shiningeyes
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martedì 22 ottobre 2013
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bel ritorno di fincher al thriller
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Il best-seller di Stieg Larsson sembra essere terreno favorevole per il regista David Fincher, vero e proprio professionista nel girare in luoghi oscuri e freddi come la Svezia (luogo dove avviene il giallo) ed in più se ci mettiamo il genere con cui si è fatto conoscere al grande pubblico (il thriller) e di cui è un vero maestro, allora possiamo aspettarci grandi cose da “Millennium”. Posso certo dire che il lato tecnico del film è curatissimo ed imperniato di un alone cupo molto convincente, se poi c’è l’eccellente regia di Fincher ed un montaggio di altissimo livello, bé, il gioco è fatto, e quindi la visione risulta estremamente godibile, anche se non è il capolavoro sperato.
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Il best-seller di Stieg Larsson sembra essere terreno favorevole per il regista David Fincher, vero e proprio professionista nel girare in luoghi oscuri e freddi come la Svezia (luogo dove avviene il giallo) ed in più se ci mettiamo il genere con cui si è fatto conoscere al grande pubblico (il thriller) e di cui è un vero maestro, allora possiamo aspettarci grandi cose da “Millennium”. Posso certo dire che il lato tecnico del film è curatissimo ed imperniato di un alone cupo molto convincente, se poi c’è l’eccellente regia di Fincher ed un montaggio di altissimo livello, bé, il gioco è fatto, e quindi la visione risulta estremamente godibile, anche se non è il capolavoro sperato. Forse gli unici problemi è una durata eccessiva che si sente e qualche scena che sa di superfluo; e poi, Daniel Craig non può fare lo 007 anche nelle vesti di giornalista. Comunque, a compensare uno sbiadito Craig c’è un eccellente Rooney Mara, così brava a mettersi nei panni di un personaggio così complesso e sofferto che solo una magnifica Streep poteva strappargli l’oscar nell’edizione 2012. Il cast è comunque di ottima qualità se ci mettiamo attori d’esperienza come Stellan Skasgard e Christopher Plummer, autori di una bella prova.Il fatto che la pellicola abbia una sceneggiatura che non ha il massimo della cura data agli altri elementi che la compongono, abbassa un poco il giudizio che si può dare a questo, comunque, buon film.
Non è il migliore della filmografia di Fincher, ma è certamente uno dei suoi film migliori dal lato registico, grazie anche all’aiuto di una grandiosa fotografia di Jeff Croneweth e il sopracitato montaggio; un film che sa sempre coinvolgerti e darti quel pizzico di suspence che deve dare un buon thriller.
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biso 93
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lunedì 7 ottobre 2013
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un film che vale come il libro
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francamente millenium è una trilogia che mi ha conquistato e che ho concluso..i libri sono di gran qualità, specialmente il primo. Non ho visto la versione svedese ma di questa pellicola firmata david fincher non sono per niente deluso! Craig e Mara incarnano in modo sublime i loro personaggi, intensi e senza timore in alcune scene che sono abbastanza forti! Nella versione svedese mikael è ridicolo! Nel film i due personaggi non si danneggiano l'un l'altro e come nel libro mom si da più spazio ad uno o l'altro sebbene Mikael nel primo libro è forse più trattato di Lisbeth più presente nei successivi due volumi. Cmq Fincher sebbene realizzi noir e crime di altissimo livello, a mio parere pecca sempre nella durata delle pellicole, a tratti il film sembra perdersi via ma,,,anche il libro lo fa in alcuni frangenti.
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francamente millenium è una trilogia che mi ha conquistato e che ho concluso..i libri sono di gran qualità, specialmente il primo. Non ho visto la versione svedese ma di questa pellicola firmata david fincher non sono per niente deluso! Craig e Mara incarnano in modo sublime i loro personaggi, intensi e senza timore in alcune scene che sono abbastanza forti! Nella versione svedese mikael è ridicolo! Nel film i due personaggi non si danneggiano l'un l'altro e come nel libro mom si da più spazio ad uno o l'altro sebbene Mikael nel primo libro è forse più trattato di Lisbeth più presente nei successivi due volumi. Cmq Fincher sebbene realizzi noir e crime di altissimo livello, a mio parere pecca sempre nella durata delle pellicole, a tratti il film sembra perdersi via ma,,,anche il libro lo fa in alcuni frangenti....Il film è cupo e freddo, gli ambienti e la scenografia rendono ben omaggio alla svezia e al libro stesso. Consigliato a tutti!
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giovanni fabbricatore
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martedì 23 luglio 2013
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uomini che odino (e non solo) le donne
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Film tratto dalla trilogia letteraria di Stieg Larsson, improntato come uno stupendo thriller, rivela senza mezzi termini la sua natura oscena. La trama coinvolge lo spettatore in una ricerca della verità sempre più difficile da razionalizzare, ciò è contornato dai retroscena dei due protagonisi: Mikael Blomkvist (Daniel Craig) giornalista accusato di essere un infamatore che vede la sua carriere sul baratro dopo un processo distruttivo, e Lisbeth Salander (Rooney Mara) investigatrice perspicace ed hacker professionista dai trascorsi poco felici che conduce una vita sterile e triste. Queste sono le due figure che affiancate alla storia lugubre di una ricca famiglia svedese e alla scoperta dei dei suoi segreti creano una storia avvincente.
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Film tratto dalla trilogia letteraria di Stieg Larsson, improntato come uno stupendo thriller, rivela senza mezzi termini la sua natura oscena. La trama coinvolge lo spettatore in una ricerca della verità sempre più difficile da razionalizzare, ciò è contornato dai retroscena dei due protagonisi: Mikael Blomkvist (Daniel Craig) giornalista accusato di essere un infamatore che vede la sua carriere sul baratro dopo un processo distruttivo, e Lisbeth Salander (Rooney Mara) investigatrice perspicace ed hacker professionista dai trascorsi poco felici che conduce una vita sterile e triste. Queste sono le due figure che affiancate alla storia lugubre di una ricca famiglia svedese e alla scoperta dei dei suoi segreti creano una storia avvincente.
Molti sono i punti in cui il film assume una sfumatura perversa, catalizzata soprattutto nella figura di Lisbeth che subisce violenze fisiche e psicologiche da parte di uomini senza morale. Colpisce molto una scena in cui Lisbeth è vittima di un vero e proprio stupro che la ferisce nell'animo e va ad accumularsi agli altri insulti che ha ricevuto nel corso della sua vita.
Mikael dal canto suo attraverso un periodo di crisi lavorativa e familiare, dal quale scappa proprioaccettando il lavoro di pura investigazione che porterà la sua strada ad incrociarsi con quella di Lisbeth.
Così i sue si trovano ad investigare insieme sugli oscuri segreti della famiglia Vanger. Tutto questo è contornato da un ambiente freddo, non solo paesaggisticamente parlando, le relazioni dei vari personaggi con altre persone sono spesso conflittuali o sterili, a ciò si contrappone il rapporto tra Mikael e sua figlia e di Henrik Vanger e la scomparsa Harriet, non manca la comparsaanche di quello che sembra amore.
Questo mix di perversione e sentimenti, sterilità e umanità crea un contesto perfetto in cui sviluppare una trama avvincente e non povera di suspance, e dei personaggi ben caratterizzati e diversi tra loro seppur accomunati da un turbinio di sensazioni e avvenimenti.
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paolo salvaro
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martedì 16 luglio 2013
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remake facile che centra l'obiettivo
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"Ti piace vincere facile?"
Obiettivamente parlando, non si poteva non realizzare un buon film con il materiale dato a disposizione di un regista del calibro di David Fincher, uno dei più conosciuti nel cinema contemporaneo, e allo sceneggiatore Steven Zaillian, noto per avere scritto anche quelle di film non certo passati inosservati come Schindler's List , American Gangster e Hannibal. Si sono trovati tra le mani la trama già scritta di un libro famosissimo e come se non bastasse anche un film basato sullo stesso libro uscito solo due anni prima, del quale hanno potuto studiare i difetti e le incongruenze nel tentativo evidente di fare qualcosa di meglio.
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"Ti piace vincere facile?"
Obiettivamente parlando, non si poteva non realizzare un buon film con il materiale dato a disposizione di un regista del calibro di David Fincher, uno dei più conosciuti nel cinema contemporaneo, e allo sceneggiatore Steven Zaillian, noto per avere scritto anche quelle di film non certo passati inosservati come Schindler's List , American Gangster e Hannibal. Si sono trovati tra le mani la trama già scritta di un libro famosissimo e come se non bastasse anche un film basato sullo stesso libro uscito solo due anni prima, del quale hanno potuto studiare i difetti e le incongruenze nel tentativo evidente di fare qualcosa di meglio. Così, mentre la versione svedese si è presa critiche e fischi da ogni parte per essersi eccessivamente allontanata dalla trama così come era narrata sul libro, quella hollywodiana ha ricopiato quasi maniacalmente la trama esatta del libro, facendosi ricoprire di elogi e vincendo addirittura un premio Oscar.
Sinceramente non è una cosa che mi è piaciuta molto e anche per questo motivo ho valutato entrambi i film con tre stelle, sia quello svedese che quello americano perchè non sono sicuro di come sarebbe finita a parità di condizioni, di cast e di abilità narrativa. Anzi, se devo essere sincero la versione svedese mi è piaciuta di più. L'eccessiva reinterpretazione di alcune vicende ed i troppi errori mi hanno impedito realisticamente di assegnare quattro stelle a quel film, ma mi è davvero piaciuto. Il difetto principale di questa pellicola è a mio dire proprio la scarsa interpretazione: sembra quasi che il regista e lo sceneggiatore si siano seduti dietro ad una scrivania con da una parte il libro e dall'altro il copione di "Uomini che odiano le donne" del 2009, eliminato con una penna le parti peggio rappresentate, amplificato con la cinepresa quelle fatte meglio ed infine fatto uscire il film con l'intento e la superbia di dire : "svedesi, si fa così: guardate!" senza metterci quindi niente del loro. In certe scene, dialoghi e situazioni non si è proprio visto nè sentito il contributo di Fincher o Zaillian, ci sarebbe potuto essere un qualsivoglia altro regista ed il risultato sarebbe stato quasi identico . Da questo punto di vista il film svedese, con tutti i suoi limiti, è stato più personale, coraggioso e caldo nel comunicare i sentimenti e le vicende (calore un pò perso nel seguito).
Se si vuole fare un confronto ai punti, si può dire che le colonne sonore di entrambi i film sono alla pari, così come anche il livello di recitazione (da un lato Daniel Craig ha distrutto, com'era prevedibile, l'acerbo protagonista svedese, dall'altro Noomi Rapace ha invece stracciato Rooney Mara), mentre il film del 2009 si segnala per una maggiore rielaborazione della vicenda mentre quello del 2011 per una maggiore cura dei dettagli e fedeltà al testo originale. La valutazione del film nel suo complesso non può che essere positiva, ma appunto perchè con il materiale a disposizione quasi nessuno sarebbe stato in grado di fallire.
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marta86
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venerdì 8 febbraio 2013
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non so...forse abbiamo visto film diversi
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Se lo vedessi per la prima volta, senza sapere nulla, direi certamente e senza ombra di dubbio che è un bel film!
Questo quindi ci dà ragione di ritenere che il film è ben diretto senza ombra di dubbio, d'altra parte stiamo parlando di un maestro.
Peccato che due anni prima un regista danese avrebbe già diretto questo film. Non voglio dilungarmi perchè francamente non è il caso.
Questo è quello che penso: questo film è un remake su commissione.
A Fincher hanno chiesto di fare una versione americana di questo film (che aveva già avuto tanto successo nella versione del 2009, grazie anche al successo del libro avviamente), perchè anche gli americani volevano godere di questa gloria.
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Se lo vedessi per la prima volta, senza sapere nulla, direi certamente e senza ombra di dubbio che è un bel film!
Questo quindi ci dà ragione di ritenere che il film è ben diretto senza ombra di dubbio, d'altra parte stiamo parlando di un maestro.
Peccato che due anni prima un regista danese avrebbe già diretto questo film. Non voglio dilungarmi perchè francamente non è il caso.
Questo è quello che penso: questo film è un remake su commissione.
A Fincher hanno chiesto di fare una versione americana di questo film (che aveva già avuto tanto successo nella versione del 2009, grazie anche al successo del libro avviamente), perchè anche gli americani volevano godere di questa gloria.
Il film ragazzi miei è montato allo stesso identico modo!!!! Le scene in sequenza sono le stesse!!! Fincher ha solo spostato qualche virgola qui e là!!!
Non si può vedere un film già PRATICAMENTE visto, solo per fare cassa!
Chi ama il libro poi, meglio non parlarne!
Nessun dubbio su chi è stata la miglior interprete di Lisbeth...NAOMI RAPACE!! Rooney Mara non fa altro che copiare tutte le sue battute (come del resto anche tutti gli altri attori per i loro relativi personaggi) e (cosa che apprezzo molto meno) darle un tocco più delicato, più fragile, praticamente più debole!
Il mio consiglio è: se vi interessa la versione cinematografica, guardate il film del 2009!
Questo film, purtroppo, si riduce ad essere una sbruffonata americana... come se al pubblico dovesse passare "guardate quanto è fatto meglio il nostro" (e questo lo dico perchè è un remake a soli due anni distanza....e sappiamo tutti che questo non ha senso farlo se non per il puro guadagno)....
Dietro questo film c'è solo denaro, niente di più.
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1962thor
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lunedì 3 dicembre 2012
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per uomini che amano i film
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BELLISSIMO !!! La sceneggiatura che è alla base di questo film aiuta molto
ma il regista ed il cast rendono questo lavoro un capolavoro e alla fine
del film la storia ti rimane dentro.
Craig dimostra di non essere solo un bravo 007 ma un attore completo e intenso;
ma la vera sorpresa è la Rooney Mara, la sua interpretazione rende difficile
capire dove finisce il personaggio e dove comincia l'attrice.
La fotografia è di altissimo livello, le musiche anche.
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tyler durden 76
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giovedì 18 ottobre 2012
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david fincher si conferma un "maestro"
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David Fincher si conferma un "maestro" nel genere thriller (Seven, Fight club, Zodiac) crudo e violento, ma anche passionale e malinconico, un gran film!
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nicodiba
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domenica 9 settembre 2012
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il film supera il libro
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Ho visto sia la versione svedese che questa di David Fincher. La versione svedese è scadente a confronto di questo ottimo film. Il principiante contro il maestro (Fincher). Mi è piaciuta molto la scenografia, le musiche, l'attenzione a curare le battute del libro. Non capisco come in giro si possono sentire opinioni diverse dalla mia. Nel libro non mi è piaciuto come è stata sviluppata la fine, con una esaltazione accessiva per vittoria di Millennium, mentre il film è riuscito a tenersi su un piano di equilibrio, demandando il racconto delle vicende Wennestrom ai Media in sottofondo.
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darkenry
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lunedì 30 luglio 2012
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meraviglioso
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Un remake fatto veramente benissimo che rispetta la trama e che fa capire quando sia orribile la violenza che subiscono le donne e quando siano orribile quelle persone che le violentano. Ottima la fotografia e le atmosfere oscure e drammatiche del film, fantastici gli attori soprattutto quella di Rooney Mara che è riuscita a darci un' interpretazione meravigliosa di Lisbeth.
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regi1991
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sabato 21 luglio 2012
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perfezione
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Un film che prima di tutto colpisce perchè al di la del genere della trama e degli attori, è fatto, montato e diretto per lascire a bocca aperta.
Mi è piaciuto davvero moltissimo, l'intreccio dei diversi generi che si accavallano nella trama e il racconto delle storie passate dai personaggi sono spettacolo puro, grande Fincher e tutto il cast, lode a Rooney Mara che ha dovuto affrontare scene di violenza, sesso, vendetta, azione, romantiche e gli sono tutte riuscite benissimo davvero interpretazione da star!! Capolavoro!!!!
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