Anno | 2015 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Fernando Muraca |
Attori | Valeria Solarino, Antonino Bruschetta, Lorenza Indovina, Tommaso Ragno, Marco Aiello, Piero Calabrese, Daniela Marra, Giuseppe Vitale Francesco Colella. |
Uscita | giovedì 26 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | ASAP Cinema Network |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,33 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 30 giugno 2015
Lungometraggio di esordio di Fernando Muraca, il film è basato sul romanzo Il cielo a metà con cui Monica Zapelli fa il suo debutto nella letteratura. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Globi d'oro,
CONSIGLIATO SÌ
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Calabria, oggi. Caterina è la moglie del boss 'ndranghetista Alfredo e ha allevato il loro figlio Pasquale per un futuro di capomafia. Assunta, sorella minore di Caterina, ha già perso il marito, ucciso nella guerra fra bande, e vede il figlio Giuseppe incamminarsi sulla stessa strada. Vittoria, magistrato contro la 'ndrangheta, cerca di infrangere il muro di omertà che lega i componenti della famiglia a protezione del potere incontrastato di Alfredo. E quando Nando, neomarito di Assunta, viene arrestato, Vittoria intravede la sua occasione.
Lungometraggio di esordio di Fernando Muraca, La terra dei santi è basato sul romanzo Il cielo a metà con cui Monica Zapelli, già sceneggiatrice de I cento passi, fa il suo debutto nella letteratura. L'adattamento cinematografico ha molti aspetti positivi e qualche ingenuità: in positivo ci sono una struttura narrativa forte, ottime interpretazioni da parte di tutto il cast, con una sorprendente Lorenza Indovina nei panni di Caterina, una fotografia livida e fortemente contrastata che sottolinea le divisioni in bianco e nero fra legalità e crimine, fra maschi e femmine, fra codici d'onore personali e regole della società, quella mafiosa come quella civile. Ottima la regia in alcune brevi scene d'azione che si ispirano più al western che al mafia movie, e azzeccata la durata contenuta del film, che si interrompe al momento giusto.
Dal lato delle ingenuità, un'eccessiva letterarietà dei dialoghi, una sovrabbondanza di dialetto incomprensibile (necessari i sottotitoli, in alcune scene), una certa difficoltà (per chi guarda) a distinguere le parentele fra i personaggi e alcune svolte melodrammatiche troppo plateali che avrebbero dovuto lievitare drammaturgicamente con maggiore gradualità. Non giova a La terra dei santi l'uscita dopo Anime nere di Francesco Munzi, ambientato nello stesso habitat ma dotato di maggiore asciuttezza narrativa e più solidi agganci alla cronaca.
Resta comunque un esordio degno di nota, con un taglio al femminile che rende la storia più originale e meno scontata, e un'analisi del "materno" articolata attraverso tre diverse figure di donna. Interessante infine l'accenno alle difficoltà economiche degli 'ndranghetisti e al disinteresse dello Stato per la battaglia solitaria delle forze dell'ordine nel profondo Sud d'Italia.
La valenza del film già sarebbe enorme se ci si chiudesse nel solo microcosmo della storia raccontata. Se poi si allarga l'esemplarità della vicenda appena e non oltre il fenomeno sociale sottostante si trovano infiniti spunti di discussione, nonostante la umiltà degli autori che non divagano mai e nella breve durata del film cercano di circoscrivere la [...] Vai alla recensione »
Un’opera interessante di Fernando Muraca che lascia aperta la strada ad una produzione futura più matura e completa. Il film sembra avere il carattere di un cortometraggio o meglio di più corti assemblati, in cui i personaggi sono tratteggiati per avere una vita breve e non idonea allo sviluppo complesso di un lungometraggio, rimanendo in sospeso, come se attendessero, statue [...] Vai alla recensione »
Gran bel soggetto da giocare, originale vedere la mafia calabrese da un punto di vista, quello di una donna, moglie e madre di mafia. E sì, la vera protagonista è Daniela Marra, praticamente esordiente dopo molto teatro. Da donna del sud ci fa entrare nella mentalità famlistica che alimenta la mafia, un ruolo tragico perfettamente interpretato.
Il primo lungometraggio di finzione di Fernando Muraca parla di criminalità calabrese senza la grandiosità dell'affresco e senza voler fornire una chiave di interpretazione onnicomprensiva. Ma concentrandosi su un dettaglio. La triangolazione fra tre donne. La magistrata Valeria Solarino dalla parte dello Stato. E le sorelle Antonia Daniela Marra (Assunta) e Lorenza Indovina (Caterina) sull'altro fronte [...] Vai alla recensione »
«Togliamo i figli agli alcolizzati, agli indigenti, ai tossici, perché non agli 'ndranghetisti?» si chiede Vittoria (Solarino), magistrato a Lamezia Terme, facendo così incrinare il muro di omertà delle due sorelle Assunta (Marra) e Caterina (lndovina), sposate con due malavitosi. Complimenti al calabrese Fernando Muraca per questa sua opera prima che parla di 'ndrangheta con un approccio diverso, [...] Vai alla recensione »