Il ponte delle spie |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch.
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Titolo originale Bridge of Spies.
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
Il ponte delle spie
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un vincitori e vinti dei giorni nostridi GiadasFeedback: 303 | altri commenti e recensioni di Giadas |
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venerdì 25 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ottimo film, due ore e mezza che volano. Film non proprio leggero, ma intervallato da piccoli barlumi di semi-comicità. Inoltre con una regia tale, una sceneggiatura tale e degli attori tali (dai protagonisti alle comparse sulla metto) la pellicola poteva durare anche 25 ore e lo spettatore non si sarebbe annoiato. Hanks da urlo, ma Rylance da brividi. Pellicola che tratta sì di spie degli anni '60, ma questa sembra quasi una copertura per trattare temi più che attuali: cos'è la cittadinanza, cosa la democrazia, cosa la normalità. E cosa rende un buon specialista un genio, un esempio nel suo campo? Mi ha ricordato molto "vincitori e vinti" con le dovute differenze riguardanti il periodo di produzione: cosa rende una persona cittadina di uno Stato o di un altro, e quindi a quali regole deve sottostare? Non è tutto oro quello che luccica però. Fotografia non sempre perfetta e coerente anche se i toni "seppiolosi" a mio avviso rendono un qualcosa in più. Inoltre spesso la situazione viene romanzata un po' troppo: una Berlino est di maniera e un muro che ha tanto di storico quanto un unicorno ha di scientifico. Non riesce a trapelare quel malcontento che caratterizzava l'URSS. Forse però questa è stata una scelta e non un errore: in questo modo non viene messo in risalto l'essere migliore degli USA e della democrazia in generale; piuttosto la società americana viene messa sulla stessa linea dell'orizzonte russa, spesso facendo risultare questi ultimi più civilizzati dei tanto orgogliosi americani. Sembra quasi che le parti si inter cambino, ma che subito dopo tornino al loro posto. Una Russia accettabile è pronta a prostrarsi davanti all'America. Poco poco realistico. Per non parlare della scena in cui viene attaccato un areo americano: forse la scena che ha distrutto il film. Bellissimo il finale, che non spiega tutti i dubbi sorti nel film, ma me scioglie abbastanza, lasciandoti con quell'amaro in bocca, con quell'avidità di conoscenza che ti fa pensare al film. Forse avrei evitato le note di riferimento prettamente storico, ma esclusivamente perché non lo sopporto in alcun tipo di film. Musiche appena presenti, e comunque non rilevanti: ma questo non è un musical, è un film, e perfetto non è. Assolutamente da vedere: un film che non passa inosservato e che non si lascia dimenticare
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