wolvie
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sabato 14 novembre 2020
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dragon tatoo
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Nel 2011, David Fincher decide di " remakkare " il film svedese, grande successo internazionale, "Uomini che Odiano le Donne", primo capitolo della trilogia " Millennium ", tratta dai romanzi scritti dal precocemente scomparso Stieg Larson. Serie portata sul grande schermo dal 2009,co tre film che hanno fatto conoscere al pubblico mondiale l attrice Noomi Rapace e il caratterista, precocemente scomparso anch esso Mikael Blomquist.
La trama è lo sviluppo del film in sé non aggiungono nulla alla storia originaria: indagine di un giornalista caduto in disgrazia, al soldo di un anziano e ricco industriale svedese che ha " perduto" anni addietro l amata nipotina, ed essendo circondato da un gruppo di parenti serpenti, vuole trovare il responsabile prima di dipartire.
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Nel 2011, David Fincher decide di " remakkare " il film svedese, grande successo internazionale, "Uomini che Odiano le Donne", primo capitolo della trilogia " Millennium ", tratta dai romanzi scritti dal precocemente scomparso Stieg Larson. Serie portata sul grande schermo dal 2009,co tre film che hanno fatto conoscere al pubblico mondiale l attrice Noomi Rapace e il caratterista, precocemente scomparso anch esso Mikael Blomquist.
La trama è lo sviluppo del film in sé non aggiungono nulla alla storia originaria: indagine di un giornalista caduto in disgrazia, al soldo di un anziano e ricco industriale svedese che ha " perduto" anni addietro l amata nipotina, ed essendo circondato da un gruppo di parenti serpenti, vuole trovare il responsabile prima di dipartire.
L indagine porterà il giornalista a scovare legami con il passato nazista di parte della famiglia e con la violenza e la pedofilia che ne tracciano i legami di sangue.
In parallelo la storia dell' hacker Lizbeth Salander, che s incrocera' con quella del maturo giornalista, e qui c è il Fincher recente. Due anime solitarie che s incontrano, si studiano, si amano, ma che non troveranno il "modo" di continuare a vivere il sentimento insieme, una sorta di incomunicabilità dei sentimenti, non certo Antonioniana, ma scusate la forzatura, ha le radici proprio lì. Certo il film è più curato, meglio interpretato e realizzato, con piccole dosi di violenza e glamour in più.
Però nel 2009 si era già detto tutto.
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mavcodavoma
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lunedì 12 ottobre 2020
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fincher una garanzia
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CI SONO SEMPRE STATE MOLTE COSE CHE MI HANNO SEMPRE COLPITO DI QUESTO FILM, LA REGIA DI DAVID FINCHER , LA PRESENZA DI DANIEL CRAIG E ROONEY MARA, IL FATTO CHE C’E’ UN GRANDISSIMO CHRISTOPHER PLUMMER, LA CONTINUA SPERIMENTAZIONE IN CAMPO DI REGIA E DI EFFETTI SPECIALI, MA OGNI COSA HA IL SUO TEMPO, IO SONO SIMO450, E VI DO IL BENVENUTO A QUESTA MIA RECENSIONE. MILLENNIUM O THE GIRL WITH THE DRAGON TATOO, E’ UN FILM DEL 2011 DIRETTO DA DAVID FINCHER, GIA’ REGISTA DI SE7VEN, FIGHT CLUB, THE SOCIAL NETWORK, ZODIAC, QUA SI CIMENTA NELLA NON FACILE IMPRESA DI PORTARE SUI GRANDI SCHERMI DI HOLLYWOOD, IL LIBRO DI STIG LARSON, AVEVANO GIA’ FATTO UN FILM NEL 2009, CHE PERO’ NON REGGE MINIMAMENTE IL CONFRONTO CON QUELLO AMERICANO.
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CI SONO SEMPRE STATE MOLTE COSE CHE MI HANNO SEMPRE COLPITO DI QUESTO FILM, LA REGIA DI DAVID FINCHER , LA PRESENZA DI DANIEL CRAIG E ROONEY MARA, IL FATTO CHE C’E’ UN GRANDISSIMO CHRISTOPHER PLUMMER, LA CONTINUA SPERIMENTAZIONE IN CAMPO DI REGIA E DI EFFETTI SPECIALI, MA OGNI COSA HA IL SUO TEMPO, IO SONO SIMO450, E VI DO IL BENVENUTO A QUESTA MIA RECENSIONE. MILLENNIUM O THE GIRL WITH THE DRAGON TATOO, E’ UN FILM DEL 2011 DIRETTO DA DAVID FINCHER, GIA’ REGISTA DI SE7VEN, FIGHT CLUB, THE SOCIAL NETWORK, ZODIAC, QUA SI CIMENTA NELLA NON FACILE IMPRESA DI PORTARE SUI GRANDI SCHERMI DI HOLLYWOOD, IL LIBRO DI STIG LARSON, AVEVANO GIA’ FATTO UN FILM NEL 2009, CHE PERO’ NON REGGE MINIMAMENTE IL CONFRONTO CON QUELLO AMERICANO. NEL CAST TROVIAMO DANIEL CRAIG, FAMOSO PER IL SUO E ROONEY MARA CHE INTERPRETANO RISPETTIVAMENTE MIKAEL E LISBETH. MILLENIUM PARLA DEL GIORNALISTA MIKAEL BLOMKVIST, FONDATORE DELLA RIVISTA POLITICA MILLENIUM, CHE VIENE CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE, VERRA’ POI INCARICATO DA HENRIK VANGNER DI INDAGARE SULLA PRESUNTA MORTE DI SUA NIPOTE, HARRIET, PER UNA SERIE DI EVENTI, MIKAEL E LISBETH, UNA GIOVANE LESBO PUNK, ESPERTA IN INFORMATICA, SI RITROVAERANNO AD INDAGARE SULLA PRESUNTA MORTE DI HARRIET. FINCHER ANCORA UNA VOLTA SI DIMOSTRA UN REGISTA DEGNO DI TALE NOME, LA SUA REGIA E’ PULITA ED ELEGANTE ALLO STESSO TEMPO, FINCHER QUA SPERIMENTA DI CONTINUO NUOVE TECNICHE DI REGIA E DI MONTAGGIO, POI ABBIAMO DEGLI ATTORI DELLA MADONNA, COME CRAIG, PLUMMER E SKARSGARD CHE CI DANNO DELLE OTTIME PROVE ATTORIALI, POI ROONEY MARA QUA CI REGALA UNA DELLE SUE MIGLIORI INTERPRETAZIONI POI ABBIAMO UN MONTAGGIO VERAMENTE OTTIMO, CON UN SONORO MOLTO BUONO. LE MUISCHE DI TRENTZ REZNOR E ATTICUS ROSS, SONO SEMPLICEMENTE OTTIME, TI FANNO PROPRIO SENTIRE QUEL MARCIUME CHE SI ANNIDA NELLA FAMIGLIA DEI VAGNER. MILLENIUM VANTA ACHE DI SEQUENZE CHE RIESCONO A FAR RIVOLTARE LO STOMACO ANCHE DEI PIU’ DURI, DA QUANTO E’ REALISTICA, LA POCA, VIOLENZA. ANCHE SE L’UNICO DIFETTO CHE HO TROVATO, E’ L’ECCESSIVA DURATA DELL’EPILOGO, SE FOSSE DURATO DIECI MINUTI IN MENO, L’AVREI PREFERITO, PERCHE' LO RENDE DISCONTINUO
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fabio
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lunedì 28 gennaio 2019
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uomini che amano l'eccesso
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Solo a tratti riesce a suscitare interesse, per il resto prevale la confusione; un polpettone di vecchie foto e intrugli elettronici, scartoffie polverose e diavolerie da hacker. Quanto basta per deliziare e stordire il pubblico per due orette. Peccato, considerato il cast e la regia mi sarei aspettato qualcos'altro.
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bruno
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domenica 14 gennaio 2018
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uomini che odiano le donne
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Eccellente film drammatico con attori in forma smagliante con in testa una straordinaria incredibile Rooney Mara da Oscar !
Film cupo, sporco freddo ( Svezia ) che inchioda alla sedia e non ti lascia sino alla fine.
Unico neo ecco una lunghezza forse eccessiva ma si sopporta vista le bellezza diel prodotto ...
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renato c.
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sabato 2 aprile 2016
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un bel thriller!!
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Premetto che non ho visto la versione svedese del 2009! Quindi sono rimasto colpito da questo film! Pur iniziando come un semplice giallo, man mano si scoprono delitti orrendi, perversioni, incesti,ecc. Fortunatamente i cadaveri delle donne fatte a pezzi, si vedono solo lontanamente in oscure foto in bianco e nero! Daniel Craig, qui ovviamente non è James Bond, e quindi più vulnerbile! Però la scena in cui Martin lo tiene legato per il collo ad una corda per impiccarlo ricorda molto la scena di "Casino Royale" in cui Craig-Bond è legato nudo su una sedia di paglia a prendersi colpi di battipanni! Ottimo personaggio, oscuro e perverso è il personaggio di Lisbeth, eroina nera (non solo d'abito!) che da ragazza aveva tentato di bruciare v
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Premetto che non ho visto la versione svedese del 2009! Quindi sono rimasto colpito da questo film! Pur iniziando come un semplice giallo, man mano si scoprono delitti orrendi, perversioni, incesti,ecc. Fortunatamente i cadaveri delle donne fatte a pezzi, si vedono solo lontanamente in oscure foto in bianco e nero! Daniel Craig, qui ovviamente non è James Bond, e quindi più vulnerbile! Però la scena in cui Martin lo tiene legato per il collo ad una corda per impiccarlo ricorda molto la scena di "Casino Royale" in cui Craig-Bond è legato nudo su una sedia di paglia a prendersi colpi di battipanni! Ottimo personaggio, oscuro e perverso è il personaggio di Lisbeth, eroina nera (non solo d'abito!) che da ragazza aveva tentato di bruciare vivo suo padre ma che adesso, sprezzante della vita si è vestita i panni di giustiziera! Oltre alle angherie e stupri che fa capire aver subito da giovane, si trova anche a dover subire quelli di Bjurman per poter prelevare denaro dopo essere stata interdetta a causa del tentato assassinio del padre! Ma poi riesce ad avere la meglio avendolo filmato di nascosto mentre la stuprava e tattuandogli il petto con una scritta unfamante! Pare che nel rapporto fisico con Mikael voglia quasi trovare la cura agli agli shock del passato prima che le venga una repulsione per il sesso! E' lei che riesce a salvare Mikael dalle intenzioni sado-omicide di martin Vanger che muore in un incidente d'auto mentre lei lo inseguiva con la moto e dopo che questi aveva confessato a Mikael i suoi vari sado-omicidi e quelli di suo padre! Alla fine Harriet, la ragazza sul cui omicidio si era dipanata tutta la trama del film, si scopre essere viva e viveva sotto le le spoglie di sua zia Anita Vanger, a cui si era sostituita dopo la sua morte! Insomma un film che ha tutti gli ingredienti: delitti, omicidi, stupri, mistero, sadismo, sesso e sorpresa finale! Per gli amnti del thriller ben fatto e di stomaco buon, da vedere!!
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renato c.
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sabato 2 aprile 2016
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un bel thriller!!
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Premetto che non ho visto la versione svedese del 2009! Quindi sono rimasto colpito da questo film! Pur iniziando come un semplice giallo, man mano si scoprono delitti orrendi, perversioni, incesti,ecc. Fortunatamente i cadaveri delle donne fatte a pezzi, si vedono solo lontanamente in oscure foto in bianco e nero! Daniel Craig, qui ovviamente non è James Bond, e quindi più vulnerbile! Però la scena in cui Martin lo tiene legato per il collo ad una corda per impiccarlo ricorda molto la scena di "Casino Royale" in cui Craig-Bond è legato nudo su una sedia di paglia a prendersi colpi di battipanni! Ottimo personaggio, oscuro e perverso è il personaggio di Lisbeth, eroina nera (non solo d'abito!) che da ragazza aveva tentato di bruciare v
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Premetto che non ho visto la versione svedese del 2009! Quindi sono rimasto colpito da questo film! Pur iniziando come un semplice giallo, man mano si scoprono delitti orrendi, perversioni, incesti,ecc. Fortunatamente i cadaveri delle donne fatte a pezzi, si vedono solo lontanamente in oscure foto in bianco e nero! Daniel Craig, qui ovviamente non è James Bond, e quindi più vulnerbile! Però la scena in cui Martin lo tiene legato per il collo ad una corda per impiccarlo ricorda molto la scena di "Casino Royale" in cui Craig-Bond è legato nudo su una sedia di paglia a prendersi colpi di battipanni! Ottimo personaggio, oscuro e perverso è il personaggio di Lisbeth, eroina nera (non solo d'abito!) che da ragazza aveva tentato di bruciare vivo suo padre ma che adesso, sprezzante della vita si è vestita i panni di giustiziera! Oltre alle angherie e stupri che fa capire aver subito da giovane, si trova anche a dover subire quelli di Bjurman per poter prelevare denaro dopo essere stata interdetta a causa del tentato assassinio del padre! Ma poi riesce ad avere la meglio avendolo filmato di nascosto mentre la stuprava e tattuandogli il petto con una scritta unfamante! Pare che nel rapporto fisico con Mikael voglia quasi trovare la cura agli agli shock del passato prima che le venga una repulsione per il sesso! E' lei che riesce a salvare Mikael dalle intenzioni sado-omicide di martin Vanger che muore in un incidente d'auto mentre lei lo inseguiva con la moto e dopo che questi aveva confessato a Mikael i suoi vari sado-omicidi e quelli di suo padre! Alla fine Harriet, la ragazza sul cui omicidio si era dipanata tutta la trama del film, si scopre essere viva e viveva sotto le le spoglie di sua zia Anita Vanger, a cui si era sostituita dopo la sua morte! Insomma un film che ha tutti gli ingredienti: delitti, omicidi, stupri, mistero, sadismo, sesso e sorpresa finale! Per gli amnti del thriller ben fatto e di stomaco buon, da vedere!!
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aristoteles
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giovedì 15 ottobre 2015
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lisbeth
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Quasi praticamente identico alla versione 2009,senza volermi soffermare sulle tante piccole differenze che vi sono, sintetizzo affermando che questo prodotto mi è piaciuto di più per la veste grafica e per una maggiore"velocita",quell'altro per una storia raccontata in maniera migliore.
La pellicola,e qui mi ripeto come nella recensione precedente,si alza di livello grazie al meraviglioso personaggio di Lisbeth(che mi sembra meglio interpretato nell'altra versione)una ragazza particolare e affascinante ,dolce con i buoni e spietata con le persone cattive.
Non fosse per lei,la storia in fondo sarebbe ben descritta e scorrevole ma non così interessante.
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Quasi praticamente identico alla versione 2009,senza volermi soffermare sulle tante piccole differenze che vi sono, sintetizzo affermando che questo prodotto mi è piaciuto di più per la veste grafica e per una maggiore"velocita",quell'altro per una storia raccontata in maniera migliore.
La pellicola,e qui mi ripeto come nella recensione precedente,si alza di livello grazie al meraviglioso personaggio di Lisbeth(che mi sembra meglio interpretato nell'altra versione)una ragazza particolare e affascinante ,dolce con i buoni e spietata con le persone cattive.
Non fosse per lei,la storia in fondo sarebbe ben descritta e scorrevole ma non così interessante.
Comunque davvero un buon film di cui mi sento di consigliare la visione,ben realizzato e che non vi annoiera'.
Craig è davvero un bravo attore e lo dimostra anche in questa occasione.
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dandy
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domenica 15 giugno 2014
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gli uomini odiano le donne anche in america.
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Primo adattamento americano della oramai strafamosa trilogia tratta dai libri del defunto Stieg Larsson,(anche se il titolo originale sembra alludere ai capitoli successivi).Rispetto al prototipo svedese la fedeltà al libro,specie nel finale,è maggiore.Ma sono assai più sfoltite le vicende in generale,così come l'approfondimento psicologico dei personaggi è più sbrigativo.Craig è perfetto per interpretare il Mikael Blomqvist americano(non per vantarmi,ma avevo pensato proprio a lui prima di scoprire che il film sarebbe stato girato);Rooney Mara riesce a rendere più evidente l'ambigua bellezza di Lisbeth Salander,ma è assai meno ruvida e tagliente di Noomi Rapace,e non è un bene.
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Primo adattamento americano della oramai strafamosa trilogia tratta dai libri del defunto Stieg Larsson,(anche se il titolo originale sembra alludere ai capitoli successivi).Rispetto al prototipo svedese la fedeltà al libro,specie nel finale,è maggiore.Ma sono assai più sfoltite le vicende in generale,così come l'approfondimento psicologico dei personaggi è più sbrigativo.Craig è perfetto per interpretare il Mikael Blomqvist americano(non per vantarmi,ma avevo pensato proprio a lui prima di scoprire che il film sarebbe stato girato);Rooney Mara riesce a rendere più evidente l'ambigua bellezza di Lisbeth Salander,ma è assai meno ruvida e tagliente di Noomi Rapace,e non è un bene.Tenuto conto che una volta vista la trilogia svedese già si sa come andrà a finire,Fincher gira comunque un discreto thriller,ambientato in una Svezia non sempre plausibile(in realtà montreal,dove si mischiano scritte in svedese e inglese).Suspence efficace,montaggio esemplare(premiato con l'oscar),buone scene di violenza e un pò più di sesso rispetto al prototipo.Però qui si perde del tutto il ritratto di una nazione perversa e oscura.Enorme successo al botteghino.Belli i titoli di testa come la cover di "Immigrant Song" di Trent Rezor e Atticus Ross.Julian Sands interpreta Henrik Vanger da giovane.Speriamo bene anche per i seguiti,se ci saranno.
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onufrio
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martedì 24 dicembre 2013
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millennium
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David Fincher realizza un'ottima trasposizione cinematografica, l'inizio appare un pò balbettante, ma serve poco tempo per incanalarsi sui giusti binari narrativi, facendo incontrare i due protagonisti di questa vicenda: il gionalista Blomkvist (D.Craig) e la cyber punk Lisbeth(Rooney Mara) entrambi impegnati a risolvere un omicidio vecchio 40 anni che riguarda la scomparsa di Annett, nipote del ricco Henrik Vanger, famosa famiglia svedese in cui i rapporti sono stati spezzati da quel tragico giorno. Il giornalista scaverà a fondo su questa vicenda, svelando misteri ed efferati omicidi lunghi mezzo secolo.
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jacopo b98
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venerdì 25 ottobre 2013
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ottima trasposizione di un grande romanzo!
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Mikael Blomkvist (Craig) lavora come giornalista per la rivista Millennium di Stoccolma. Accusato di aver pubblicato un articolo diffamante senza prove e condannato a pagare una somma di centosessantamila Corone, va a Nord, presso una ricca famiglia di industriali. Il “padre di famiglia” (Plummer) gli chiede, in cambio di lauto compenso e di un fascicolo che gli permetta di riscattarsi agli occhi dei giornalisti di tutto il mondo, di investigare sulla morte della nipote Ariette. Lo aiuta Lisbeth (Mara), ventiquattrenne cyber punk e haker lesbica che ha subito violenza sessuale. Scritto da Steven Zaillian (Schindler’s List) è, dopo la serie TV svedese, l’ennesimo adattamento del primo romanzo della trilogia di Stieg Larsson.
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Mikael Blomkvist (Craig) lavora come giornalista per la rivista Millennium di Stoccolma. Accusato di aver pubblicato un articolo diffamante senza prove e condannato a pagare una somma di centosessantamila Corone, va a Nord, presso una ricca famiglia di industriali. Il “padre di famiglia” (Plummer) gli chiede, in cambio di lauto compenso e di un fascicolo che gli permetta di riscattarsi agli occhi dei giornalisti di tutto il mondo, di investigare sulla morte della nipote Ariette. Lo aiuta Lisbeth (Mara), ventiquattrenne cyber punk e haker lesbica che ha subito violenza sessuale. Scritto da Steven Zaillian (Schindler’s List) è, dopo la serie TV svedese, l’ennesimo adattamento del primo romanzo della trilogia di Stieg Larsson. È un thriller di veloce, molto violento e spiccatamente nordico, sia nell’ambientazione che nello stile. L’impianto scenografico, la direzione degli attori e la regia di Fincher sono degne di un’Oscar, per esser riuscite a rendere molto d’autore un grande romanzo dopo il fallimento precedente. Lunghissimo, molto teso, mai prolisso ha la sua forza nella bella sceneggiatura, nei dialoghi ben scritti e piuttosto intelligenti ed intellettuali. Fincher svela la soluzione del caso lasciando alcuni “buchi”, probabilmente appositamente per incoraggiare la lettura del romanzo e per non perdersi nelle “macchinosità” del libro. Film complesso che richiede attenzione e partecipazione, oltre che aderenza alla storia e ai vari personaggi, interpretati benissimo da un cast perfetto in cui spiccano il biondo Craig, perfetto per il ruolo e bravissimo in tutti i sensi, e la strepitosa Mara, che disegna un personaggio memorabile e si impegna in scene di sesso e stupro impegnative e coraggiose. Da non perdere. Aspettiamo con ansia la trasposizione del secondo capitolo. Oscar al miglior montaggio e altre quattro nomination (tra cui attrice e fotografia). Vivamente sconsigliabile ai minori di quattordici anni, come specificato dal giustissimo divieto.
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