gigi de grossi /red
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martedì 22 gennaio 2008
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una leggenda poco credibile
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Del quasi sconosciuto Francis Lawrence conosciamo solo CONSTANTINE, film piuttosto strampalato e di scarso successo mentre IO SONO LEGGENDA, sua seconda fatica, siamo certi che non accrescerà la sua fama. Tratto dal bel romanzo di Richard Matheson, già due volte portato sullo schermo, il film tradisce il pessimismo cosmico del libro, più in linea con i tempi, con un finale posticcio e consolatorio, di cui mancano totalmente le premesse. Sullo stesso tema della fine del mondo (ahimé molto probabile) ricordiamo film migliori: L'ULTIMA SPIAGGIA, IL PIANETA DELLE SCIMMIE,
LA FINE DEL MONDO, QUINTET, IL DOTTOR STRANAMORE e persino OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA, tratto dallo stesso libro di Matheson, che, per quanto fumettistico, ci sembra più credibile.
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Del quasi sconosciuto Francis Lawrence conosciamo solo CONSTANTINE, film piuttosto strampalato e di scarso successo mentre IO SONO LEGGENDA, sua seconda fatica, siamo certi che non accrescerà la sua fama. Tratto dal bel romanzo di Richard Matheson, già due volte portato sullo schermo, il film tradisce il pessimismo cosmico del libro, più in linea con i tempi, con un finale posticcio e consolatorio, di cui mancano totalmente le premesse. Sullo stesso tema della fine del mondo (ahimé molto probabile) ricordiamo film migliori: L'ULTIMA SPIAGGIA, IL PIANETA DELLE SCIMMIE,
LA FINE DEL MONDO, QUINTET, IL DOTTOR STRANAMORE e persino OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA, tratto dallo stesso libro di Matheson, che, per quanto fumettistico, ci sembra più credibile. Ricorderemo di questo film le immagini di una New York apocalittica e deserta, coperta di erbacce, futuribile, inquietante giungla metropolitana, il resto è da dimenticare. Per concludere (e sdrammatizzare le fosche previsioni del film e del libro, rivolgo alcune domande virtuali agli autori del film: 1)Perché mai un'epidemia virale che distrugge l'umanità dovrebbe anche causare il crollo del ponte di Brooklyn ? 2)Che fine hanno fatto i cadaveri di milioni di persone che popolavano New York e il resto del mondo ? Come ha potuto, lo scienziato Will Smith nascondersi e sfuggire per tre anni alle orde dei vampiri assetati di sangue? 3) Da dove spunta l'angelica ragazza, senza un graffio e fresca di shampo, con marmocchio al seguito, indenni anche loro dopo un lungo viaggio su una Land Rover nuova fiammante ? Dove si sono rifugiati dopo il tramonto? E la benzina ? 5)Perché mai i vampiri, creature pur sempre derivate dagli uomini estinti, dovrebbero avere una testaccia così dura da spaccare un cristallo blindato spesso vari centimetri?. 6)Da quale generatore, il protagonista prende l'elettricità necessaria per illuminare il suo appartamento e continuare i suoi esperimenti ? Domande, presumiamo, tutte senza risposta.
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valerio
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martedì 22 gennaio 2008
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leggenda
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pigno
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martedì 22 gennaio 2008
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ottimo film
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Ottimo film, pensavo l'ennesima americanata...invece è molto avvincente.
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christian
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martedì 22 gennaio 2008
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andate a vederlo
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sono anni che guardo film e devo dire che questa volta sono rimasto impressionato...una fotografia esemplare e un gran ritmo ti inchiodano sulla poltrncina e di questi tempi non è poco visto le pellicole che girano nelle sale.l unico neo il finale stile americano ultra soft.vale il prezzo del biglietto....ciao a tutti
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emilio faivre
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martedì 22 gennaio 2008
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un ritratto inquietante dell'essere umano
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Raramente vengo attratto a tal punto da un film, da rimanerne entusiasta. E' vero, come ha detto più di qualcuno: si fa l'occhiolino ad un target giovanile abbracciando anche il genere horror, con sequenze inquietanti e altamente dinamiche e con un attore belloccio che piace, soprattutto al pubblico femminile. Ma, a parte il fatto che si lavora per guadagnare e non (solo) per la gloria, resta fuori discussione che Will Smith è bravo, veramente bravo. Bravo e molto convicente nella recitazione. Un artista va osservato a 360 gradi, e l'ex "principe di Bel Air" ha sempre mostrato un aspetto che è fuori discussione: recitare gli esce spontaneo. Praticamente naturale.
Ma è la storia in sé che attira, anche se non sorprende e non ha alcunché di innovativo.
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Raramente vengo attratto a tal punto da un film, da rimanerne entusiasta. E' vero, come ha detto più di qualcuno: si fa l'occhiolino ad un target giovanile abbracciando anche il genere horror, con sequenze inquietanti e altamente dinamiche e con un attore belloccio che piace, soprattutto al pubblico femminile. Ma, a parte il fatto che si lavora per guadagnare e non (solo) per la gloria, resta fuori discussione che Will Smith è bravo, veramente bravo. Bravo e molto convicente nella recitazione. Un artista va osservato a 360 gradi, e l'ex "principe di Bel Air" ha sempre mostrato un aspetto che è fuori discussione: recitare gli esce spontaneo. Praticamente naturale.
Ma è la storia in sé che attira, anche se non sorprende e non ha alcunché di innovativo. Per chi conosce, ad esempio, un capolavoro letteraio come "L'ombra dello scorpione" di Stephen King, sa che il genere è stato visitato e rivisitato dai maestri della penna e della pellicola fin dagli anni '70. Eppure, questo "Io sono leggenda" riesce perfetto. Un applauso alla regia e alla produzione. E a chi ha curato le scenografie. Che a mio parere sono da Oscar. Sì, perché uno dei grandi problemi che hanno sempre frenato registi e produttori dall'inscenare simili storie caratterizzate da un catastrofismo generale, è stata proprio la possibilità di ricreare con accuratezza e verosomiglianza uno scenario desolante, vuoto, ambientato in una metropoli.
Metà del film è questa rivisatizione di una New York sprofondata in un gigantoso vortice di silenzio, rotto solo dalle urla degli animali, una giungla di cemento armato e auto frantumate. L'altra metà è la superba incarnazione nel personaggio di Will Smith, che combatte anche contro se stesso e la sua solitudine, prima ancora che con i "mostri". Supportato da una cagna, Sam, che è in grado di superare (e di gran lunga) in tema di recitazione almeno il 50 per cento degli italici "attori" (e non sono affatto americanofilo, anzi...).
"Io sono leggenda" è soprattutto un inquitetante ritratto dell'essere umano imbarbarito. Cosa sono, i mutanti, i "cacciatori della notte", se non gli uomini abbrutiti dall'odio, dalla miseria, dalla mancanza di dignità per se stessi? Macchine non-pensanti di carne ed ossa che hanno perso ogni barlume di spiritualità, qualsiasi valore morale e religioso per trasformarsi in meschine sanguisughe (e lo stesso Robert Neville barcolla, confidando di aver ormai perso fiducia in un Dio che è morto di fronte allo sterminio... ricordate una certa canzone?. Non a caso, i mutanti agiscono nell'ombra. Metafora della vigliaccheria umana. Il male si nutre nelle tenebre.
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dado
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lunedì 21 gennaio 2008
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se tu sei leggenda...
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Will Smith come Tom Hanks in Cast Away. Tenere la scena praticamente da soli per tre quarti di film non è facile e quest'uomo ne avrebbe anche le capacità. Il punto però è che il film non regge per niente. A Hollywood saranno pure a corto di idee, ma un film del genere è inconcepibile. Zombie già visti e poco suggestivi, flashback inutili sparsi qua e là, eroismo del protagonista ancora meno. Non ci si commuove e non si sorride. Un uomo, da solo, dovrebbe salvare un mondo che si è autodistrutto trasformando la razza umana in animali assetati di sangue e, una volta scoperta la cura, è ormai troppo tardi? Come se non bastasse proprio quando trova un segno di vita umana, dopo anni di solitudine, che arriva lì al momento giusto per salvargli la pelle e, non si capisce bene come, deve raggiungere un posto che esiste nel film solo nel momento in cui serve.
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Will Smith come Tom Hanks in Cast Away. Tenere la scena praticamente da soli per tre quarti di film non è facile e quest'uomo ne avrebbe anche le capacità. Il punto però è che il film non regge per niente. A Hollywood saranno pure a corto di idee, ma un film del genere è inconcepibile. Zombie già visti e poco suggestivi, flashback inutili sparsi qua e là, eroismo del protagonista ancora meno. Non ci si commuove e non si sorride. Un uomo, da solo, dovrebbe salvare un mondo che si è autodistrutto trasformando la razza umana in animali assetati di sangue e, una volta scoperta la cura, è ormai troppo tardi? Come se non bastasse proprio quando trova un segno di vita umana, dopo anni di solitudine, che arriva lì al momento giusto per salvargli la pelle e, non si capisce bene come, deve raggiungere un posto che esiste nel film solo nel momento in cui serve. L'unico lavoro decente l'hanno compiuto gli uomini della computer-grafica, davvero ben realizzata. Ma il film...
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mojtofc
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lunedì 21 gennaio 2008
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punti di vista
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per me che non ho nè letto il libro nè visto gli altri due films direi che è proprio un bel film, almeno ti tiene in tensione, con alcune scene tecnicamente perfette. Volevo dire la mia sull'ortografia della ragazza. Se rileggete guardate un po' come ha coniugato i verbi, poi accendete la televisione e ascoltate quante volte un congiuntivo e un condizionale vengono "sbagliati". Per finire tornate qui e fatele i complimenti! Buona visione....
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ivan
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lunedì 21 gennaio 2008
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fantastico
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lo visto 2 volte mi piaciutto moltissimo
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alessio
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lunedì 21 gennaio 2008
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un film molto profondo
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Oltre a essere un film pieno di colpi di scena, il film lascia spazio anche ai sentimenti. è stato molto triste quando prima che la famiglia Neville salisse su l'elicottero una donna infetta chiede di portare via il bambino ricevendo una negazione.
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gec
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lunedì 21 gennaio 2008
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senza infamia e senza lode
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mi aspettavo di peggio.w.smith se la cava,ben girato e non manca la tensione.ricorda più il signs di shyamalan o 28 giorni dopo che il libro,comunque un paio di ore di divertimento.ok.
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