Titolo originale | Miss March |
Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Zach Cregger, Trevor Moore |
Attori | Zach Cregger, Trevor Moore, Raquel Alessi, Molly Stanton, Craig Robinson, Holly Hindman, Alexis Raben Geoff Meed, Tanjareen Martin, Eve Mauro, Landon Ashworth. |
Uscita | venerdì 3 luglio 2009 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 1,81 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 luglio 2009
Un giovane si risveglia dal coma solo per scoprire che la sua casta fiamma del liceo è diventata una Playmate di Playboy. In Italia al Box Office Miss Marzo ha incassato 2,7 mila euro .
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La "strana coppia" di adolescenti Eugene e Tucker ha in comune solo un'amicizia di lunga data. Tanto è casto e strenuo promotore dell'astinenza sessuale il primo, quanto il secondo è un erotomane pazzoide assuefatto alla carta patinata di Playboy. La sera del ballo scolastico, dopo aver deciso di consumare la prima volta con la sua ragazza Cindy, Eugene si ubriaca e cade dalle scale. Si risveglia dopo quattro anni di coma e il suo primo e unico pensiero è ritrovare Cindy, che d'improvviso appare nel paginone centrale del nuovo numero di Playboy.
La Playboy Enterprises è in crisi nera. A dircelo non sono solo i dati editoriali a parabola discendente o le recenti notizie di messa in vendita dello storico marchio con il coniglio in smoking, ma anche i suoi più occasionali incontri con il cinema. Se difatti la generosità delle conigliette è stata un tempo capace di attivare un immaginario così solido da stimolarne il coinvolgimento anche nella grande cinematografia (su tutte, la sequenza del playmates show in Apocalypse Now), oggi pare capace di attirare solo un certo pubblico di adolescenti, facendo ricorso alle trame più stantie dei vecchi teen movie riaffidate a giovani comici.
In La coniglietta di casa erano le capacità mimiche di Anna Faris a prendere in carico la più abusata storia di "rivincita dei nerd"; in Miss Marzo sono invece due comici televisivi piuttosto noti in patria con il programma di sketch satirici "The Whitest Kids U Know" a tentare di mettere in pratica l'ennesima variazione del "road trip" e dell'ossessione della perdita della verginità.
Ma la formula a sketch della televisione, lo si dovrebbe aver appreso ormai, non funziona al cinema, così che i due autori-attori cercano di sopperire alla totale assenza di una struttura della trama allungando e assemblando fra loro le varie sequenze preconfezionate del film con un catalogo delle più infime volgarità scatologiche prelevate con rigore enciclopedico da tutte le possibili storie di torte violate, college animaleschi e viaggi cialtroneschi, tutte rigorosamente "American".
Gag che forse, molti film dei Farrelly fa, potevano portare in sé uno scandalo irridente e, per certi versi, necessario. Ma che adesso ci inducono solo a interrogarci stupefatti sulle ragioni per cui la moderna pop culture americana viva il bisogno (nella commedia come nell'horror) di allargare sempre più l'intervallo fra disgusto e originalità e di colpire sempre più al basso ventre dello spettatore.
La più grande sconfitta è tuttavia tutta per lui: Hugh Hefner. Il grande vecchio che per più di cinquant'anni ha saputo tenere in piedi un modello di vita viziosa ed edonista, proponendo una rivoluzione nel costume sessuale e nel puritanesimo "wasp", ha venduto l'anima per due soldi e per un'ideologia intrisa di volgarità e moralità, della trivialità più sguaiata e dell'atteggiamento più conservatore. Avvilendo così tutta la storia di uno dei più popolari rotocalchi di controcultura liberal con battute bacchettone e degradanti come: "C'è una coniglietta nascosta in ogni donna".
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Film leggero ma non cosi' infimo e volgare come descrive la critica, ci si puo' divertire.
Meno peggio di quanto mi aspettassi, pura evasione.
Film futile einutile, sciocco e condito da una serie di banalità e luoghi comuni sul sesso davvero impressionanti, da far impallidire persino il peggior American pie! Cari pipparoli preparatevi perchè avrete molto da lavorare!
siete dei bigotti se offendete senza repliche questo film..chissà mai che male può fare un film del genere, simpatico e veloce..5 stelle per alzar la media!
Si candida a diventare il film più stupido di sempre.Certo però che peccato buttare via i soldi così qnd nel mondo ci sono centinaia di idee stupende che nn veranno mai messe in pratica per mancanza di danaro...
L'adolescenza al cinema vive una crescita anomala. Se il cinema americano classico ci ha insegnato che la perdita dell'innocenza è una questione legata allo sguardo (Il buio oltre la siepe; La morte corre sul fiume) e la modernità della Nouvelle Vague francese ha letto nell'età della purezza una libertà di linguaggio da opporre agli accademismi corrotti del "cinéma de papa", nella tarda modernità l'adolescenza interrompe il suo sviluppo, la sua evoluzione romantica o storicistica.
È una commediola goliardica questa sciocca Miss Marzo, che rivaluta la saga di American Pie. Il timido liceale Eugene, mentre festeggia il fidanzamento con la casta Cindi, cade dalle scale finendo all'ospedale. Esce dal coma quattro anni dopo e scopre con sgomento che la sua bella è una coniglietta di Playboy. Così con lo sfrontato amicone Tucker corre a Los Angeles, sede della rivista.
The funniest thing about the monumentally stupid anti-comedy "Miss March" is that somehow the producers convinced Playboy to sign off on the thing. Now, self-awareness has never been Hef's strong suit, and maybe he goes by the maxim that there's no such thing as bad publicity. (How else do you explain "The Girls Next Door"?) But even a 15-year-old boy would find this movie to be a chore.
Genietti Internet fanno il passo più lungo della gamba. Zach Cregger e Trevor Moore (biondino e perbene il primo; alto e clownesco il secondo) sono The Whitest Kids, il duo yankee di un eccellente programma comico su YouTube (U'Know; www.whitestkids.com) fatto di sketch creativi e irriverenti. Tra i loro temi preferiti comparivano la Guerra in Iraq e il mondo del lavoro.
È la versione spinta di La rivolta delle ex. Al centro i due diciottenni Eugene e Tucker. Il primo, bacchettone e teorico della verginità, proprio la sera in cui è stabilito che dovrà fare il gran passo con la sua ragazza perde coscienza per una brutta caduta dalla scale, per risvegliarsi dopo anni di coma e scoprire che la fidanzatina è diventata una coniglietta di Playboy.