Titolo originale | La source des femmes |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Belgio, Italia, Francia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Radu Mihaileanu |
Attori | Leïla Bekhti, Hafsia Herzi, Biyouna, Sabrina Ouazani, Saleh Bakri, Hiam Abbass Mohamed Majd, Amal Atrach. |
Uscita | venerdì 9 marzo 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,89 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 31 gennaio 2018
Le donne di un villaggio del Maghreb minacciano i loro uomini di non fare più l'amore se non costruiranno un tubo per il trasporto dell'acqua. Il film ha ottenuto 2 candidature a Cesar, In Italia al Box Office La sorgente dell'amore ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 220 mila euro e 98,1 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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La vicenda si svolge ai giorni nostri in un piccolo villaggio situato da qualche parte tra Nord Africa e Medio Oriente. Tutti i giorni le donne debbono compiere un accidentato percorso in salita per andare a prendere l'acqua da una sorgente. Molte di loro hanno perso dei figli che portavano in ventre sottoponendosi a questo duro sforzo. Gli uomini stanno da sempre a guardare e nessuno di loro si è mai dato da fare per far sì che i soldi che arrivano dalle visite dei turisti vengano investiti nella realizzazione di un piccolo acquedotto. Un giorno Leila, giovane sposa venuta dal Sud, decide di non sopportare più questa situazione. Insieme a una delle donne più anziane del villaggio e opponendosi all'ostilità della suocera prova a convincere le donne ad attuare uno sciopero del sesso che dovrà protrarsi sino a quando gli uomini non porranno rimedio alla situazione.
Radu Mihailehanu dopo il treno dei possibili deportati in fuga (Train de vie), la vita non facile di un finto falascià in Israele (Vai e vivrai) e la polifonica irruzione a Parigi dei musicisti russi (Il concerto) affronta il tema dei rapporti uomo/donna nel mondo islamico. Lo fa ammantandolo con l'ottica del racconto di fantasia e partendo da uno spunto da commedia classica dell'antica Grecia: lo sciopero del sesso. Ma non aspettatevi i toni da commedia di almeno due dei film precedenti. Ci sono ma sono minoritari rispetto al bisogno di battersi (ancora una volta per il suo cinema) con senso dello spettacolo contro tutti gli integralismi.
Le sue donne non sono contro gli uomini in quanto tali ma combattono il loro essersi ridotti, per machismo, per vittimismo o per pigrizia mentale allo stereotipo negativo del maschio mediterraneo. La figura di Leila (che trova nell'anziana madre di un Imam tanto giovane quanto integralista una convinta e brillante alleata) emerge. È colei che viene da fuori, colei che la suocera contrasta perché ha il coraggio di gesti che la madre di suo marito non ha mai avuto il coraggio di compiere.
È un piccolo mondo quello che Mihaileanu ci racconta. Ma il suo cinema, che non punta al capolavoro quanto piuttosto a un solido rapporto con il pubblico, trova in sé la forza dell'apologo discreto che ricorda a tutti (non solo ai musulmani) che le Scritture predicano qualcosa di ben diverso dalla sottomissione della donna. Predicano l'amore e il rispetto reciproci.
LA SORGENTE DELL'AMORE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€7,99 | – |
Ispirato ad un fatto realmente accaduto, è un film corale, interpretato da attrici formidabili, di straordinaria espressività. La scena iniziale racchiude in sé la vita e la morte assieme: mentre un bimbo nasce, un altro non vedrà mai la luce. L'aridità della terra permea ogni singola scena, metafora dell'aridità interiore che necessita di essere vivificata dall'acqua, generatrice di vita per antonomasia [...] Vai alla recensione »
La storia si svolge in un luogo mediorientale senza precise coordinate geografiche, perché è un luogo simbolico, del Corano e delle tradizioni islamiche. In un territorio sperduto fra aride colline, le donne di un villaggio percorrono ogni giorno il tragitto tortuoso che le conduce a una sorgente d’acqua; le donne compiono abnormi fatiche per portare l’acqua nelle proprie [...] Vai alla recensione »
Il film mi è molto piaciuto. E' poetico e molto interessante! Chi però si illude che l'islam sia una religione come le altre dovrebbe vederlo senza paraocchi. Sono indietro di secoli, anche se fa "tenerezza" la loro semplicità! L'islam li tiene in uno stato di arretratezza e non favorisce il cambiamento, Chi si illude di esportare la democrazia vada a vedere [...] Vai alla recensione »
Come sempre splendido Radu Mihaileanu che anche questa volta ci propone una grande lezione di vita. Siamo di nuovo in Oriente, nell'entroterra povero e antico, legato alle tradizioni e alla terra, ma che si affaccia sul moderno, dove il passato convive col futuro, straordinariamente riprodotto dal regista. E ancora una volta sono le donne ad essere protagoniste, a raccontarci la vita e il [...] Vai alla recensione »
devo dire che i film di matrice orientale ottimo filmsono capolavori di bravura registica interpretativa e fotografica,descrivendo le realtà di quelle terre ammantano di toccante leggerezza i drammi vissuti,arrivando dritti alla sensibilità dello spettatore,la cinematografia italiana impari a trarre degli insegnamenti.....ottimo film
film toccante e per donne romantiche, profonde, sensibili fazzoletto alla mano.... da vedere e rivedere
Bel messaggio Come sempre, solo la donna può riuscire ad abbattere i tubù ereditati dalla storia
3 stelle meno, diciamo. Film interessante e ben fatto, a tratti drammatico e a tratti divertente, con dei picchi esilaranti della "Vecchia Lupa". Il maestro Mihaileanu si conferma regista di talento, votato forse al musical oltre che alla parodia grottesca. Il meno per alcune pause di troppo e per un finale sdolcinato e ingiusto (per le donne).
Radu Mihaileanu è un regista che stimo molto, ho visto tutti i suoi film e lo considero senza dubbio uno dei migliori registi viventi. Dei suoi film amo la profondità, i volti e i gesti degli attori, sempre bravissimi, la poesia che è capace di creare sullo schermo. Ma quello rende i suoi film unici è quell'atmosfera da favola grazie alla quale riesce a raccontare [...] Vai alla recensione »
Film sulla lotta per l' emancipazione femminile e per la difesa dei propri diritti condotta da un gruppo di donne di un paesino del Mahgreb attraverso il rifiuto agli approcci sessuali dei propri consorti. Molto interessante la tematica del film ma svolta in maniera piuttosto prolissa da condizionarne la riuscita in generale.
Nostri giorni, un villaggio da qualche parte tra Maghreb e Medio Oriente. Le donne vanno a prendere l’acqua alla fonte: il sentiero è dissestato, il sole a piombo, qualcuna ci ha perso il bambino. La giovane Leila (Leila Bekhti) ha una proposta: sciopero dal sesso, finché gli uomini non si decideranno a canalizzare l’acqua al villaggio. La guerra di genere si combatterà sul terreno della tradizione [...] Vai alla recensione »
Un episodio di cronaca del 2001, lo sciopero del sesso delle donne di un paesino montano turco stremate per la raccolta dell’acqua alla fontana al posto degli uomini, per il regista di “Train de vie” e “Il concerto” diventa un apologo a favore dell’islamismo delle pari opportunità e dell’aggiornamento di tradizioni vessatorie. Diverse trame si innestano a ricostruire una condizione femminile, le conservatri [...] Vai alla recensione »
Garbata commedia del multiforme rumeno Radu Mihaileanu, nettamente inferiore a Train de vie e a Il concerto. È una storia già messa in scena, due millenni e rotti fa da Aristofane e, un po’ più tardi, da Giovannini e Garinei. In uno sperduto villaggio del Magreb le donne danno l’ultimatum a i loro uomini. Siamo stufe di farvi da schiave: l’acqua alla sorgente andate a prendervela da soli.
Attenzione: favola. Quando un regista infila un Grande Tema nel calco della fiaba, vien voglia di ammonirlo. L’astrattezza è in agguato, la dimostrazione incombe. La sorgente dell’amore dribbla il rischio a forza di intelligenza, colore (e tempismo: si allude alle primavere arabe), ma solo in parte. Certo, ambientare lo sciopero dell’amore di Lisistrata in un imprecisato villaggio magrebino è un’ottima [...] Vai alla recensione »
In un piccolo villaggio che si trova in un luogo imprecisato tra Nordafrica e Medio Oriente, sin dalla notte dei tempi, le donne hanno il compito di andare a prendere l’acqua alla fonte, in montagna, per la gioia degli uomini adagiati sui loro privilegi. La giovane Leila propone allora di fare lo sciopero del sesso. Finché le cose non cambieranno, niente rapporti sessuali.
Non tutte le sorgenti vengono col buco. Soprattutto quando il desiderio di raccontare una storia edificante, paradigmatica, prende il sopravvento sul desiderio di raccontare tout court. Arte nella quale il franco-romeno Radu Mibaileanu nei film precedenti (Train de vie; Il concerto) si era dimostrato maestro, e che invece questa volta perde tra le pietre del villaggio arabo in cui ambienta la sua tormentata [...] Vai alla recensione »