Il ponte delle spie |
||||||||||||||
Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch.
continua»
Titolo originale Bridge of Spies.
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
Il ponte delle spie ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film tutto d'un pezzo
di ZararFeedback: 13464 | altri commenti e recensioni di Zarar |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 20 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film americanissimo, molto ben confezionato, come ci si poteva aspettare da un regista come Spielberg, da sceneggiatori come i fratelli Coen e da un attore come Tom Hanks. Il tema è coinvolgente: lo scambio, avvenuto nel 1962, della spia sovietica Rudolf Abel’ con il pilota americano Francis G. Powers, abbattuto in territorio russo due anni prima con il suo U-2 mentre filmava postazioni sensibili e catturato vivo. In quegli anni la vicenda U-2 ebbe un impatto molto forte sul dibattito politico internazionale, svelando in modo eclatante il gioco delle spie collegato ai rapporti difficilissimi tra le due superpotenze USA e Unione Sovietica, al deterrente nucleare e a quel clima di reciproche diffidenze e paure che fu la guerra fredda e che la costruzione del muro di Berlino nel ’61 cristallizzò e simbolizzò per decenni. Ha anche un senso ricordare oggi quel periodo, in un momento in cui il cosiddetto ‘scontro di civiltà’ genera una dinamica del terrore e di pericolose azioni e reazioni ad amplissimo raggio che, oggi come allora, mettono in pericolo la pace mondiale e i principi fondamentali delle democrazie. Una riproposizione dunque opportuna e persuasiva a livello sostanziale, con tutti i crismi di un ottimo mestiere a livello formale. Qualche riserva va fatta sull’impronta ‘pedagogica’ a stelle e strisce che avvolge il film come una bandiera, per ricordarci che c’è una sola democrazia e un solo paese in cui honesty, freedom e democracy (incarnate nell’eroe ‘tutto d’un pezzo’ Donovan) sono comunque garantite, e questo, se già non lo sapessimo, è l’America. Quest’impronta toglie anche una reale tensione all’azione, che ha ben poco del genere thriller a cui viene assimilata: non c’è colpo di scena che tolga allo spettatore la sensazione confortante che il bene trionferà. Tre stelle e mezzo.
[+] lascia un commento a zarar »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Zarar:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||