chiara
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domenica 1 ottobre 2006
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un film inutile
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Un film inutile che tocca il suo punto più basso nella scena di inseguimento da parte dei due presunti killer islamici nei confronti di Mollà. Provvidenziale l'intervento di due poliziotti antiterrorismo al grido di "arrivano i nostri!". Un'inutile farsa dall'inizio alla fine.
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giovanna
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domenica 1 ottobre 2006
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al mercato degli assolutismi
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Dalle prime note de "Il mercante di pietre" si presagisce la presenza di un Islam esotico. E' l'unica parte della colonna sonora gradevole. Successivamente diventa rumorosa e assordante, come un peperoncino messo per nascondere una mancanza di sapore. E, da qualunque parte si cerchi, il sapore non c'è. I personaggi sono mal delineati. Keitel sembra la controfigura di se stesso violato in un nudo che il regista avrebbe potuto risparmiare. La March più che una donna manager sembra una poveretta sedotta da una seduzione inesistente. Ma il tocco di genio è nell'interpretazione di Mollà. Un veggente, un'ossessivo, un perseguitato dai terroristi (manco fosse il capo della Cia) che predica nelle aule universitarie e cerca di trascinare nel suo delirio il direttore del Messaggero (che fa una pessima figura).
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Dalle prime note de "Il mercante di pietre" si presagisce la presenza di un Islam esotico. E' l'unica parte della colonna sonora gradevole. Successivamente diventa rumorosa e assordante, come un peperoncino messo per nascondere una mancanza di sapore. E, da qualunque parte si cerchi, il sapore non c'è. I personaggi sono mal delineati. Keitel sembra la controfigura di se stesso violato in un nudo che il regista avrebbe potuto risparmiare. La March più che una donna manager sembra una poveretta sedotta da una seduzione inesistente. Ma il tocco di genio è nell'interpretazione di Mollà. Un veggente, un'ossessivo, un perseguitato dai terroristi (manco fosse il capo della Cia) che predica nelle aule universitarie e cerca di trascinare nel suo delirio il direttore del Messaggero (che fa una pessima figura). Mollà veggente ha ragione: il destino esegue i suoi ordini. Se lui dice che una persona è un terrorista sicuramente lo è: alla faccia della suspence. Un film da evitare.
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valerio
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domenica 1 ottobre 2006
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messaggio fazioso condito di luoghi comuni
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Se il regista avesse voluto veicolare la paura per l'Islam è riuscito nell'operazione contraria. Il film è talmente farsesco da far risultare tutta la storia inverosimile. Già dalle prime inquadrature si percepisce un disperato bisogno di colpire con mezzucci lo spettatore. Il protagonista, poi, è l'antitesi della persona credibile. Vittima di un attentato sembra in preda ad un delirio di persecuzione: vede terroristi ovunque, ma per sfidare la sorte decide di portare la bella moglie in Cappadocia sperando che diventi una "colomba". Il masochismo tocca punti grotteschi. Comico il finale. Con tutta la buona volontà non si riesce a cogliere nemmeno un briciolo di drammaticità. I dialoghi sembrano scollati dai personaggi e dal contesto.
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Se il regista avesse voluto veicolare la paura per l'Islam è riuscito nell'operazione contraria. Il film è talmente farsesco da far risultare tutta la storia inverosimile. Già dalle prime inquadrature si percepisce un disperato bisogno di colpire con mezzucci lo spettatore. Il protagonista, poi, è l'antitesi della persona credibile. Vittima di un attentato sembra in preda ad un delirio di persecuzione: vede terroristi ovunque, ma per sfidare la sorte decide di portare la bella moglie in Cappadocia sperando che diventi una "colomba". Il masochismo tocca punti grotteschi. Comico il finale. Con tutta la buona volontà non si riesce a cogliere nemmeno un briciolo di drammaticità. I dialoghi sembrano scollati dai personaggi e dal contesto. In un certo modo forzati. Martinelli ha porto un favore all'Islam
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cervino
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domenica 1 ottobre 2006
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islam reale
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Sei così faziosa e piena di luoghi comuni che non ritengo nemmeno piacevole aprire un confrono.
Prima di scrivere, studia la storia.
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antonella
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sabato 30 settembre 2006
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amore,odio,culture,religioni,non manca di nulla.
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ho trovato questo film meraviglioso.il sentimento dell'amore e' unico a prescindere da culture o religioni diverse.amore e odio non sono due sentimenti che accecano ma vengono accecati dal fuoco che portano con loro....chi si sottrae in amore perde...... sempre...
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gianni
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sabato 30 settembre 2006
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perché stronca il film chi non l'ha visto?
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Dalle stroncature al film di Marinelli da parte di molti lettori emerge un particolare: sono di carattere ideologico, si basano sul preconcetto - falso - che sia un film volto a denigrare l'Islam, difendere le ragioni dell'America, ecc.
Mi permetto di dire che tali preconcetti siano falsi non perché io voglia censurare le idee altrui, ma perché - oltre ad essere valutazioni distantissime dalla realtà del film - non sono accompagnate quasi mai da valutazioni di merito su scene, personaggi, particolari che dimostrerebbero la reale visione della pellicola.
Insomma: assistiamo al fenomeno di cybernauti militanti che non 'sprecano' soldi per film che i loro critici di fiducia hanno stroncato, e si sentono in dovere di combattere una guerra virtuale per scoraggiarne la visione.
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Dalle stroncature al film di Marinelli da parte di molti lettori emerge un particolare: sono di carattere ideologico, si basano sul preconcetto - falso - che sia un film volto a denigrare l'Islam, difendere le ragioni dell'America, ecc.
Mi permetto di dire che tali preconcetti siano falsi non perché io voglia censurare le idee altrui, ma perché - oltre ad essere valutazioni distantissime dalla realtà del film - non sono accompagnate quasi mai da valutazioni di merito su scene, personaggi, particolari che dimostrerebbero la reale visione della pellicola.
Insomma: assistiamo al fenomeno di cybernauti militanti che non 'sprecano' soldi per film che i loro critici di fiducia hanno stroncato, e si sentono in dovere di combattere una guerra virtuale per scoraggiarne la visione. Che tristezza!
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[+] io il film
(di adele)
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[+] l'ho visto, secondo me tu no
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ugio
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sabato 30 settembre 2006
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il fardello del cinemaniaco. tanti piccoli conrad.
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Giusto per portare un contributo alla discussione: ma voi non pensate che sia possibile censurare un brutto film (ammesso che quello di Martinelli lo sia) e contemporaneamente ritenere valide alcune delle tesi che sostiene?
E'credibile che tutti coloro i quali inneggiano al regista lo facciano a prescindere dal valore cinematografico del film e invece tutti quelli che denigrano il film partano da un presupposto politico più o meno riconoscibile?
Per mio conto dico soltanto che aspetto un buon film sull'argomento, che è di capitale importanza,mentre trovo di straordinaria gravità che alcuni debbano per forza razionalizzare in senso autocolpevolizzante ciò che non possono spiegare secondo i loro normali canoni.
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Giusto per portare un contributo alla discussione: ma voi non pensate che sia possibile censurare un brutto film (ammesso che quello di Martinelli lo sia) e contemporaneamente ritenere valide alcune delle tesi che sostiene?
E'credibile che tutti coloro i quali inneggiano al regista lo facciano a prescindere dal valore cinematografico del film e invece tutti quelli che denigrano il film partano da un presupposto politico più o meno riconoscibile?
Per mio conto dico soltanto che aspetto un buon film sull'argomento, che è di capitale importanza,mentre trovo di straordinaria gravità che alcuni debbano per forza razionalizzare in senso autocolpevolizzante ciò che non possono spiegare secondo i loro normali canoni.
Accanto a quello moderato, c'è anche un islam che ci odia: dobbiamo per forza assumercene noi la responsabilità? Possiamo ancora cercare di spiegare la realtà o ci dobbiamo fermare di fronte al rischio della scorrettezza politica?
Poi, se è un brutto film, amen: ma lasciamo al pessimo Martinelli la libertà di girarlo, sperando che la materia sia in seguito rivisitata da un artista.
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[+] si, hai ragione
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(di fabio)
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(di fabio)
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(di alcide a)
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alice
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venerdì 29 settembre 2006
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un piccolo capolavoro stroncato dal pregiudizio
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Dobbiamo essere onesti: troppe recensioni sul film di Martinelli sono ideologiche. E' un film che tratta un argomento scottante, con una tesi assolutamente non politically correct, ed è ovvio che il rischio di giudicarlo pregiudizialmente c'è ed è evidente nelle critiche infamanti ed esagerate che ha attirato su di sè. Proviamo ad uscire dallo schema pro e contro, e guardiamo l'aspetto cinematografico e realizzativo: è l’unico modo onesto per avvicinarsi a questo film che non merita che i pregiudizi cancellino il suo valore. Il Mercante di Pietre è prima di tutto un thriller perfetto: la tensione tiene lo spettatore inchiodato alla poltrona, il finale è inaspettato e incerto fino all'ultimo, e ci lascia con più domande che risposte.
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Dobbiamo essere onesti: troppe recensioni sul film di Martinelli sono ideologiche. E' un film che tratta un argomento scottante, con una tesi assolutamente non politically correct, ed è ovvio che il rischio di giudicarlo pregiudizialmente c'è ed è evidente nelle critiche infamanti ed esagerate che ha attirato su di sè. Proviamo ad uscire dallo schema pro e contro, e guardiamo l'aspetto cinematografico e realizzativo: è l’unico modo onesto per avvicinarsi a questo film che non merita che i pregiudizi cancellino il suo valore. Il Mercante di Pietre è prima di tutto un thriller perfetto: la tensione tiene lo spettatore inchiodato alla poltrona, il finale è inaspettato e incerto fino all'ultimo, e ci lascia con più domande che risposte... Spettacolari vedute aeree, una macchina da presa che guida lo spettatore con movimenti inaspettati nell'atmosfera di tensione e senso di pericolo che attraversa tutto il film, con un effetto incredibilmente coinvolgente. Le inquadrature del meraviglioso paesaggio turco dei "camini delle fate" alla luce della luna sono un gioiellino... Personaggi ben caratterizzati, ciascuno a suo modo unico, definito eppure complesso, tra i quali spicca l'interpretazione di Harvey Keitel, semplicemente strepitosa: affascinante e impenetrabile fino all'ultimo. Solo un accenno è d'obbligo circa l'ovvio riferimento del film a vicende (purtroppo) molto attuali: il regista ha impiegato anni per documentarsi, intere scene sono state cancellate o modificate numerose volte prima della stesura finale per far sì che tutto ciò che veniva narrato rispecchiasse fatti realmente accaduti. La trama specifica è ovviamente frutto di fantasia, ma i passaggi fondamentali sono autentici: il discorso dell’imam nella moschea e tutti i dialoghi in arabo riportano esattamente i discorsi intercettati dalla digos nel corso di inchieste contro il terrorismo islamico, la strategia della “colomba” (donne occidentali sedotte e sfruttate dai terroristi come inconsapevoli messaggeri di morte) è stata praticata realmente, le immagini delle lapidazioni sono autentiche, le modalità di attuazione degli attentati si riferiscono ad attentati realmente accaduti e solo uno di essi non è avvenuto ma è stato comunque progettato. Il messaggio finale, per un film tacciato di “invito all’odio”, sarà una piccola sorpresa: un messaggio di speranza, e di fiducia nel potere dell’amore che da solo riesce a vincere anche l’odio più profondo... ma non aspettatevi un perfetto e scontato lieto fine, perché restereste delusi... Buona visione!
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[+] un thriller?
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[+] sonia, impara il rispetto
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[+] credo questo film sia davvero scomodo x qualcuno
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[+] ottima recensione, al di là di opinioni personali
(di fabio)
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[+] bella recensione alice
(di vincenzo (ag))
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(di federico vr)
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[+] e meno male
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enzo
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venerdì 29 settembre 2006
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tema di estremo interesse, ma film brutto
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Si può essere filo-islamici, anti-islamici, neocrociati, jihadisti, indifferenti, essere d'accordo o no con le idee di Martinelli, ma, indipendentemente da tutto devo dire che il film è brutto.
La trama è povera e scontata. E poi, quante sono le probabilità che una coppia resti coinvolta in tre diversi attentati terroristici islamici (lui a Nairobi, poi lei come scudo umano a Roma e come "colomba" sul Traghetto Calais-Dover) in pochi anni? Credo zero. Infine, dopo i primi due attentati, come è possibile che un professore anti-islam per dimenticare vada in vacanza in un paese islamico?
[+] il messaggio é buono
(di renato)
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[+] quale messaggio?
(di alcor)
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tina
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venerdì 29 settembre 2006
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strana logica quella di destra
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Attenzione, questa recensione è esattamente speculare a quella di Betty. Abbiamo soltanto invertito destra e sinistra e Islam/Occidente
Il risultato è divertente...
IRAQ, ONU: SITUAZIONE TORTURE PEGGIORE CHE IN EPOCA SADDAM
Ginevra, 21 set. (Ap) - La diffusione della pratica della tortura in Iraq ha raggiunto livelli più gravi che nell'epoca di Saddam Hussein. Lo sostiene il massimo esperto delle Nazioni Unite di lotta alla tortura, Manfred Nowak, nel descrivere una situazione in cui le milizie, i gruppi terroristici ma anche le forze di sicurezza disattendono leggi e convenzioni per il trattamento dei prigionieri. (tendenzeonline)Ma per la destra ed alcune persone che hanno fatto la recensione in questo forum, l'estremista è Nowak (e non Martinelli) che denuncia il terrorismo occidentale e tutti coloro che hanno apprezzato il suo coraggio di farlo.
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Attenzione, questa recensione è esattamente speculare a quella di Betty. Abbiamo soltanto invertito destra e sinistra e Islam/Occidente
Il risultato è divertente...
IRAQ, ONU: SITUAZIONE TORTURE PEGGIORE CHE IN EPOCA SADDAM
Ginevra, 21 set. (Ap) - La diffusione della pratica della tortura in Iraq ha raggiunto livelli più gravi che nell'epoca di Saddam Hussein. Lo sostiene il massimo esperto delle Nazioni Unite di lotta alla tortura, Manfred Nowak, nel descrivere una situazione in cui le milizie, i gruppi terroristici ma anche le forze di sicurezza disattendono leggi e convenzioni per il trattamento dei prigionieri. (tendenzeonline)Ma per la destra ed alcune persone che hanno fatto la recensione in questo forum, l'estremista è Nowak (e non Martinelli) che denuncia il terrorismo occidentale e tutti coloro che hanno apprezzato il suo coraggio di farlo. Che strana logica hanno costoro! Forse più che logica lo chiamerei masochismo per alcuni e indottrinamento per altri!
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[+] e' cosa non é masochismo?!?
(di fabio)
[ - ] e' cosa non é masochismo?!?
[+] sei fissata con la politica!
(di rosy)
[ - ] sei fissata con la politica!
[+] ribadisco:sei faziosa!
(di rosy)
[ - ] ribadisco:sei faziosa!
[+] ah, ora o capito tutto
(di tina)
[ - ] ah, ora o capito tutto
[+] per fabio su tina
(di kim)
[ - ] per fabio su tina
[+] per fabio su tina
(di kim)
[ - ] per fabio su tina
[+] tina, ti sbagli
(di kim)
[ - ] tina, ti sbagli
[+] concordo con kim
(di vincenzo (ag))
[ - ] concordo con kim
[+] per kim fabio e vincenzo
(di tina)
[ - ] per kim fabio e vincenzo
[+] per tina
(di kim)
[ - ] per tina
[+] per kimartinellli
(di tina)
[ - ] per kimartinellli
[+] arrogantina, sei incapace di dialogare
(di kim)
[ - ] arrogantina, sei incapace di dialogare
[+] arrogantina, sei incapace di dialogare2
(di kim)
[ - ] arrogantina, sei incapace di dialogare2
[+] arrogantina, sei incapace di dialogare3
(di kim)
[ - ] arrogantina, sei incapace di dialogare3
[+] tina, non mi illudo che tu capisca..
(di kim)
[ - ] tina, non mi illudo che tu capisca..
[+] (continua) per tina
(di kim)
[ - ] (continua) per tina
[+] giusto per precisare, tina
(di kim)
[ - ] giusto per precisare, tina
[+] per kimartinelli
(di tina)
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[+] sei in serie difficoltà
(di klaus)
[ - ] sei in serie difficoltà
[+] x tina la comunista
(di iron)
[ - ] x tina la comunista
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