pagan
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domenica 23 giugno 2013
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eccellente
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straordinario...non capisco cosa abbiano visto quelli che lo criticano. e non concordo per niente con la recensione della cappi.
l'atmosfera è la stessa della trilogia, stesso respiro epico, stessa suspence...qua e là qualche piccolo errore o imprecisione di adattamento rispetto al libro, ma considerata la difficoltà dell'opera tolkeniana è irrilevante..
anche se lo hobbit fu concepito come fiaba per bambini, jackson è riuscito ad elevarlo a un respiro epico, mettendo questa storia esattamente sullo stesso piano del signore degli anelli.
ci sono poi dei tocchi sopraffini, tipo la colonna sonora i cui giri melodici presentano alcuni rimandi a quella del signore degli anelli. gestiti molto bene anche i flash back e i collegamenti tra scene - molti difficili.
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straordinario...non capisco cosa abbiano visto quelli che lo criticano. e non concordo per niente con la recensione della cappi.
l'atmosfera è la stessa della trilogia, stesso respiro epico, stessa suspence...qua e là qualche piccolo errore o imprecisione di adattamento rispetto al libro, ma considerata la difficoltà dell'opera tolkeniana è irrilevante..
anche se lo hobbit fu concepito come fiaba per bambini, jackson è riuscito ad elevarlo a un respiro epico, mettendo questa storia esattamente sullo stesso piano del signore degli anelli.
ci sono poi dei tocchi sopraffini, tipo la colonna sonora i cui giri melodici presentano alcuni rimandi a quella del signore degli anelli. gestiti molto bene anche i flash back e i collegamenti tra scene - molti difficili.
che dire, la storia è meravigliosa e pazienza se qualcuno non riesce a sentire quell'emozione e quell'afflato nel cuore - il mito non è per tutti, come la prosa.
il film è altrettanto stupendo. non vedo l'ora di vedere il prossimo. grande jackson!
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simonk92
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lunedì 27 maggio 2013
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lo hobbit : molte aspettative per nulla
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Questo prequel de ''Il Signore degli Anelli'' non ha nulla a che vedere con l'epica trilogia .
La trama risulta noiosa e scontata fin dall'inizio e il film sembra essere una brutta parodia di quello che in realtà dovrebbe raccontare.
L'unica cosa che salva questo film sono le figure dei due personaggi già presenti nella trilogia( Gandalf e Gollum) e i buoni effetti speciali.
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aragorn82
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giovedì 9 maggio 2013
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l'inizio di una grande avventura
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Siamo nella Terra di Mezzo, per la precisione a Hobbiville, il villaggio natale di Bilbo Baggins, un hobbit abituato a trascorrere le sue giornate in modo sedentario e tranquillo, ma dopo la visita dello stregone Gandalf, verrà coinvolto, inizialmente suo malgrado, nell' intraprendere un lungo e pericoloso viaggio insieme a tredici nani, guidati dal valoroso Thorin Scudo di quercia, alla volta del Regno di Erebor. Lo scopo della missione è sconfiggere Smaug un enorme drago che si è impossessato del tesoro dei nani.
Il film è tratto dal romanzo di J.R.R.Tolkien Lo Hobbit, ed è il primo capitolo di una trilogia, un'opera che si preannuncia grandiosa, capace di portare lo spettatore nel fantastico mondo della Terra di Mezzo in modo coinvolgente, appassionante ed emozionante.
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Siamo nella Terra di Mezzo, per la precisione a Hobbiville, il villaggio natale di Bilbo Baggins, un hobbit abituato a trascorrere le sue giornate in modo sedentario e tranquillo, ma dopo la visita dello stregone Gandalf, verrà coinvolto, inizialmente suo malgrado, nell' intraprendere un lungo e pericoloso viaggio insieme a tredici nani, guidati dal valoroso Thorin Scudo di quercia, alla volta del Regno di Erebor. Lo scopo della missione è sconfiggere Smaug un enorme drago che si è impossessato del tesoro dei nani.
Il film è tratto dal romanzo di J.R.R.Tolkien Lo Hobbit, ed è il primo capitolo di una trilogia, un'opera che si preannuncia grandiosa, capace di portare lo spettatore nel fantastico mondo della Terra di Mezzo in modo coinvolgente, appassionante ed emozionante. La storia è bellissima e grazie alle innovative tecniche di ripresa utilizzate per realizzare il film, la percezione di essere catapultati dentro l'avventura è notevole.
Predestinato a far parte delle creazioni più belle e indimenticabili della storia del cinema.
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m_ir-ko
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giovedì 2 maggio 2013
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epico!!!!
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Ottimo film.
Per gli amanti del Signore degli anelli sarà stata una gioia ripercorrere tutta la storia fin dalle origini, Lo Hobbit in fondo non è altro che la storia prima del Signore degli anelli.
Un film bellissimo, un miscuglio tra l'EPICO e il reale.
Bellissimo rivivere le vicende degli Hobbit.
Lo consiglierei a tutti gli amanti di questo genere, non vi deluderà.
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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lo hobbit-un viaggio inaspettato: interessante
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Lo hobbit Bilbo (Freeman), spinto dal mago Gandalf (McKellen), intraprende un lungo e pericoloso viaggio per aiutare i nani a riconquistare la Montagna Solitaria, occupata dal drago Smaug. Perché Peter Jackson, dopo quasi dieci anni, ha deciso di tornare nella Terra di Mezzo? Partito come regista di splatter, passato all’epico/fantasy con Il signore degli anelli e King Kong e arrivato al thriller con Amabili resti, il regista neozelandese torna al genere che lo ha portato al successo con il primo capitolo di questa nuova trilogia tratta dal romanzo di Tolkien e, bisogna ammetterlo, è una grande delusione. Possiamo individuare tre punti indiscutibilmente favorevoli al film: l’interpretazione di Freeman, attore televisivo, assolutamente perfetto per il ruolo; le numerose scene di grande spettacolo, prima fra tutte il combattimento dei due giganti-montagna e l’ingresso in scena di Gollum, sempre interpretato da Andy Serkis e sempre memorabile.
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Lo hobbit Bilbo (Freeman), spinto dal mago Gandalf (McKellen), intraprende un lungo e pericoloso viaggio per aiutare i nani a riconquistare la Montagna Solitaria, occupata dal drago Smaug. Perché Peter Jackson, dopo quasi dieci anni, ha deciso di tornare nella Terra di Mezzo? Partito come regista di splatter, passato all’epico/fantasy con Il signore degli anelli e King Kong e arrivato al thriller con Amabili resti, il regista neozelandese torna al genere che lo ha portato al successo con il primo capitolo di questa nuova trilogia tratta dal romanzo di Tolkien e, bisogna ammetterlo, è una grande delusione. Possiamo individuare tre punti indiscutibilmente favorevoli al film: l’interpretazione di Freeman, attore televisivo, assolutamente perfetto per il ruolo; le numerose scene di grande spettacolo, prima fra tutte il combattimento dei due giganti-montagna e l’ingresso in scena di Gollum, sempre interpretato da Andy Serkis e sempre memorabile. Al passivo invece c’è l’inizio, smisuratamente e assurdamente lungo (un ora solo per la presentazione dei personaggi e trentacinque minuti solo nella casa di Bilbo!), dove i quattro sceneggiatori (Guillermo Del Toro, Fran Walsh, Philippa Boyens e il regista) sono così privi di idee da riuscire ad inserire l’unica parolaccia mai pronunciata nella Terra di Mezzo (infatti in nessuno dei tre film de Il signore degli anelli ci sono parole scurrili); è una smisurata parentesi di umorismo sciocco e sinceramente ridicolo. Inoltre il film è lento ed, in certi passaggi, persino di difficile comprensione. Risulta troppo lungo e sinceramente, dopo un po’ noioso, l’azione è infatti troppo schematica (ostacolo-superamento, ostacolo-superamento…). Inoltre gli sceneggiatori decidono di colorare il film, che, va ricordato, parte da un libro per bambini e adolescenti, di toni epici che sono totalmente fuori luogo: infatti con i toni da commedia con cui il film parte, il linguaggio epico de Il Signore degli Anelli ci sta molto male e, grazie anche all’imbranato personaggio di Bilbo, rende tutto ridicolo. Frodo soffriva, Bilbo inciampa e cerca fazzoletti per incipriarsi il naso: le due cose non concordano affatto. Riguardo al 3D bisogna dire che è proprio la regia di Jackson, che tanto l’ha osannato, a non valorizzarlo; il regista fa uso smodato di carrellate aeree che rendono l’azione difficile da decifrare. I 48 fotogrammi al secondo sono ridicoli e danno al film un aspetto da serie TV. Grande successo mondiale al botteghino con oltre un miliardo di incasso complessivo. Forse perché è un monumento visivo che si beve come un bicchier d’acqua, ma se si fa caso al suo gusto si rischia di doverla sputare. Speriamo almeno nei prossimi due capitoli.
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armando di carlo
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mercoledì 24 aprile 2013
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come un'ode all'uomo "comune"
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Eccoci dunque ancora una volta, a distanza di un decennio da “Il Signore degli Anelli – il ritorno del Re”, catapultati nella Terra di Mezzo per vivere le avventure di Hobbit della Contea, Nani, Elfi, maghi, orchi e creature mostruose di ogni ordine e grado.
Con “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” il cineasta neozelandese centra il quarto bersaglio consecutivo incollando il pubblico alle poltrone per quasi tre ore (2 ore e 45 minuti per l’esattezza).
Catturare nuovamente l’attenzione su vicende e personaggi dell’universo immaginario partorito dalla penna dello scrittore britannico successivamente alla trionfale trilogia non era cosa affatto semplice e scontata.
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Eccoci dunque ancora una volta, a distanza di un decennio da “Il Signore degli Anelli – il ritorno del Re”, catapultati nella Terra di Mezzo per vivere le avventure di Hobbit della Contea, Nani, Elfi, maghi, orchi e creature mostruose di ogni ordine e grado.
Con “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” il cineasta neozelandese centra il quarto bersaglio consecutivo incollando il pubblico alle poltrone per quasi tre ore (2 ore e 45 minuti per l’esattezza).
Catturare nuovamente l’attenzione su vicende e personaggi dell’universo immaginario partorito dalla penna dello scrittore britannico successivamente alla trionfale trilogia non era cosa affatto semplice e scontata. Dopo aver stupito con paesaggi mozzafiato, con epiche battaglie entrate a buon diritto nel firmamento cinematografico, con la leggiadria e la bellezza di dame e musiche elfiche, ecco che Jackson cambia in parte registro – cosa, per chi avesse letto il testo, dovuta anche alla struttura narrativa della fiaba – concedendo molto più spazio a narrazione intimista e dialoghi, precisando tuttavia che anche in questo prequel non si fanno desiderare azione pura ( ad esempio la rocambolesca fuga, agevolata dalla velocissima biga di Radagast il Bruno trainata da conigli a far da lepre, della compagnia – 13 nani,Bilbo Baggins e Gandalf il Grigio – da orchi a cavallo di mannari, o ancora lo scontro coi Goblin e quello con Azog ) e paesaggi mozzafiato.
Visto quanto detto e considerato che è riuscito a soddisfare le aspettative dei lettori di Tolkien, di coloro che hanno guardato la trilogia del Signore degli Anelli senza aver letto i libri e anche di coloro che per la prima volta si sono affacciati al genere, sono sempre più convinto che Peter Jackson non sfigurerebbe come sesto fra i maghi custodi della Terra di Mezzo, un po’ come Dante sesto nella schiera di Omero, Virgilio, Orazio, Ovidio e Lucano.
Uscendo dalla sala del Cinema Comunale “Beniamino Joppolo” ho raccolto numerosi commenti entusiastici; fra essi c’è chi si è divertito a focalizzare l’attenzione sui vari personaggi dei Nani (avidi, comici, affamati, impacciati, rumorosi, testardi,migranti reduci da diaspora ma al contempo leali, intrepidi e grandi guerrieri), chi su paesaggi ed atmosfere tipicamente fantasy, chi ha gradito particolarmente la colonna sonora e le atmosfere da “medioevo alternativo”ed io stesso, devo dire, sono rimasto ampiamente soddisfatto sin dalle prime battute.
Coniugando la maestria del regista e la geniale letteratura epico-mitologica di Tplkien, è d’altra parte facile immaginare il perché di un così vasto consenso. Qualcuno avrà forse arricciato il naso dopo aver letto l’“ardito” paragone fra i 5 maghi della Terra di Mezzo e i 5 grandi autori classici del canto quarto dell’Inferno di Dante; ebbene, il naso gli si arriccerà di più, probabilmente, leggendo le mie prossime affermazioni. Ritengo infatti non solo che l’epica di Tolkien possa entrare a buon diritto nei migliori dizionari di miti letterari ma anche che la forza dell’epos di questo scrittore non sia dissimile da quella di Dante stesso e persino da quella di Omero. A tutti piace vivere avventure fantastiche e a tutti piacciono gli eroi. Nello specifico la magia immortale di Tolkien è quella che regala ad un “Hobbit” la forza di vivere avventure da eroe pur non essendo che un comunissimo mortale. Lo Hobbit non è altri che l’uomo comune; siamo noi, gente della “Contea”, amanti delle comodità, pantofolai, buone forchette, noi, quelli a cui non piacciono i guai ma che se dovesse occorrere… noi, quelli che, se dopo un: <<Buon giorno!>> ,ci trovassimo coinvolti in un’avventura ci scopriremmo sì piccoli uomini, ma in grado di fare grandi cose, come Bilbo e Frodo Baggins. Ma in questa storia c’è molto di più del semplice eroismo, al di là delle apparenze c’è infatti tutto un bagaglio morale che scrittore e regista centellinano per grandi e piccini, dall’amore per la diversità all’inestimabile valore dell’amicizia, per non parlare infine delle straordinarie reinvenzioni e riscritture di storia e mitologia con la costruzione di un universo parallelo tanto fiabesco ed epico quanto saldamente legato ai valori più profondi e alle istanze più concrete dell’umanità.
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salvo8
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sabato 20 aprile 2013
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ci si aspettava di più
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Film discreto, ma nulla a che vedere con la trilogia del Signore degli anelli. Molti purtroppo i difetti di questo film, che potevano essere evitati. Primo, si ha subito l'impressione di aver allungato troppo il brodo. Lo si vede subito dall'inizio, con la scena dei nani (pessima secondo me la scena della canzone). Per fortuna nella seconda parte del film le cose si fanno un po' più interessanti. Altro difetto: diversamente dalla vecchia trilogia (impossibile non fare paragoni purtroppo) qui si vede troppo l'uso della computer grafica, soprattutto se guardato in HFR 3D. Ah ecco! Quasi dimenticavo, non capisco come il regista possa aver permesso l'uso di questa tecnica a dir poco orrenda (sarà stato costretto dalla Warner Bros?), che rende il film una specie di B-movie.
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Film discreto, ma nulla a che vedere con la trilogia del Signore degli anelli. Molti purtroppo i difetti di questo film, che potevano essere evitati. Primo, si ha subito l'impressione di aver allungato troppo il brodo. Lo si vede subito dall'inizio, con la scena dei nani (pessima secondo me la scena della canzone). Per fortuna nella seconda parte del film le cose si fanno un po' più interessanti. Altro difetto: diversamente dalla vecchia trilogia (impossibile non fare paragoni purtroppo) qui si vede troppo l'uso della computer grafica, soprattutto se guardato in HFR 3D. Ah ecco! Quasi dimenticavo, non capisco come il regista possa aver permesso l'uso di questa tecnica a dir poco orrenda (sarà stato costretto dalla Warner Bros?), che rende il film una specie di B-movie. Una delle caratteristiche che rende il Signore degli Anelli un capolavoro è secondo me la sua epicità. In questo "Lo hobbit", si riesce solo in alcune scene a trasmettere questa sensazione (le più belle secondo me). Purtroppo molte delle scene ricche di tensione vengono subito interrotte da battutine. Tanto che mi sono più volte chiesto se stessi vedendo un film comico... Mah! Vedasi la scena finale con il re dei goblin nella caverna. Caduta di stile.
Fra tutte questi difetti, una cosa positiva è l'invenzione del cattivo di turno, Azog. Senza la sua presenza nel film, sarebbe stato molto facile addormentarsi in sala. Pessima invece secondo me l'introduzione del personaggio di Radagast, anch'esso inventato appositamente per il film.
Giudizio complessivo: un film da cui ci si aspettava decisamente di meglio. Lascia intravedere qualcosa di buono. Non lo classificherei un B-Movie. D'altronde è molto meglio di molta robaccia in circolazione. Merita qualcosa in più di 2 stelle, ma 3 sono forse un po' troppe. 2 e 1/2!
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lidia caroli
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domenica 14 aprile 2013
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molto bello
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Bel film! epico ed emozionante!
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andrea.bonino.97
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sabato 13 aprile 2013
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una fiaba troppo pretenziosa..
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Lo Hobbit: è questo il titolo con la quale si presenta l'ennesimo adattamento della "Bibbia per Hobbit" di J.R.R. Tolkien, che forse era meglio lasciare in inglese, che narra tutti gli avvenimenti prima della triologia del Signore Degli Anelli. Atteso da molti, uscito nelle sale l'11 dicembre 2012, Lo Hobbit è a tutti gli effetti una fiaba per bambini, per molti versi... Non che sia una colpa del bravo Jackson, forse semplicemente l'idea di adattare al grande schermo un libro che poteva servire come storia per bambini, è risultata mal riuscita, specialmente per coloro che si aspettavano di vedere un film degno di tutto il mondo della Terra di mezzo.
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Lo Hobbit: è questo il titolo con la quale si presenta l'ennesimo adattamento della "Bibbia per Hobbit" di J.R.R. Tolkien, che forse era meglio lasciare in inglese, che narra tutti gli avvenimenti prima della triologia del Signore Degli Anelli. Atteso da molti, uscito nelle sale l'11 dicembre 2012, Lo Hobbit è a tutti gli effetti una fiaba per bambini, per molti versi... Non che sia una colpa del bravo Jackson, forse semplicemente l'idea di adattare al grande schermo un libro che poteva servire come storia per bambini, è risultata mal riuscita, specialmente per coloro che si aspettavano di vedere un film degno di tutto il mondo della Terra di mezzo... Ricco di effetti speciali mirabolanti e ben riusciti, abbonda troppo nel ridicolo, a causa dei personaggi, scanzonati, a volte stupidi e completamente al di sotto di quelli che erano presenti nella triologia originale. Forse proprio a causa del fatto che questo film è solo l'inizio del libro, e che quindi serva da "rampa" per i sui successivi 2 film. Per gli amanti di Tolkien, e cioè coloro che amano sia libri che film, sarà piacevole la visione, mentre per tutti coloro, adulti compresi che di erano abituati alle ambientazioni da fantasy "adulto" che era il signore degli anelli, rimarrano delusi. E il problema sarà trascinarli di nuovo nelle sale il 12 dicembre 2013, per assistere al seguito, che dovrà riparare ai problemi di "fiducia" causati da questo film. Staremo a vedere...
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atarix71
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venerdì 12 aprile 2013
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povero tolkien!
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Poco da dire su questo film, così come questo film dice poco e pure male. Basterebbero queste poche parole ad inquadrare lo scempio fatto da jackson di un libro che si sarebbe meritato altro... Già con la trilogia del signore degli anelli il buon furbacchione s'era concesso delle licenze intollerabili, che però bene o male venivano passate in cavalleria dall'ignoranza media - in campo tolkeniano fatemi aggiungere - di chi aveva visto i tre polpettoni - tanto per dirne una, sarei curioso di sapere quanti tra quelli che hanno visto il film sappiano chi è tom bombadil - e dal fatto che la weta aveva fatto un grandissimo lavoro a livello grafico, alla fine ci si divertiva ed in alcuni punti ci si emozionava pure, bastava non pensare che quei tre film pretendevano di essere la trasposizione del tomo di tolkien.
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Poco da dire su questo film, così come questo film dice poco e pure male. Basterebbero queste poche parole ad inquadrare lo scempio fatto da jackson di un libro che si sarebbe meritato altro... Già con la trilogia del signore degli anelli il buon furbacchione s'era concesso delle licenze intollerabili, che però bene o male venivano passate in cavalleria dall'ignoranza media - in campo tolkeniano fatemi aggiungere - di chi aveva visto i tre polpettoni - tanto per dirne una, sarei curioso di sapere quanti tra quelli che hanno visto il film sappiano chi è tom bombadil - e dal fatto che la weta aveva fatto un grandissimo lavoro a livello grafico, alla fine ci si divertiva ed in alcuni punti ci si emozionava pure, bastava non pensare che quei tre film pretendevano di essere la trasposizione del tomo di tolkien. Con lo hobbit però cambia tutto. Sceneggiatura tirata giù leggendo forse l'almanacco del giorno dopo, non certo il libro di j.r.r., attori da avanspettacolo e situazioni al limite del grottesco, effetti speciali tutto sommato sottotono con cadute di stile terrificanti nella realizzazione dei mannari, dell'orco pallido e di tanti altri personaggi. A tutto questo devo aggiungere che il buon jacson pur di tirare fuori una trilogia da un libro che di fatto, con dei buoni sceneggiatori si sarebbe potuto trasporre egregiamente in un singolo film ben fatto, ha allungato in modo imbarazzante il brodo direi che il quadro è completo. Bocciato jackson e bocciato, se mai ci sia stato, l'esperto del mondo tolkeniano che ha avallato il canovaccio di questa aberrazione...
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[+] io lo so
(di dragonia)
[ - ] io lo so
[+] meglio di altri film ma caduta di stile
(di salvo8)
[ - ] meglio di altri film ma caduta di stile
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