Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato |
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Un film di Peter Jackson.
Con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, James Nesbitt, Ken Stott.
continua»
Titolo originale The Hobbit: An Unexpected Journey.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 164 min.
- USA, Nuova Zelanda 2012.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 13 dicembre 2012.
MYMONETRO
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Lo Hobbit-Un viaggio inaspettato: interessantedi jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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mercoledì 1 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo hobbit Bilbo (Freeman), spinto dal mago Gandalf (McKellen), intraprende un lungo e pericoloso viaggio per aiutare i nani a riconquistare la Montagna Solitaria, occupata dal drago Smaug. Perché Peter Jackson, dopo quasi dieci anni, ha deciso di tornare nella Terra di Mezzo? Partito come regista di splatter, passato all’epico/fantasy con Il signore degli anelli e King Kong e arrivato al thriller con Amabili resti, il regista neozelandese torna al genere che lo ha portato al successo con il primo capitolo di questa nuova trilogia tratta dal romanzo di Tolkien e, bisogna ammetterlo, è una grande delusione. Possiamo individuare tre punti indiscutibilmente favorevoli al film: l’interpretazione di Freeman, attore televisivo, assolutamente perfetto per il ruolo; le numerose scene di grande spettacolo, prima fra tutte il combattimento dei due giganti-montagna e l’ingresso in scena di Gollum, sempre interpretato da Andy Serkis e sempre memorabile. Al passivo invece c’è l’inizio, smisuratamente e assurdamente lungo (un ora solo per la presentazione dei personaggi e trentacinque minuti solo nella casa di Bilbo!), dove i quattro sceneggiatori (Guillermo Del Toro, Fran Walsh, Philippa Boyens e il regista) sono così privi di idee da riuscire ad inserire l’unica parolaccia mai pronunciata nella Terra di Mezzo (infatti in nessuno dei tre film de Il signore degli anelli ci sono parole scurrili); è una smisurata parentesi di umorismo sciocco e sinceramente ridicolo. Inoltre il film è lento ed, in certi passaggi, persino di difficile comprensione. Risulta troppo lungo e sinceramente, dopo un po’ noioso, l’azione è infatti troppo schematica (ostacolo-superamento, ostacolo-superamento…). Inoltre gli sceneggiatori decidono di colorare il film, che, va ricordato, parte da un libro per bambini e adolescenti, di toni epici che sono totalmente fuori luogo: infatti con i toni da commedia con cui il film parte, il linguaggio epico de Il Signore degli Anelli ci sta molto male e, grazie anche all’imbranato personaggio di Bilbo, rende tutto ridicolo. Frodo soffriva, Bilbo inciampa e cerca fazzoletti per incipriarsi il naso: le due cose non concordano affatto. Riguardo al 3D bisogna dire che è proprio la regia di Jackson, che tanto l’ha osannato, a non valorizzarlo; il regista fa uso smodato di carrellate aeree che rendono l’azione difficile da decifrare. I 48 fotogrammi al secondo sono ridicoli e danno al film un aspetto da serie TV. Grande successo mondiale al botteghino con oltre un miliardo di incasso complessivo. Forse perché è un monumento visivo che si beve come un bicchier d’acqua, ma se si fa caso al suo gusto si rischia di doverla sputare. Speriamo almeno nei prossimi due capitoli.
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