aristoteles
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sabato 25 giugno 2016
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il treno delle classi sociali
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Veloce va il treno della vita e per chi parte dal fondo è avvero difficile arrivare al sedersi in prima classe.
Nel tragitto mille peripezie,sofferenza e lotta senza sosta.
Nonostante l'accattivante proposta di questa scalata al vertice,firmata Bong Joon Ho,non rivedo lo straordinario impatto emotivo di capolavori come Blade Runner ed il primo (ed unico,in realtà) Matrix.
Detto questo, il prodotto offerto è ottimo,grazie ad una grafica da urlo,personaggi che restano nella memoria e scene fantastiche come la scoperta degli "ingredienti" per l pasti sintetici,lo scontro al buio e complessivamente tante altre trovate di eccellente qualità.
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Veloce va il treno della vita e per chi parte dal fondo è avvero difficile arrivare al sedersi in prima classe.
Nel tragitto mille peripezie,sofferenza e lotta senza sosta.
Nonostante l'accattivante proposta di questa scalata al vertice,firmata Bong Joon Ho,non rivedo lo straordinario impatto emotivo di capolavori come Blade Runner ed il primo (ed unico,in realtà) Matrix.
Detto questo, il prodotto offerto è ottimo,grazie ad una grafica da urlo,personaggi che restano nella memoria e scene fantastiche come la scoperta degli "ingredienti" per l pasti sintetici,lo scontro al buio e complessivamente tante altre trovate di eccellente qualità.
Tuttavia credo che la retorica,sopratutto nel finale,la faccia da padrone come una certa confusione che non aiuta.
Si finisce che il regalo offertoci sia più gradevole nella confenzione che in quello che ci ritroviamo tra le mani,con un parziale senso di delusione.
Insomma,consigliarne la visione mi sembra opportuno,non doveroso.
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biso93
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venerdì 5 maggio 2017
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eterna corsa del treno del mondo
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Snowpiercer é un film del 2013 scritto e diretto da Bong joon ho. Questo film possiede la grandissima qualità di riuscire ad unire l'enterteiment all' autorialita' dei temi che tratta. Intrattiene benissimo attraverso, l'azione, il mistero e la violenza, il tutto condito con lampi di sottile ironia e apre le menti e le discussioni degli spettatori portando in scena temi sociali e morali, in una forte critica nel mondo che abbiamo creato. Crudo, violento ed estremamente intelligente per come viene messo in scena, il film vanta un notevole cast che dona ottime performance e una regia di grande livello. Un film avanti 20 anni che narra la vita dei pochi umani sopravvissuti ad un'apocalisse che ha reso il mondo inabitabile.
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Snowpiercer é un film del 2013 scritto e diretto da Bong joon ho. Questo film possiede la grandissima qualità di riuscire ad unire l'enterteiment all' autorialita' dei temi che tratta. Intrattiene benissimo attraverso, l'azione, il mistero e la violenza, il tutto condito con lampi di sottile ironia e apre le menti e le discussioni degli spettatori portando in scena temi sociali e morali, in una forte critica nel mondo che abbiamo creato. Crudo, violento ed estremamente intelligente per come viene messo in scena, il film vanta un notevole cast che dona ottime performance e una regia di grande livello. Un film avanti 20 anni che narra la vita dei pochi umani sopravvissuti ad un'apocalisse che ha reso il mondo inabitabile. Il nuovo mondo e' un gigantesco ed ipertecnologico treno che dona rifugio ai sopravvissuti. Sceneggiatura perfetta abbinata ad un soggetto ed una idea geniale. Possiede tutte le caratteristiche per diventare un cult.Assolutamente imperdibile.
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brando10
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martedì 11 marzo 2014
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corre il treno...insieme alla noia.
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Così è rimasta solo una ferrovia..in un mondo ghiacciato dall' umanità che cercava la soluzione al riscaldamento globale. Sulla ferrovia corre un unico treno che non si ferma mai(?..),beh, non è come i nostri, ma nel futuro tutto sembra possibile.. Dentro al treno l'umanità, ovvero ciò che ne rimane..i poveri in fondo,col cibo fatto con rifiuti..le guardie armate a proteggere l'elite nella testa del treno,il cui leader,uno stranito Ed Harris,(bei tempi quando col suo impeccabile gilet guidava il volo di Tom Hanks nell'Apollo 13..)si annoia a morte nel triste e disadorno locale del locomotore. Una noia mortale, con la più che scontata rivolta del popolo,cui una mai così brutta,superindisponente Tilda Swinton tenta malamente di porre un rimedio.
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Così è rimasta solo una ferrovia..in un mondo ghiacciato dall' umanità che cercava la soluzione al riscaldamento globale. Sulla ferrovia corre un unico treno che non si ferma mai(?..),beh, non è come i nostri, ma nel futuro tutto sembra possibile.. Dentro al treno l'umanità, ovvero ciò che ne rimane..i poveri in fondo,col cibo fatto con rifiuti..le guardie armate a proteggere l'elite nella testa del treno,il cui leader,uno stranito Ed Harris,(bei tempi quando col suo impeccabile gilet guidava il volo di Tom Hanks nell'Apollo 13..)si annoia a morte nel triste e disadorno locale del locomotore. Una noia mortale, con la più che scontata rivolta del popolo,cui una mai così brutta,superindisponente Tilda Swinton tenta malamente di porre un rimedio. Raramente lascio i miei streaming,stavolta ho raggiunto una sala di proiezione,come faccio normalmente di fronte a spettacoli con alte aspettative; stavolta non è scattata la magia... ha prevalso la noia.
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[+] ok...questa è la trama
(di epidemic)
[ - ] ok...questa è la trama
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emilio cavallaro
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giovedì 22 maggio 2014
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la sorpresa che non ti aspetti!
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Rispetto a molte pellicole di fantascienza insulse e scarne di idee che ultimamente invadono i cinema, e che personalmente aborro (meglio fare qualcosa di buono o non farla proprio risparmiando milioni e milioni di costi di produzione), questo film mi ha sorpreso positivamente. All'inizio è un pò lento a mio modo di vedere, una lentezza che, a posteriori, è ben saldata nell'economia dell'intera pellicola. La trama è quello che è, l'idea del treno è abbastanza originale (e quando si deve girare un film "post-apocalittico" l'originalità va spesso a farsi benedire tramutandosi in banalità e scontatezza). Molto buona è anche l'interpretazione di Chris Evans, merito anche di un personaggio che va contro gli schemi di "eroe" che conosciamo ed ai quali siamo abituati, ma in generale anche gli altri personaggi appaiono ben saldati ra di loro.
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Rispetto a molte pellicole di fantascienza insulse e scarne di idee che ultimamente invadono i cinema, e che personalmente aborro (meglio fare qualcosa di buono o non farla proprio risparmiando milioni e milioni di costi di produzione), questo film mi ha sorpreso positivamente. All'inizio è un pò lento a mio modo di vedere, una lentezza che, a posteriori, è ben saldata nell'economia dell'intera pellicola. La trama è quello che è, l'idea del treno è abbastanza originale (e quando si deve girare un film "post-apocalittico" l'originalità va spesso a farsi benedire tramutandosi in banalità e scontatezza). Molto buona è anche l'interpretazione di Chris Evans, merito anche di un personaggio che va contro gli schemi di "eroe" che conosciamo ed ai quali siamo abituati, ma in generale anche gli altri personaggi appaiono ben saldati ra di loro. L'assenza (o meglio la "ridotta presenza") di un vero e proprio antagonista che insegue il gruppetto di sopravvissuti durante il loro viaggio verso la locomotiva (classico clichè di di molti film) è una scelta azzeccatissima, anche perchè conritbuisce molto a far concentrare lo spettatore su quello che è veramente il "nemico" che Evans e soci devono combattere, ovvero una sorta di casta spietata ed altezzosa, che rispecchia, come tutto il film d'altronde, una grande metafora della vita. Una volta finito, non viene da considerarlo un capolavoro, ma sicuramente un buon film, considerando anche che corrisponde alla prima avventura del regista Bong Joon-Ho in terra straniera. Consigliato.
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kimkiduk
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lunedì 16 giugno 2014
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completamente d'accordo
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Per una volta sono d'accordo con la recensione. Difficile paragonare questo film a "colossi monumentali" come Blad Runner o Matrix (il primo) ma sicuramente rasenta se non lo è il capolavoro di genere. A parte gli effetti bellissimi che ormai molti sanno fare, il film vale soprattutto per il suo finale, metafora dell'uomo e della sua autodistruzione. Il discorso di Wilford esprime tutto il concetto del film e ne vale la visione. Bellissimo il personaggio di Tilda Swinton e la sua interpretazione; forse non memorabile quella di Chris Evans "Curtis". Il treno è la nostra società, dove tutti hanno un ruolo, dove tutti sognano Wilford e dove nella sua follia lui ha ragione.
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Per una volta sono d'accordo con la recensione. Difficile paragonare questo film a "colossi monumentali" come Blad Runner o Matrix (il primo) ma sicuramente rasenta se non lo è il capolavoro di genere. A parte gli effetti bellissimi che ormai molti sanno fare, il film vale soprattutto per il suo finale, metafora dell'uomo e della sua autodistruzione. Il discorso di Wilford esprime tutto il concetto del film e ne vale la visione. Bellissimo il personaggio di Tilda Swinton e la sua interpretazione; forse non memorabile quella di Chris Evans "Curtis". Il treno è la nostra società, dove tutti hanno un ruolo, dove tutti sognano Wilford e dove nella sua follia lui ha ragione. Solo la distruzione ci riporterà all'inizio e ciclicamente l'inizio ritorna "per forza". Un mondo - il treno - che serve da salvezza per una verità come sempre nascosta dal potere. Il mondo esterno può essere ancora vivo per gli orsi e per gli uomini, ma il capo decide per tutti e tutti hanno bisogno di un capo. Buffo che il regista faccia ripartire tutto da un bambino di colore e da una ragazza asiatica. Sparisce la razza bianca forse vista come la prima responsabile della follia umana (giustamente?) e buffo o chiaramente chiarificatore il fatto che la società riparta da un maschio bambino - ancora forse senza cattiveria - e da una femmina ragazza più matura (meglio che decida una donna all'inizio). Eva e Adamo? Il treno è l'arca di Noè? Noè è l'uomo bianco che è causa della distruzione e della salvezza? Bong Joon-Ho è amico e collaboratore di Park Chan-Wook che qui è produttore e si vede e si sente molto l'influenza di Park. Infatti quest film è molto più vicino al cinema di Park che a quello di Bong. Ancora cinema coreano - che adoro spesso e volentieri - e pur con la collaborazione americana non cade nell'americanata classica. Da vedere e rivedere magari - come consigliato - insieme a Matriz, Blad Runner, Brazil e Strange Days. Per chi ama il genere è un capolavoro.
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williamd
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giovedì 26 giugno 2014
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una nuova epoca....
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Ci troviamo in un futuro non troppo lontano, e la Terra conosce una nuova era glaciale. Tutte le forme di vita si sono estinte, a parte quelle che hanno avuto la fortuna di salire sul Snowpiercer, un singolare, ultramoderno ed unico treno, inarrestabile ed autossuficiente. Il treno, dotato di venti vagoni più la carrozza principale, è un vero e proprio ecosistema, nel quale gli uomini sopravvivono nutrendosi soprattutto di carne e pesce -che vengono ricavati dal rispettivo allevamento di polli e e di varie specie di pesce, sempre tutto all'interno del treno- ed abbeverandosi con l'acqua che il treno riesce ad otterene distruggendo il ghiaccio all'esterno.
Tutto questo è stao reso possibile dal misterioso ingegnere Wilford (il costruttore del treno), da molti venerato come un Dio, da altri più che odiato.
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Ci troviamo in un futuro non troppo lontano, e la Terra conosce una nuova era glaciale. Tutte le forme di vita si sono estinte, a parte quelle che hanno avuto la fortuna di salire sul Snowpiercer, un singolare, ultramoderno ed unico treno, inarrestabile ed autossuficiente. Il treno, dotato di venti vagoni più la carrozza principale, è un vero e proprio ecosistema, nel quale gli uomini sopravvivono nutrendosi soprattutto di carne e pesce -che vengono ricavati dal rispettivo allevamento di polli e e di varie specie di pesce, sempre tutto all'interno del treno- ed abbeverandosi con l'acqua che il treno riesce ad otterene distruggendo il ghiaccio all'esterno.
Tutto questo è stao reso possibile dal misterioso ingegnere Wilford (il costruttore del treno), da molti venerato come un Dio, da altri più che odiato...
non tutto è rosa e fiori, infatti una parte degli umani (per il problema della scarsità delle risorse) si trova a vivere in una condizione di estrema povertà, miseria ed inferiorità rispetto ad altri: sul Snowpiercer vi è una condizione di disparità sociale, di classi sociali: facendo un paragone con il passato potremmo dire che al vertice di tutto e tutti si trova Wilford, una sorta di faraone-imperatore, che occupa la prima carrozza del treno; poi a seguire troviamo la nobiltà, il clero ed il popolo che occupano i vagoni successivi; ed infine gli schiavi e i servi della gleba, che occupano gli ultimi vagoni del treno, sempre vittime di angherie e soprusi...
Ma tutto ciò, prima o poi, è destinato a cambiare; in 17 anni le rivolte da parte degli "schiavi" sono state molte, ma tutte fallite, ma nessuna è mai stata come quella che stava presto per insorgere: guidati da Curtis (Chris Evans) si prospetta una battaglia all'ultimo sangue, una lotta per la libertà e per la vita: uno scontro lungo, 19 porte da aprire, 19 vagoni da conquistare; per impadronirsi del treno !
Personalmente devo dire che ho trovato il film davvero coinvolgente ed intrigante: azione, morti e omicidi si svolgono sullo sfondo, condiviso da tutti, di amare il nostro pianeta: la Terra! E non si sa mai che forse tutto possa ricominciare...la speranza è sempre l'ultima a morire !
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(di consigli per gli aquisti)
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lucadrago
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giovedì 17 luglio 2014
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come rovinare un potenziale enorme...
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Questa è la prima "recensione" che scrivo e mi spiace un poco farlo con una stroncatura di un film a cui sono state date tante stelle da persone che probabilmente conoscono il cinema meglio di me. Cominciamo: dunque in un futuro distopico una glaciazione ha costretto le persone a diventare "passeggeri"di un treno che grazie a un moto perpetuo infinito nell'eurasia generato da una locomotiva misteriosa gli consente di salvarsi dal freddo dalla fame e dall'estinzione... Ma come fa a funzionare il treno? Chi è veramente il suo misterioso inventore? Perchè le varie "classi" del treno finiscono in coda con la più degradante moltitudine di esseri "inutil" che; non potendo offrire ricchezze per pagarsi classi più agiate, sembrano condannati a vivere di stenti, essere privati talvolta dei loro bambini più piccoli, e senza acqua per lavarsi, cibo decente, luce ecc invece di essere "scaricate a morire nel freddo come vorrebbe la logica maligna della più spietata dittatura? Al finale si saprà la verità.
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Questa è la prima "recensione" che scrivo e mi spiace un poco farlo con una stroncatura di un film a cui sono state date tante stelle da persone che probabilmente conoscono il cinema meglio di me. Cominciamo: dunque in un futuro distopico una glaciazione ha costretto le persone a diventare "passeggeri"di un treno che grazie a un moto perpetuo infinito nell'eurasia generato da una locomotiva misteriosa gli consente di salvarsi dal freddo dalla fame e dall'estinzione... Ma come fa a funzionare il treno? Chi è veramente il suo misterioso inventore? Perchè le varie "classi" del treno finiscono in coda con la più degradante moltitudine di esseri "inutil" che; non potendo offrire ricchezze per pagarsi classi più agiate, sembrano condannati a vivere di stenti, essere privati talvolta dei loro bambini più piccoli, e senza acqua per lavarsi, cibo decente, luce ecc invece di essere "scaricate a morire nel freddo come vorrebbe la logica maligna della più spietata dittatura? Al finale si saprà la verità. Come in una piramide, occorre che i plebei in coda si organizzino, trovino un leader giovane (che sembra più un terminator senza alcun carisma, che un uomo in cerca di risposte e giustizia) e si ribellino, con l'aiuto di due asiatici, un uomo drogato hacker e una ragazza "veggente"(questi invece bravissimi a recitare la parte) sfruttati a loro volta dagli stessi sfruttati. In cima alla piramide cambierà (?) tutto... Snowpiercer avrebbe un'infinita serie di materiale a cui attingere, da Darwin a Marx, passando per Matrix (il 2 specialmente) e in alcuni vagoni Lynch ma non prende una posizione netta, mescola tutto in improbabili sparatorie talvolta quasi demenziali (dalla coda all'inizio di un treno in movimento per di più in curva passano pallottole di cecchini e centrano bersagli), bombe fatte con la droga, maestre d'asilo e autorità buffamente crudeli, vagoni lusso discoteche con barman, messaggi segreti ecc.. fino alla vetta della piramide in cui il duro rivoluzionario espressivo come un frigorifero, troverà le risposte....... Con un cast più adeguato (fanno eccezione i due asiatici ed un Ed Harris bravissimo, e troppo spesso attore sottovalutato) e una sceneggiatura più profonda dei personaggi e dei loro interrogativi poteva uscirne un capolavoro. Certo alla regia ci sarebbe dovuto essere un Nolan o un Fincher e almeno un'oretta in più ma il risultato sarebbe stato fantastico. Qui di fantastico c'è solo una grandiosa fotografia (stella in più per questa e Ed harris) e qualche certosina riproduzione dei vagoni, gli effetti speciali sono sporadici, la trama purtroppo e come già detto rovinata dalla recitazione e una regia nichilista. Se proprio vi interessa il concept ri-guardatevi "Brazil" o il recente "In Time"; meno fumo più arrosto. Peccato.
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alexander 1986
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domenica 27 luglio 2014
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la fantascienza che seduce ma non conquista
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Nel 2031 il nostro pianeta sarà nel pieno di una nuova era glaciale, effetto collaterale del nostro sviluppo tecnologico. Pochissimi umani continuano a sopravvivere su un mastodontico treno rompighiaccio, in perpetuo movimento e capitanato da un presunto divino Wilford, di cui come il suo esimio collega si dice che abiti nel vagone di testa ma non si è sicuri neppure dell'esistenza. Le risorse sono limitate e quindi da gestire. Ciò viene fatto costringendo una buona parte della 'popolazione' (i più sfigati) a una sottomissione in stile-campo di concentramento. Curtis (Chris Evans) guida l'ovvia ribellione.
Film ambizioso, il più costoso della storia del cinema coreano con un budget di oltre 38 milioni di dollari, 'Snowpiercer' presenta un'idea interessante (il treno come metafora dell'umanità) e la sviluppa con esiti altalenanti perché il regista Bong passa da momenti di notevole ispirazione a periodici balbettii.
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Nel 2031 il nostro pianeta sarà nel pieno di una nuova era glaciale, effetto collaterale del nostro sviluppo tecnologico. Pochissimi umani continuano a sopravvivere su un mastodontico treno rompighiaccio, in perpetuo movimento e capitanato da un presunto divino Wilford, di cui come il suo esimio collega si dice che abiti nel vagone di testa ma non si è sicuri neppure dell'esistenza. Le risorse sono limitate e quindi da gestire. Ciò viene fatto costringendo una buona parte della 'popolazione' (i più sfigati) a una sottomissione in stile-campo di concentramento. Curtis (Chris Evans) guida l'ovvia ribellione.
Film ambizioso, il più costoso della storia del cinema coreano con un budget di oltre 38 milioni di dollari, 'Snowpiercer' presenta un'idea interessante (il treno come metafora dell'umanità) e la sviluppa con esiti altalenanti perché il regista Bong passa da momenti di notevole ispirazione a periodici balbettii. Numerosi sviluppi narrativi appaiono peraltro assai forzati, e lasciamo pure perdere qualche fisiologico svarione scientifico. Il ricco cast - il detto Evans, e poi John Hurt, Ed Harris, Tilda Swinton, Jamie Bell, nonché la quota casalinga rappresentata da Kang-ho Song - si mette in gioco con umiltà e non sembra utilizzato al meglio. La parte migliore di 'Snowpiercer' si rivela essere il finale, non del tutto sorprendente ma neppure banale, conclusione troppo generosa per quanto si è visto prima.
Difficile dare un giudizio certo: è un prodotto non comune, per certi versi quasi coraggioso; al contempo non se ne possono ignorare neppure pesanti limiti, dettati forse dalla volontà di strafare. E' un film di fantascienza vera, di quelli che non si vedono da tempo; questo gli va concesso. Tuttavia non abbiamo a che fare con un lavoro meritevole di tante lodi e men che meno dell'accostamento ai grandi classici del genere, come si è sentito dire in giro.
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krodino
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giovedì 2 ottobre 2014
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orribile
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ma come si fa a dire che questo è un bel film? addirittura il sito gli dà 3 stelle e mezza. Non sono riuscito a finire di vederlo, dopo il vagone del Sushi e la maestrina che usa il mitra ne ho avuto abbastanza.. LA storia è di una banalità disarmante, i personaggi piatti, grotteschi, privi di una decente caratterizzazione, il tutto condito da una banale metafora del genere umano. E l ingeniere giapponese chiuso nella cella senza alcun tipo di respiratore o altri congegni per il mantenimento delle funzioni vitali? manco un bambino con un minimo di discernimento riuscirebbe a vederlo tutto senza rimanenre disgustato per la storia che non sta mai in piedi, non ha mai momenti di tensione perchè la noia è troppo forte.
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ma come si fa a dire che questo è un bel film? addirittura il sito gli dà 3 stelle e mezza. Non sono riuscito a finire di vederlo, dopo il vagone del Sushi e la maestrina che usa il mitra ne ho avuto abbastanza.. LA storia è di una banalità disarmante, i personaggi piatti, grotteschi, privi di una decente caratterizzazione, il tutto condito da una banale metafora del genere umano. E l ingeniere giapponese chiuso nella cella senza alcun tipo di respiratore o altri congegni per il mantenimento delle funzioni vitali? manco un bambino con un minimo di discernimento riuscirebbe a vederlo tutto senza rimanenre disgustato per la storia che non sta mai in piedi, non ha mai momenti di tensione perchè la noia è troppo forte.
L hanno accostato a Blade Runner, ma sicuramente chi l ha fatto, non ha mai visto il capolavoro di Scott.
ennesima trovata di marketing nella quale tanti fessi si sono crogiolati.
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[+] ahahahha perfettamente d accordo con te
(di bob_one1)
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raysugark
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venerdì 28 agosto 2015
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il moderno capolavoro della fantascienza
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Il moderno capolavoro della fantascienza, Snowpiercer oltre a essere un film di fantascienza ha anche una profonda riflessione, come lo abbiamo visto in Metropolis, Blade Runner, Matrix, ecc. Rappresentando nel corso del viaggio sul treno, di cui i protagonisti affrontano. Bong Joon-Ho ha saputo dare il massimo come lo ha dato nei suoi film precedenti, facendosi aiutare anche da Park Chan-Wook, di cui è il regista di Oldboy e il produttore di questa pellicola. La performance di Chris Evans è inaspettatamente emozionante. La fotografia cupa del film riesce a coltivare le atmosfere di tensione e di angoscia, seguendo dall'inizio fino alla fine. Per chi è fan di film di fantascienza particolarmente profonda e d'autore come Snowpiercer, Mettopolis, Blade Runner, Matrix, ecc, allora non dovrebbero assolutamente mancare questa perla.
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