Titolo originale | Elegiya zhizni: Rostropovich, Vishnevskaya |
Anno | 2006 |
Genere | Documentario |
Produzione | Russia |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Aleksandr Sokurov |
Attori | Mstislav Rostropovich, Galina Vishnevskaya, Krzysztof Penderecki, Seiji Ozawa . |
Tag | Da vedere 2006 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 30 marzo 2009
In occasione delle nozze d'oro della celebre coppia russa esponente della musica lirica nel mondo, Sokurov firma un documentario sulla loro vita all'insegna dell'amore.
CONSIGLIATO SÌ
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Diviso in due parti, questo bellissimo documentario ci racconta, in occasione delle loro nozze d'oro, le favolose e difficili esistenze di due dei più grandi esponenti della musica russa del XX secolo nel mondo: il concertista, direttore d'orchestra e violoncellista Mstislave "Slava" Rostropovich e sua moglie, la cantante lirica Galina Vishnevskaya. Più che un documentario, una vera e propria elegia delle loro vite, da sempre denotate e sospinte fino all'ultima fibra del loro essere verso l'Amore: per se stessi, per il proprio compagno o la propria compagna, per la Vita, ma principalmente per la musica che ha cementato questa unione da oltre mezzo secolo.
Seguiremo così, fra note e fotografie, conversazioni private e momenti pubblici, i percorsi di questi due grandi artisti: dall'infanzia (per lui più agiata, per lei meno) alla fortunata carriera, denotata da immensi sacrifici fatti per sopravvivere nei momenti in cui la Russia scriveva alcuni dei suoi capitoli più dolorosi della sua storia politica.
Sokurov non sbaglia nulla in questa descrizione filmica, e nonostante metta la musica in primo piano, riesce a sottolineare, con profondità e mantenendo vivo l'interesse dello spettatore, gli affascinanti caratteri dei protagonisti, facendo della spontaneità il loro nuovo denominatore comune. Esilarante la scena in cui Rostropovich trascina (senza garbo) e a braccetto la Regina di Spagna lungo un teatro, mentre è interessante la critica che la Vishnevskaya fa alle cantanti liriche italiane che "non possono cantare tutto" nella musica lirica.