Anno | 2011 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Marco Spagnoli |
Attori | Maria Pia di Meo . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 25 agosto 2011
Un documentario sul grande cinema internazionale degli anni '50 '60 e '70.
CONSIGLIATO SÌ
|
Trent'anni di cinema. Trent'anni di storie, set, festival e interviste. Per raccontare l'invasione di Hollywood a Cinecittà, ma anche la fascinazione del cinema americano per i registi e i talenti europei, in particolare per quelli italiani e francesi. E al contempo per ripercorrere, attraverso la storia del grande cinema dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, alcune tappe fondamentali dei cambiamenti culturali, politici e sociali che li hanno attraversati.
Questa è l'anima di Hollywood Invasion, il film di montaggio scritto e diretto dal giornalista Marco Spagnoli (a Venezia nella sezione Controcampo italiano), che ha recuperato e unito preziosi materiali di archivio della NBCUniversal per ricostruire l'Italia, l'Europa e l'America negli anni della Hollywood sul Tevere. Restituendo l'immagine di un periodo in cui il glamour si sposava con la professionalità e il talento di chi sapeva pensare il cinema in grande. Produttori, registi, attori e celebrità le cui avventure cinematografiche e personali vengono riproposte nel documentario di Spagnoli non attraverso i rotocalchi e i media italiani dell'epoca (come nel precedente Hollywood sul Tevere, per il quale il giornalista aveva usato i materiali dell'archivio dell'Istituto Luce a Cinecittà), bensì attraverso quelli di oltreoceano. In una sorta di "controcampo americano" che attinge a reportage e servizi televisivi realizzati dal grande network statunitense dalle spiagge di Cannes e dai red carpet del Festival brulicanti di star, ma anche dai set di colossal come Cleopatra e Ben Hur, con i cineoperatori e le comparse che si aggiravano in Vespa, definita dai giornalisti della NBC "la biga della Roma di oggi". E poi ancora, interviste a protagonisti indimenticabili come Richard Burton ed Elizabeth Taylor, Federico Fellini e Sophia Loren, Peter Ustinov e Marlon Brando, Claudia Cardinale e Brigitte Bardot. E cronache di momenti storici che hanno segnato quegli anni, come i discorsi di Martin Luther King o la visita di John Fitzgerald Kennedy a Napoli quattro mesi prima del suo assassinio, per delineare un'epoca in cui la lotta per la forza delle idee e la libertà cominciava a contare sull'impegno personale delle celebrità sul fronte civile, politico e sociale. Mentre la loro vita privata, di rimando, diventava a sua volta specchio del cambiamento in corso.
Sono immagini di repertorio rare, preziose ed emozionanti che arrivano direttamente dall'America, quelle che si susseguono in Hollywood Invasion (messo in onda sul canale Studio Universal), che offrono uno sguardo inedito su un'epoca che ha fatto la storia del cinema mondiale e alla quale il documentario sembra guardare con un pizzico di nostalgia, affidando il racconto a chi ne è stato protagonista. Produttori cinematografici coraggiosi che non temevano il rischio, come Darryl Zanuck, fondatore della 20th Century Fox, e Dino De Laurentiis. Attrici italiane diventate star internazionali, come Sophia Loren e Claudia Cardinale, che parlavano inglese e sapevano interagire con professionalità con la stampa estera. Macchinisti, operatori, giornalisti e reporter che si dedicavano al loro lavoro con la passione di chi è sempre alla scoperta di una nuova magia. Quella di un modo di concepire e di fare cinema che conserva ancora un fascino unico e senza tempo.