, glutammato.
Se voleva essere uno spot alla Regione Puglia non e' certo riuscito. Almeno se avessero fatto vedere le bellezze vere del Salento sarebbe stato più gradevole. Un film lento, che non fa pensare ne riesce a far ridere. Mi è apparsa come la rivisitazione di "Speriamo che sia femmina" in chiave attuale, con tutto il peggio che il mondo di oggi ci riserva.
Solito spottone (per non dire polpettone) ambientato in Puglia (e quindi sovvenzionato dalla Apulia Film Commission con soldi pubblici) mirato più a pubblicizzare i piatti tipici (riso, patate e cozze, orecchiette e rape, zuppe di pesce e peccato aver tralasciato le melanzane ripiene) che a lasciare un segno cinematografico.
L'idea è buona davvero per rendere omaggio alla grande commedia all'Italiana del passato. Ma poi ci vuole una capacità registica per tenere in mano una folla di personaggi che qui non vedo. Manca fluidità nella narrazione . Si sente un desiderio di leggerezza alla Billy Wilder o alla Monicelli che non è nemmeno sfiorata e provarci senza [...] Vai alla recensione »
Le mogli e le figlie di un famoso attore si riuniscono nella sua città natale per celebrarne le glorie passate. Tra chiacchiere e pettegolezzi riemergono conflitti mai sopiti e vicende malamente tenute segrete. Commedia all'italiana con tante attrici famose, dialoghi approssimativi e qualche spunto interessante.
Questa è rivolta a chi non ha gradito: INSENSIBILI! Ai sentimenti, alla bellezza, alla bella musica, ad un montaggio così PERFETTO da rendere VEROSIMILE la glorificazione di un vivo: Scianna. SPLENDIDO, ha sul serio reincarnato il grande Gassmann (che credo sia stato il modello di ispirazione) con la sua mimica da VERO SEX SIMBOL, con la sua sagoma elegante e flessuosa nei momenti di [...] Vai alla recensione »
E' un prodotto curato, con alcune trovate divertenti. Il mondo del cinema è così, i maschi imitano le donne nel volersi mostrare attraenti, proprio come latin lover.
Film corale che se in una prima parte piò risultare un po' farraginoso,causa i tanti personaggi tra loro imparentati,con lo scorrere delle immagini ci avvolge,coinvolge,diverte e commuove sempre più. L'idea di fare un cast di caratteri forti é riuscita,laddove soprattutto due interpreti straordinarie e complici come la Lisi e la Paredes si trovano a meraviglia.
Film gradevole, simpatico, scorre via bene a parte qualche ingolfamento iniziale, quando devi renderti conto del ruolo di tutte quelle donne che una dopo l'altra arrivano in quella casa. Poi anche se mancano forti colpi di scena il film procede fino al termine senza scossoni ma con una buona dose di ironia.
I temi che toccano il rapporto tra padre e figlia mi piacciono sempre e questo dovrebbe insegnarmi qualcosa... ma.. il cuor ha ragioni cge la ragione non sente... non c'é nulla da dare... brava la Comencini, anche a dirigere tante brave attrici tutte insieme! Film che scorre con sorprese continue.. ma Segunda perché è la terza figlia? ;-)
Commediola italiana frizzante e garbata. Ben diretta e ben interpretata, regge pur in mancanza di idee. la Comencini si concentra sui personaggi, alcuni azzeccati. Bravissima la Paredes.
Era da tanto tempo che non vedevo un bel film italiano. Affascinante nel commemorare il vecchio cinema italiano, divertente, commovente, emozionante, molto bravi gli attori e soprattutto un bellissimo ricordo di Virna Lisi
Una prima parte apparentemente lenta e incerta viene stravolta e destata da una storia sorprendente, sorretta da un cast eccellente capitanato da una Virna Lisi a dir poco superba che mostra orgogliosamente tutta la sua bellezza e bravura. Considerati gli standard a cui il cinema italiano è abituato, finalmente un'ottima commedia, che sa divertire ed emozionare.
..nostalgicamente bello, un film gradevole,amorevole ... un cast di attori bravi e simpatici.. un po' d'amarcord per il tempo del cinema di altri tempi ... e poi l'Amore sempre l'Amore, in tutte le sue visioni, nel bene e nel male ... brava la Comencini ...
Purtroppo è un film mal riuscito. Gli attori non hanno avuto un testo valido su cui lavorare e inventare. L'idea sicuramente buona poteva dare vita a una trama intrigante ma in effetti è risultata assai debole. La Comencini è brava e la prossima volta sicuramente andrà meglio, glielo auguro di cuore.
Come nella mia "migliore tradizione" faccio tardi, perdo il film per cui sono andata al cinema e, nel cercare un sostituto,......ci guadagno immensamente!!!! Film splendido, delicato e ironico. Film che coinvolge profondamente. Dal trailer avevo totalmente frainteso il film, non pensavo di andare a vederlo. Invece......CHE FORTUNA!! L'ho già consigliato ad una marea di gente [...] Vai alla recensione »
Bellissimo è dir poco, un cast di attori unico, e la compianta Virna Lisi, unica. Un vero saggio del buon cinema italiano. Un vero capolavoro da non perdere.
Cristina Comencini torna alla commedia e fa centro. Per il decimo anniversario di morte di un famoso divo si riunisce nel natio borgo pugliese un clan femminile composto delle mogli Virna Lisi e Marisa Paredes e di cinque figlie nate da altrettante relazioni, fra cui Angela Finocchiaro e Valeria Bruni Tedeschi. Tutte in preda a nevrosi e gelosie create da loro irrisolto rapporto d'amore per quella [...] Vai alla recensione »
Com'è diventato noioso il cinema oggi. (...) Abbiamo vissuto una stagione indimenticabile, meravigliosa, ma adesso è finita". Le donne e le figlie del compianto Saverio Crispo (Francesco Scianna) non arrivano, la proiezione non può partire, sul palco un critico, Picci (Toni Bertorelli), la tira per le lunghe, masticando le lodi del cinema che era e non è più.
Nel decennale della morte del grande attore e latin lover Saverio Crispo, si riuniscono, nella casa di famiglia, le quattro figlie, avute da mogli diverse in giro per il mondo e due delle sue vedove. Sarà l'occasione per svelare segreti inconfessati, tra grandi rivalità e situazioni tragicomiche. Omaggio al cinema di una volta in un bel film corale girato da una donna, dove l'universo femminile esce [...] Vai alla recensione »