Anno | 2011 |
Genere | Musicale |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Massimo Monacelli |
Attori | Mirko Revoyera, Caterina Fiocchetti, Giulia Zeetti, Claudio Massimo Paternò, Daniele Giangreco Le due e un quarto, Vittorio Bestoso, Leonardo Darena, Laura Rizzo, Daniela Cerulli, Monica Migliavacca. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 13 ottobre 2012
L'esordio alla regia di un lungometraggio, del filmmaker musicista Massimo Monacelli.
CONSIGLIATO NÌ
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Zeus è infuriato con la razza umana. Deciso a eliminarla e distruggere la terra, viene persuaso dalla sua assistente a darle un'ultima possibilità e invia un trio di angeli - destinazione Times Square, New York - a riscattare quanto c'è di buono nell'uomo. Ma qualcosa va storto nella spedizione e i tre, persi nella steppa, faranno l'incontro di strani personaggi per scoprire che per cambiare l'essere umano dovranno prima
cambiare qualcosa in se stessi.
L'opera prima di Massimo Monacelli sembra prendere spunto dal magical mystery tour dei fab
four per mettere in scena il nonsense assoluto sostenuto da una colonna sonora che mescola generi e riferimenti musicali (si va dal rock al punk, dal rockabilly al surf). Citazionista con qualche trovata esilarante, come quella delle vergini veggenti a richiamare i precog di Minority Report, e quasi totalmente muto con le immancabili battute in sovraimpressione, il film musicale trova un senso nel suo essere delirante. In un'epoca in cui un video su Youtube può diventare più famoso di Gesù e dove tutti possono godere dei quindici minuti di celebrità, Angels of Rock'n'Roll trova la
giusta collocazione con il suo tono surreale e sopra le righe. Zeus e l'imbecille figlio Trotus, al quarto anno di psicologia (ogni riferimento è puramente casuale), Nerone e la piccola fiammiferaia, i tre angeli - un Amleto/giullare alcolista, un autoritario Adolf Van Beethoven e un pilota - Giovanna d'Arco, Giulietta dei Capuleti e Isaac Newton, con la sua teoria binaria del tramezzino, sono tutti personaggi della cultura
collettiva volti a rappresentare la demenzialità e il caos.
Quello di Monacelli è un viaggio allucinante e a tratti psichedelico nel paese delle meraviglie sotto acido, creato in pochi giorni e con una produzione minima(l) in cui gli effetti speciali di un campo di nani minato, con tanto di esplosione, sono lasciati alle illustrazioni di Stella Basile e le imperfezioni in bella vista. Buona l'intenzione. Buona la colonna sonora composta da sedici gruppi, tutti italiani. Meno buona la prima.