Bastardi senza gloria

Il solito, solito Tarantino, un regista che vuol solo autocompiacersi e in questo trovare adepti al suo credo fatto di sangue, violenza inaudita e disturbante, (quasi) mai funzionale al film ma solo alle proprie fantasie. Come quella per il piede femminile, le belle-e-bionde, i dialoghi lunghi e articolati, il cinema puro, la vendetta, le citazioni incomprensibili. E sottolineando incomprensibili ai più, voglio ribadire l'idea che ho dell'attuale Tarantino, un cinefilo ma non (più) un buon regista. Oltre a girarli e montarli, li vedesse anche da solo...

Piaccia o no, nessuno fa film come Tarantino. Il cinema del Nostro si insinua sotto la pelle, sorprende nei tempi, nei dialoghi, nelle inquadrature e si esalta sempre nella sceneggiatura. Si esalta perchè sa riempire le nostre aspettative ludiche, il nostro senso dell'attesa. Una pellicola di Tarantino riazzera le coordinate consuete del "vedere cinema", ci fa ritornare vergini di emozioni e ci riemoziona con l'arrivo di nuovi personaggi e di nuove storie pregne di una tensione narrativa senza pari. La lunga scena iniziale quasi western, la parte del tedesco che non vuol svelare le coordinate dei commilitoni ma soprattutto i lunghi dialoghi nella bettola con i tedeschi emanano un senso di mai visto prima nel cinema contemporaneo. [+]

Piaccia o no, nessuno fa film come Tarantino. Il cinema del Nostro si insinua sotto la pelle, sorprende nei tempi, nei dialoghi, nelle inquadrature e si esalta sempre nella sceneggiatura. Si esalta perchè sa riempire le nostre aspettative ludiche, il nostro senso dell'attesa. Una pellicola di Tarantino riazzera le coordinate consuete del "vedere cinema", ci fa ritornare vergini di emozioni e ci riemoziona con l'arrivo di nuovi personaggi e di nuove storie pregne di una tensione narrativa senza pari. La lunga scena iniziale quasi western, la parte del tedesco che non vuol svelare le coordinate dei commilitoni ma soprattutto i lunghi dialoghi nella bettola con i tedeschi emanano un senso di mai visto prima nel cinema contemporaneo. Ma Tarantino, si sa, non è contemporaneo. [-]

ha aspettato 6 anni,kill bill (2003);è tornato Tarantino il vero Tarantino bastardi senza gloria (2009). In questo film Tarantino osa e osa troppo (e fa bene),ciò che solo Tarantino fà e gli è permesso di fare.Il film è grandioso,prende un po di tutto:l'inizio alla Sergio Leone,la struttura di kill bill e un finale sorprendente. Detto ciò il film è un vero e proprio spasso,con dialoghi divertenti e taglienti,è un film ricco di colonne sonore. il cinema di Tarantino diverte davvero molto lo spettatore. BASTARDI SENZA GLORIA è un film che si ricorderà a lungo nella storia del cinema per la sua originalità,la sua stravaganza e per il suo spirito Tarantiniano. Il sargente Aldo Rain conclude il film dicendo "penso che questo sia il mio capolavoro". [+]

ha aspettato 6 anni,kill bill (2003);è tornato Tarantino il vero Tarantino bastardi senza gloria (2009). In questo film Tarantino osa e osa troppo (e fa bene),ciò che solo Tarantino fà e gli è permesso di fare.Il film è grandioso,prende un po di tutto:l'inizio alla Sergio Leone,la struttura di kill bill e un finale sorprendente. Detto ciò il film è un vero e proprio spasso,con dialoghi divertenti e taglienti,è un film ricco di colonne sonore. il cinema di Tarantino diverte davvero molto lo spettatore. BASTARDI SENZA GLORIA è un film che si ricorderà a lungo nella storia del cinema per la sua originalità,la sua stravaganza e per il suo spirito Tarantiniano. Il sargente Aldo Rain conclude il film dicendo "penso che questo sia il mio capolavoro".ebbene si Tarantino questo è il tuo capolavoro. Alla fine del film scatta nel cinema da tutti l'immancabile applauso.UN'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA GRANDIOSA! [-]

...sto film non vale niente. Pulp fiction e Le jene fanno parte di un lontano e irrecuperabile passato.

Il miglior Tarantino, la miglior colonna sonora, i migliori dialoghi, i migliori personaggi,il miglior finale....semplicemente il miglior film di Tarantino.

fuori dal numeroso coro di lusinghe e ammirazione che in questi giorni imperversano intorno a "Inglorius Bastard". Non che mi augurassi il suo insuccesso, ma quando un mito comincia ad incrinarsi, l'effetto è garantito. Siate sinceri, abbandonate il culto della personalità, e date voce ai puri giudizi. Che non sia più il Tarantino dell'età del'oro è talmente ovvio da farmi vergognare di aver puntualizzato la cosa. Siamo anni luce da suoi parti migliori, siamo anni luce dall'ultima fatica degna di successo (Kill Bill)."Death Proff" ha segnato l'inizio del nuovo corso, "Inglorius Bastard" lo ha confermato. Il primo lo consideravo una parentesi, una pausa di riflessione, un piccolo esperimento in attesa della nuova opera. [+]

fuori dal numeroso coro di lusinghe e ammirazione che in questi giorni imperversano intorno a "Inglorius Bastard". Non che mi augurassi il suo insuccesso, ma quando un mito comincia ad incrinarsi, l'effetto è garantito. Siate sinceri, abbandonate il culto della personalità, e date voce ai puri giudizi. Che non sia più il Tarantino dell'età del'oro è talmente ovvio da farmi vergognare di aver puntualizzato la cosa. Siamo anni luce da suoi parti migliori, siamo anni luce dall'ultima fatica degna di successo (Kill Bill)."Death Proff" ha segnato l'inizio del nuovo corso, "Inglorius Bastard" lo ha confermato. Il primo lo consideravo una parentesi, una pausa di riflessione, un piccolo esperimento in attesa della nuova opera. Esperimento carino, ma così carico di autocitazionismo e logorroicità priva di genio che non merita di affiancarsi alle opere passate. Ma "Bastardi senza gloria" ha modificato un pò le cose. Non rimane che scegliere tra il considerarlo anch'esso un incidente di percorso in attesa di un prossimo risveglio, o confermare l'evidente svolta. Ieri mi sembrava di assistere ad un bluff, ad un film messo in piedi da un pessimo discepolo. Escludendo l'ottimo Christoph Waltz, la caratterizzazione dei personaggi è banale (sarà la mia antipatia nei confronti di Eli Roth), La sceneggiatura nn è poi così originalissima come credevo e mi è sfuggito il senso dell'utilizzo di spezzoni della colonna sonora di Kill Bill (autocitazionismo)? Dialoghi lunghi, dilatati, privi di efficacia, che prevedevano il supporto di una tensione che nn c'è mai efettivamente stata. Nota positiva: Grandiosa la scena dell'incendio, ma nn tanto grande da coprire la ridicola scena del'uccisione della ragazza e dell'"eroe" nazista. Secondo me è tutta una presa per i fondelli. Il vero Inglorius Bastard aspetta di vedere ancora la luce. [-]

L'ultimo film di Tarantino non è ne un film di guerra ne la solita pellicola sul nazismo e gli ebrei. Inglorious Basterds inizia come una fiaba, “C’era una volta…” , ma il racconto è tuttaltro che fiabesco (con Tarantino non poteva essere altrimenti), sebbene il regista cambi la storia della seconda guerra mondiale e del nazismo. Il racconto questa volta è lineare, e i flashback ridotti all’essenziale, i dialoghi sono sofisticati, soprattutto quando a parlare è Lande. A dispetto della lunghezza del film, non si ha il tempo di annoiarsi, la sceneggiatura (probabile Oscar) mescola momenti di tensione con lampi di ironia, creando un crescendo di suspense, sin dalla prima scena. Nel colloquio che Lande tiene con il contadino, ad un certo punto il colonnello nazista compara gli ebrei ai ratti. [+]

L'ultimo film di Tarantino non è ne un film di guerra ne la solita pellicola sul nazismo e gli ebrei. Inglorious Basterds inizia come una fiaba, “C’era una volta…” , ma il racconto è tuttaltro che fiabesco (con Tarantino non poteva essere altrimenti), sebbene il regista cambi la storia della seconda guerra mondiale e del nazismo. Il racconto questa volta è lineare, e i flashback ridotti all’essenziale, i dialoghi sono sofisticati, soprattutto quando a parlare è Lande. A dispetto della lunghezza del film, non si ha il tempo di annoiarsi, la sceneggiatura (probabile Oscar) mescola momenti di tensione con lampi di ironia, creando un crescendo di suspense, sin dalla prima scena. Nel colloquio che Lande tiene con il contadino, ad un certo punto il colonnello nazista compara gli ebrei ai ratti. Il paragone potrebbe infastidire qualcuno, ma lui è un cacciatore di ebrei, che agisce come un tedesco e allo stesso tempo riesce a pensare come un ebreo, infatti la famiglia Dreyfus si nasconde sotto le tavole del pavimento, e lui li elimina come fossero dei ratti. Nel film i personaggi recitano in diverse lingue, francese, tedesco, inglese, italiano e siciliano, soprattutto l’attore austriaco Christoph Waltz, con una perfomance che probabilmente verrà premiata con un Oscar.Tarantino decide di affrontare con Inglorious Basterds l’avvenimento storico della seconda guerra mondiale e della persecuzione degli ebrei , scelta che avrebbe potuto far storcere il naso ai detrattori dell’artista, ai non adepti. Il regista del Tennesse (stessa città di provenienza del personaggio Aldo Raine), non è affatto impreparato sull’argomento. Conosce bene la storia, fino ai particolari: lo dimostra nella scena in cui viene smascherato il tenente Archie Hicox, che per ordinare 3 Whiskey indica il numero utilizzando l’anulare invece del pollice. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi riuscirono ad individuare molti americani e nemici proprio grazie a quest’escamotage. Il film è pieno di sorprese, e come è risaputo, Tarantino ha cambiato il finale della seconda guerra mondiale. La squadra dei bastardi è formata da soldati ebrei. E’ una raffinatezza culturale, perché una grande obiezione è stata mossa sempre contro la cultura ebraica, di non aver mai reagito, di non essersi difesi. Nel film invece sono armati di pugnali, fucili e dinamite, e sono pronti a farsi esplodere pur di uccidere i loro oppressori. Proprio come i palestinesi kamikazee che si fanno saltare in aria in Israele, la loro missione è un complotto terroristico. Invece non modifica la storia decidendo di non far giustiziare alcuni assassini nazisti, purtroppo è davvero andata cosi. Come è stato raccontato in “Amen”,( film, purtroppo poco conosciuto, di Costa-Gravas) gli americani hanno dato ospitalità, lavoro e alti privilegi a molti nazisti e collaboratori a vario titolo del Terzo Reich, solo che nessun “Bastardo” gli ha mai inciso con un pugnale una svastica sulla fronte. Dopo anni di dibattiti e polemiche Tarantino sembra aver ormai convinto tutti. Il regista del Tennesse non era un bluff, negli anni ha saputo affermare il suo genio, il proprio talento artistico, e se mai ce ne fosse stato ancora il bisogno, Inglorius Bestard ne è l’ennesima conferma. Probabilmente non è un caso che Aldo Raine (il suo alter ego ?), concluda il film definendo la sua ultima opera con queste parole “Questo potrebbe essere il mio capolavoro”. Forse è davvero cosi. [-]

Ne sono state dette tante su questo film. E' stata sottolineata la raggiunta maturità artistica di Tarantino, la sua bravura sottile nel scegliere gli attori, anche semisconosciuti; la sua innata capacità di proporre storie insensate, ma sempre realistiche nella loro assurdità. Io vorrei sottolineare però un aspetto che secondo me è importante. Tarantino ha creato un opera d'arte sopraffina ma allo stesso tempo popolare. Per questo vorrei ringraziarlo: perché non basta la memoria della gente per ricordarsi certe atrocità compiute dall'essere umano. Serve, appunto, anche l'arte. In questo caso il cinema ci ha proposto un nazismo che ha paura....e tutti coloro che si reputano stupidamente nazisti contemporanei, figli di una società malata e priva di valori, spero possano imbattersi nel soldato Brad Pitt che, con tanto di spiegazione al seguito, gli incide la svastica sulla fronte.

Bastardi senza gloria, il “tagli e cuci” di Quentin Tarantino è un monumento alle vittime del nazifascismo, bello dal primo all’ultimo minuto. E’ un romanzo scandito da brevi capitoli, veloci e ritmo incalzante. Saranno Bastardi o farabutti, ma quanto fanno riflettere!

il nuovo capolavoro di tarantino che riesce nell'intento di omaggiare chi ha fatto la storia del cinema e nello stesso tempo di girare un film originalissimo. grande pitt ma grandissimo (da oscar ) il "cacciatore di ebrei".