Anno | 2007 |
Genere | Cortometraggio |
Produzione | Italia |
Durata | 8 minuti |
Regia di | Kathryn Bigelow |
Attori | Uma Thurman . |
Uscita | lunedì 5 marzo 2007 |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
In una tranquilla giornata di sole a L.A. la musa tarantiniana Uma Thurman deve fuggire da killer spietati e misteriosi a bordo di una Lamborghini gialla fiammante.
CONSIGLIATO SÌ
|
Il sole splende a Los Angeles. Una Lamborghini gialla, fiammante, decappottabile, esce dal cancello automatico di una lussuosa villa. A bordo c'è Uma Thurman, raggiante e raffinata, apparentemente più pacata e serena della Sposa vendicativa di Kill Bill.
Dopo uno scontro faccia a faccia con la pistola ad acqua di un bambino, la donna si ritroverà però nel pieno di un inseguimento su quattro ruote (e che ruote... i nuovi pneumatici Pirelli P Zero!) attraverso il traffico della città degli angeli. Ferita da misteriosi killer inseguitori, la donna insanguinata cercherà rifugio e protezione dalla strada in un locale non troppo raccomandabile (una tavola calda in perfetto stile Tarantino), fino a quando, sfinita, tornerà a casa, e il misterioso inseguimento troverà spiegazione per noi nella scena finale.
Dopo John Malkovich e Naomi Campbell (The Call), Pirelli sceglie come testimonial dei nuovi pneumatici P Zero, e del cortometraggio Mission Zero che li sponsorizza, la star hollywoodiana che meglio rappresenta il concetto di velocità e potenza. Una potenza che, come recita da anni lo slogan Pirelli, "è niente senza controllo".
La musa tarantiniana si presta a questa corsa in giallo tra le strade di Los Angeles, sfruttando l'investitura di icona pop ricevuta con il fenomeno Kill Bill. Ne deriva un action/road movie al femminile, con una donna sapiente anche dietro la macchina da presa, la regista più adrenalinica di Hollywood Kathryn Bigelow (Point Break, Strange Days), qui con uno stile meno personale e forse un po' troppo rivolto al maestro del pulp.
Considerata la committenza e lo scopo promozionale dell'opera, si tratta comunque di un buon esercizio di stile per la regista californiana, supportato anche dal lavoro del direttore della fotografia Janusz Kaminsky (premio Oscar per Salvate il soldato Ryan e Schindler's List). Un esercizio pubblicitario, ottima "sperimentazione ludica" sempre più praticata dai cineasti di Hollywood, che tiene col fiato sospeso per tutti i suoi otto minuti.